True Spirit Recensione: su Netflix un'incredibile storia vera

Il film racconta l'impresa di Jessica Watson, che a 16 anni ha completato la circumnavigazione del globo per poi non vedere riconosciuto il suo record.

True Spirit Recensione: su Netflix un'incredibile storia vera
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Jessica Watson è stata la più giovane velista al mondo a completare la circumnavigazione del globo in solitario. O almeno questo è quanto lei reclama, in quanto il record non le è mai stato ufficialmente riconosciuto perché la distanza effettivamente percorsa a bordo dell'imbarcazione sarebbe stata minore rispetto a quella necessaria affinché suddetto primato potesse essere omologato. Ciò nonostante la protagonista di quest'incredibile vicenda se le è sempre intestato e la sua incredibile avventura ha fatto parlare un po' in tutto il mondo, tra sostenitori e detrattori di quella che è stata una vera e propria prova di forza contro Madre Natura. Una storia che non poteva non attirare l'attenzione di altri media ed ecco perciò True Spirit, trasposizione in forma di lungometraggio su Netflix di quanto realmente avvenuto a cavallo tra il 2009 e il 2010, in quei lunghissimi 210 giorni che la ragazza - allora sedicenne - ha trascorso in mare aperto.

True Spirit: forza d'animo e incoscienza

Non è un caso che il documentario televisivo ispirato alla storia si intitoli proprio 210 days e che anche in questo bio-pic ad hoc, sbarcato in esclusiva nel catalogo di Netflix come originale - per altre proposte leggete il nostro speciale dedicato alle uscite Netflix di febbraio 2023 - ci si concentri principalmente sul lungo periodo nel quale la nostra si è trovata sola a bordo dell'imbarcazione.

Dal Robert Redford di All Is Lost - Tutto è perduto (2013) al François Cluzet di In solitario (2013), il cinema ha già diverse volte visto un protagonista affrontare solo contro tutto e tutti la furia del mare, ma in questo caso ci troviamo davanti a una giovanissima protagonista che ha il volto di Teagan Croft, già vista nella serie televisiva Titans nel ruolo di Raven (la nostra recensione di Titans è a portata di clic). La giovane attrice sfodera una performance di tutto rispetto, trovandosi per gran parte del minutaggio senza colleghi con cui interagire direttamente. D'altronde nella sua avventura la vera Jessica aveva a disposizione unicamente un telefono satellitare, con cui comunicare con la famiglia e il suo allenatore, e un computer con il quale aggiornava il suo vlog online.

Sin da subito si corre il rischio di un'operazione agiografica, atta a rendere unicamente i lati positivi di un'impresa tanto coraggiosa quanto incosciente. La vera Jessica ha infatti messo a rischio la propria vita pur di coronare il proprio sogno, rischiando però al contempo di diventare un esempio in senso negativo: la stessa sequenza in cui la barca è capovolta mette bene in luce tutte le ombre che si nascondono dietro il folle tentativo di circumnavigare il globo, finito bene solo per circostanze ben più che fortuite e possibilmente in grado di generare emulazioni di sorta.

True Spirit ha il demerito di esaltare i pro mettendo in secondo piano i contro, tanto che anche il giornalista inizialmente scettico e contrario nelle fasi finali si appassiona e ammette di aver sbagliato in partenza: manca nello sguardo della macchina da presa e in fase di scrittura uno sguardo più ambiguo e distaccato, qui lasciato in secondo piano per dar vita ad un'esperienza più emotiva / avventurosa a prova di grande pubblico.

Allo stesso modo il tratteggio delle varie figure di supporto, a cominciare dai genitori e dagli amici della protagonista, finisce per essere il classico ritratto di una famiglia senza problemi, pronta a tutto pur di supportare quella figlia che fin da quando era una bambina ha cominciato a organizzare quella traversata che l'avrebbe poi resa famosa. Con alcune sequenze suggestive, soprattutto scorci notturni che sembrano una sorta di versione più realistica - e ovviamente meno poetica - di certe sequenze di Vita di Pi (2012) e altre dallo slancio tensivo e melodrammatico, i cento minuti di visione riescono a intrattenere senza troppi problemi il principale target di riferimento, anche se rimangono tutti i dubbi di una confezione furba e indirizzata ad hoc in una narrazione a senso unico.

True Spirit Jessica Watson non ha avuto la soddisfazione di veder riconosciuto quello che lei ritiene un record tutto suo, ovvero quello di essere stata la skipper più giovane di sempre ad aver circumnavigato il globo: nel 2009 aveva infatti soltanto sedici anni quando trascorse oltre duecento giorni in mare aperto e in completa solitudine per realizzare la sua impresa. True Spirit è un bio-pic che sfiora l'agiografia, esaltante le luci e nascondente le ombre di una vicenda dove oltre all'indubbio coraggio della protagonista vi è stata anche una forte dose di incoscienza, non certo da prendere ad esempio visto i rischi enormi - questi sì mostrati nel film - prima di completare la sua avventura sulle acque. Una confezione semplice e a prova di grande pubblico nella gestione emotiva e tensiva del racconto, con tutti i pro e i contro del caso.

6

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