Recensione Un poliziotto alle elementari 2

Dolph Lundgren è un agente federale che, mandato sotto copertura, deve vestire i panni di un professore dell'asilo in Un poliziotto alle elementari 2, poco riuscito sequel del film di Ivan Reitman.

Recensione Un poliziotto alle elementari 2
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L'agente federale Reed, specializzato in missioni sotto copertura, ha appena incastrato il potente boss della mafia albanese Zogu. Il gangster, che grazie a conoscenze con importanti uomini politici ha trascorso ben poco tempo dietro le sbarre, è però ora alla ricerca di una chiavetta USB contenente un database di sicurezza dell'FBI, prima in possesso di un insegnante da poco deceduto. Sulla soffiata di un testimone, che ha pronunciato le parole "i bambini sanno", le autorità decidono di inviare Reed come improvvisato professore nell'asilo dove lavorava il deceduto, sperando che i piccoli alunni riescano a rivelare dove è nascosto il dispositivo. L'agente nel suo nuovo ruolo dovrà abituarsi a gestire le piccole pesti, mentre una sua più giovane e bella collega sembra attratta da lui.

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Annunciato come sequel ma a conti fatti un vero e proprio remake, Un poliziotto alle elementari 2 cavalca l'inarrestabile ondata di nostalgia nei confronti del cinema anni '80 e '90, laddove titoli e personaggi di culto vengono riproposti senza sosta su piccolo e grande schermo. Se già il film originale, pur adempiendo ai canoni simpatici e gradevoli di commedie action con bambini in sottofondo, non era certo un prodotto da consegnare alla storia, questa nuova versione sembra essere uscita fuori tempo massimo, risentendo inoltre dell'assenza di un protagonista carismatico quale Arnold Schwarzenegger. A sostituirlo, nei panni di un personaggio nuovo di zecca ma ricalcato sul precedente, il collega mercenario Dolph Lundgren che, ponendosi anche come produttore esecutivo, ha fatto intendere di voler allontanarsi momentaneamente dalla lunga lista di b/z-movie interpretati negli ultimi anni. Diretto dal Don Michael Paul di Infiltrato speciale (2002) e Jarhead 2: Field of Fire (2014), questo straight to video cerca di replicare le carte vincenti dell'originale ma si trova a cozzare con una realtà sin troppo cambiata per espedienti narrativi simili, prevedibili dalla prima all'ultima inquadratura, nei quali l'auspicabile alchimia tra il possente attore svedese e il gruppo di bambini non riesce mai ad emergere, complici tutti limiti di Lundgren nelle situazioni più leggere-brillanti. La forzatissima love-story e il numeroso contorno di macchiette secondarie non fa che amplificare i limiti evidenti, e soltanto la spontaneità dei piccoli interpreti e un ritmo privo di tempi morti riescono a rendere la visione se non propriamente interessante quanto meno innocua al punto giusto, sia in senso positivo che negativo.

Un poliziotto alle elementari 2 Simile nel fisico ma assai meno dotato di carisma, Dolph Lundgren sostituisce l'amico e collega Arnold Schwarzenegger nel sequel / remake del film diretto nel 1990 da Ivan Reitman. Un poliziotto alle elementari 2 è la classica operazione clone fuori tempo massimo che cerca di adattare temi e atmosfere figlie dei loro tempi ad una realtà ben diversa, nella quale anche i più piccoli sono sin troppo furbi e smaliziati: a mancare nei novanta minuti di visione è la chimica tra le piccole pesti e il granitico protagonista, un vero e proprio pesce fuor d'acqua per buona parte del minutaggio, e le occasioni di divertimento, pur non del tutto assenti, non reggono il confronto con il titolo originale.

5

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