Recensione Un Amore di Testimone

Come dovrebbe comportarsi il perfetto damigello d'onore?

Recensione Un Amore di Testimone
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Ogni uomo vorrebbe essere la damigella d’onore... o forse no?

Tom (Patrick Dempsey) è un ricco scapolo newyorkese che occupa tutto il suo tempo nella conquista di donne sempre diverse, rispettando però un suo personalissimo "codice comportamentale". L'unica ragazza che abbia mai veramente rispettato è Hannah (Michelle Monaghan), che è anche la sua migliore amica e a cui lui è estremamente affezionato. Un giorno però Hannah deve partire per la Scozia per motivi di lavoro: durante le sei settimane della sua permanenza lontano da New York, Tom si rende conto di quanto le manchi veramente e che forse la sua non è davvero amicizia, ma amore. Decide quindi di dichiararsi il giorno stesso del ritorno della ragazza, ma ad attenderlo trova una brutta sorpresa: Hannah si è fidanzata con Colin (Kevin McKidd), un aitante duca scozzese, e si sposerà nel giro di due settimane. A Tom a questo punto non rimane che accettare di diventare la damigella d'onore di Hannah per rimanerle vicino il più possibile e sabotare il matrimonio dall'interno in modo da coronare il suo sogno d'amore.

L’enciclopedia della commedia romantica, ma senza sentimento

Sulla carta il film di Paul Weiland potrebbe anche sembrare divertente e ricco di spunti comici e originali; nella realtà invece (come troppo spesso succede ultimamente per le commedie) le parti davvero brillanti si limitano a quelle mostrate all'interno del trailer o poco più: tutto il resto rimane prevalentemente piatto, come piatta è la psicologia dei personaggi che, nessuno escluso, sono solo abbozzati e in nessun modo approfonditi. Proprio in base a questo scarso approfondimento dei personaggi, lo spettatore si ritrova a sapere poco e niente dei protagonsiti così come delle spalle e a non affezionarcisi particolarmente, tanto che una volta entrato in scena Colin ci si interroga sul perchè mai dovremmo parteggiare per Tom piuttosto che per il duca scozzese, dato che quest'ultimo non fa mai niente che possa risultare anche solo vagamente antipatico al pubblico ed è a tutti gli effetti una persona onesta e gentile.
Ognuno dei personaggi rientra pesantemente nei classici cliché delle commedie sentimentali e qui non manca proprio nessuno: lo sciupafemmine che si converte e si innamora, la brava ragazza migliore amica carina di cui si innamora lo scapolone, il padre con sei divorzi alle spalle che dà saggi consigli sul matrimonio al figlio, l'amico che elogia il matrimonio, quello che lo fugge come se fosse un virus, il pretendente ricco, carino e gentile, lo sfigato che non vuole nessuno e la damigella sexy che vuole fare sesso con lo scapolone pentito (e ovviamente viene vista dalla brava ragazza mentre cerca di saltare addosso allo scapolone generando un equivoco). Sembra quasi che lo sceneggiatore abbia preso l'enciclopedia della commedia romantica e abbia voluto ricalcarne per filo e per segno tutte le voci, a volte incastrando gli argomenti e i personaggi in maniera forzata pensando che fosse il modo infallibile per ottenere un film di successo. Tutto quello che ne viene fuori invece è un film che sì segue tutti i canoni possibili del genere, ma lo fa senza nessun sentimento risultando solo noioso e scontato.
Persino la musica (che sarebbe perfetta per una commedia veramente brillante) contribuisce a tradire le aspettative dello spettatore: il volume si alza, la musica si fa più goliardica o incalzante, ci si aspetta una scena in cui ridere a crepapelle e invece al massimo possiamo fare un sorriso mentre alcune volte non c'è nemmeno niente da ridere.

Tutto già visto, tutto già sentito

Il film prende in prestito a mani basse situazioni e personaggi da molte altre pellicole del filone "commedia sentimentale brillante", senza mai riuscire a trovare una sua identità nè tantomeno ad eguagliare o superare i fasti dei film emulati: in primissimo luogo Il Matrimonio del mio Migliore Amico di cui ripropone la storia di base semplicemente invertendo i ruoli, senza poi avere il coraggio di proporre un finale "che non ti aspetti" come la pellicola con Julia Roberts. Il basket e le uscite con gli amici che spingono Tom a riprendersi Hannah ricordano fin troppo da vicino Harry ti presento Sally o Forget Paris, ma non forniscono mai dialoghi e situazioni brillanti alla Billy Crystal. La parte ambientata in Scozia fa il verso a Quattro Matrimoni e un Funerale, ma anche in questo caso della pellicola originale non è che un pallidissimo clone. Insomma, un continuo "vorrei ma non posso" che alla lunga viene a noia.

Un amore di testimone Un Amore di Testimone vorrebbe essere una commedia romantica brillante, ma proprio non ce la fa. Non ce la fa perchè vuole a tutti i costi ricalcare quelli che sono i clichè del genere, non ce la fa perchè copia e mischia malamente idee e storie visti nelle pietre miliari di questo tipo di film, senza aggiungere un pizzico di originalità propria, non ce la fa perchè per essere brillante, non bastano tre o quattro gag divertenti in 100 minuti di pellicola. In definitiva, un film di cui non si sentiva il bisogno.

5

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