Transformers - Il Risveglio recensione: una nuova era per gli Autobot

Transformers - Il Risveglio cerca di risollevare le sorti di una saga stanca, adottando un approccio prevedibile che sembra promettere molto.

Transformers - Il Risveglio recensione: una nuova era per gli Autobot
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Un film claudicante questo Transformers - Il Risveglio (Transformers: Rise of the Beasts), in sala il 7 giugno 2023. Un racconto per il grande schermo che cerca di ridare vita a una saga che ha esaurito tutto il suo fascino con i capitoli precedenti, deludendo così le generazioni che sembrano essere interessate ad altro al giorno d'oggi. La modernizzazione concettuale generale, purtroppo, non basta a rendere interessante una storia che ricade spesso in dinamiche narrative già viste, presentando un nuovo cast con storie inedite che avrebbero potuto trasmettere molto di più.

L'essenza spettacolare dell'azione fantascientifica rimane intatta anche in questo sequel del prequel (se interessati a scoprire di più sul capitolo precedente, vi rimandiamo alla nostra recensione di Bumblebee), o prequel del primo capitolo, lanciando una serie di idee che non trovano mai una vera e propria realizzazione al di là del semplice intrattenimento leggero e caotico. Il risultato è un film che cerca di dominare i cinema di tutto il mondo senza mai osare troppo.

Provare ad approfondire senza farlo

Nonostante Transformers - Il Risveglio provi con tutte le sue forze ad andare oltre gli stereotipi narrativi tipici dei film precedenti, i vari tentativi di Steven Caple Jr. alla regia risultano piuttosto vani nel complesso degli eventi proposti.

A differenza del passato, questo regista vuole plasmare la narrazione concentrandosi maggiormente sui personaggie su ciò che provano e devono affrontare (inclusi Autobot e Maximal), costruendo attorno a loro un contesto che però, nella maggior parte dei casi, ricade nelle dinamiche trite e ritrite che hanno caratterizzato i film precedenti. Siamo negli anni '90, precisamente nel 1994, e Noah Diaz (interpretato da Anthony Ramos) combatte con tutte le sue forze per cambiare la propria vita. La sua è una Brooklyn che non lascia molto spazio a una vita migliore, presentando un contesto popolare in cui le lotte sociali e personali sono all'ordine del giorno. Nonostante sia un ex militare, il giovane fatica a trovare un lavoro e uno stipendio per aiutare la propria famiglia e contribuire alle cure del fratello minore malato.

La svolta arriva quando, esasperato dalla situazione, decide di partecipare al furto di un'auto che si rivela essere Mirage, un Autobot richiamato a raccolta da Optimus Prime proprio durante questo grottesco furto (la scelta di guadagnare attraverso la criminalità sarà abbastanza sofferta per il protagonista, ed è proprio in questa svolta narrativa che risiede un primo tentativo di critica sociale, anche se presto dimenticato). Ciò scatenerà una serie di eventi fuori dal comune in cui Noah entrerà in contatto con i robot alieni, scoprendo che sono coinvolti in una corsa contro il tempo che potrebbe decidere le sorti del pianeta Terra, trovandosi davanti una delle scelte più importanti della sua vita. Il loro obiettivo è recuperare la cosiddetta chiave transdimensionale, che consentirebbe agli Autobot di tornare al loro pianeta d'origine.

Tuttavia, non sanno che anche un'antica minaccia aliena ha messo gli occhi su questo potente artefatto, scatenando tutte le sue forze oscure sul pianeta per schiacciare ogni cosa e saziare la sua abominevole fame di vita. Parallelamente agli eventi sulla Terra, Transformers - Il Risveglio ci presenta anche i Maximal, robot con sembianze animali direttamente dal celebre cartone animato Biocombat (Beast Wars). L'obiettivo del loro leader, Optimus Primal, è quello di mantenere al sicuro la chiave a qualsiasi costo, preservando l'ordine e la pace nell'universo.

Ricordare due tipologie di cinema

È proprio nell'insieme di azione e tematiche elementari che Transformers - Il Risveglio cerca di sfruttare tutte le sue carte. Come in passato, gli effetti speciali, le esplosioni e le sequenze epiche cercano di mantenere l'impronta di una firma ben nota ai fan, senza tuttavia innovare praticamente in nulla. I richiami ai film precedenti sono evidenti, anche se l'approccio formale è diverso, mescolando sequenze d'azione estremamente familiari a una serie di citazioni che imitano lo stile dei cinecomic, proponendo dinamiche impossibili da non ricollegare agli Avengers. La CGI prevale su tutto il resto, anche se gli spunti action non sono particolarmente spettacolari, soprattutto per chi conosce bene la saga cinematografica creata da Michael Bay (scoprite dove rivedere in streaming tutti i film di Transformers).

A differenza del passato, qui il regista cerca in qualche modo di concentrarsi sul contesto e sui personaggi in gioco, anche se le riflessioni personali di fondo lasciano presto spazio a scontri caotici ed esplosioni che ricordano troppo una saga ormai lasciata indietro da molti. Pur con una scrittura che tenta un approccio più intimista, cercando di delineare un percorso di crescita che coinvolge i personaggi, la trama resta comunque prevalentemente leggera, presentando anche forzature evidenti dal punto di vista della scrittura, accompagnate da un sentimentalismo facile e da una moralità trascurabile.

Inoltre, la struttura stessa della trama è piuttosto prevedibile, adottando soluzioni e sviluppi che non riescono mai a sorprendere fino in fondo. Uno degli aspetti più interessanti di Transformers - Il Risveglio si trova proprio nel suo finale, in una scelta narrativa che era nell'aria da un po' e che, se riuscisse a trovare consensi nel grande pubblico, potrebbe aprire la strada a un progetto in grado di rinnovare una formula ormai trita e ritrita e mettere da parte una serie di personaggi che molto probabilmente non hanno più nulla da offrire sul grande schermo, caratterizzati da una stanchezza di fondo piuttosto ripetitiva e senza spunti sufficienti per ravvivare la situazione.

Transformers - Il Risveglio Transformers - Il Risveglio è un film che non si applica molto. Tenta di rivitalizzare una saga famosissima, ma non la innova in quasi nulla. Gli spunti per tentare di rendere più dinamica la situazione comunque ci sono, anche se la dimensione action, come in passato, prende il sopravvento su quasi tutti i tentativi di cambiamento. Ne risulta un'esperienza da vivere assolutamente in sala, in cui la facile scrittura apre la strada a un'azione che vuole innanzitutto intrattenere, seminando le briciole di un percorso che guarda altrove.

6

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