Tonno Spiaggiato, la recensione: Frank Matano mattatore su grande schermo

Frank Matano come un Tonno Spiaggiato: lasciato dalla ragazza della sua vita, è disposto a tutto pur di riconquistarla... anche a uccidere.

Tonno Spiaggiato, la recensione: Frank Matano mattatore su grande schermo
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Noi italiani siamo famosi nel mondo non soltanto per i classici cliché come la pizza, il mandolino napoletano, la mafia e la camorra, anche - e forse soprattutto - per la nostra furbizia. Siamo senza dubbio un popolo scaltro, pronto a trovare sempre una soluzione a qualsiasi problema, senza paura di andare al di là delle regole, di fare qualcosa di politicamente scorretto. Appena qualche mese fa vi abbiamo parlato di Metti la nonna in freezer, commedia nera nella quale la bella Miriam Leone (che interpreta Claudia) conserva la nonna nel congelatore per continuare a percepire la sua pensione, storia inoltre ispirata a un reale fatto di cronaca. Quasi della stessa pasta è fatto Francesco, comico maldestro di stand up comedy incapace a far ridere il suo pubblico, protagonista assoluto di Tonno Spiaggiato. I suoi spettacoli sono un concentrato di noia e freddure senza carattere, esiste una sola persona in grado di divertirsi e anche di gusto alle sue battute: Francesca, ragazza educata e per bene che ha una sola colpa, avere addosso qualche chilo di troppo. Un dettaglio da poco per Francesco, che se ne innamora perdutamente e la elegge a sua personalissima musa. Fra i due giovani nasce un idillio da film hollywoodiano, finché una sera Francesco non trova la chiave per far ridere finalmente gli spettatori dei suoi spettacoli: scherzare proprio sul peso della sua amata.

Un tonno alla deriva

Inutile dire che la loro storia termina all'istante, con una Francesca offesa e delusa che non vuole neppure più vedere il suo ex fidanzato, ingrato e ingiusto. Ha inizio così un percorso a ostacoli durante il quale il comico tenta disperatamente di riavvicinarsi alla sua bella, che però non vuole neppure vederlo in fotografia, donandogli così l'aspetto di un pesce fuor d'acqua che si dimena per sopravvivere. Tutto cambia il giorno del funerale di un parente stretto di Francesca, dove la ragazza cede - fra lacrime e commozione - a riabbracciare il suo ex, lasciandosi coccolare e dando così false speranze. Finita la funzione tutto torna come prima, con la donna offesa e umiliata, in apertura però abbiamo parlato di furbizia, l'amante rifiutato ha infatti un'intuizione geniale per riconquistare la sua donna: uccidere un altro suo parente per consolarla nuovamente. Un'idea folle che poteva nascere soltanto dalla mente di Frank Matano e del suo "socio in affari" Matteo Martinez, autori di moltissimi servizi de Le Iene e dei video condivisi sulle pagine social dello youtuber/mattatore/attore campano. Il soggetto perfetto per una black comedy scorretta e sopra le righe in ogni sua forma, che guarda in modo esplicito alle nuove generazioni e alla YouTube Generation.

Un salto nel vuoto

Per Frank Matano saltare dal piccolo al grande schermo non è certo una novità, anzi parliamo della sua quinta apparizione da interprete. Tonno Spiaggiato rappresenta però un passo importante per lui, così come per Matteo Martinez, i due infatti hanno pensato e scritto da zero il progetto - con il benestare della Wildside, casa di produzione che lascia sempre assoluta libertà ai suoi artisti. Per il duo si tratta di un salto nel vuoto completo e senza rete di sicurezza, che parla un linguaggio scomodo e assolutamente giovanile - e saranno proprio i giovanissimi a determinare il successo del film al botteghino. Chi segue Matano sul web troverà infatti pane per i propri denti: il mattatore campano, con origini americane, ha testato a fondo internet per capire fin dove le sue idee strampalate potessero arrivare senza suscitare scandalo e polemiche irreparabili, in modo da inserire tutto all'interno di Tonno Spiaggiato a mo di polpettone cinematografico, fra gag e battute sempre al limite. Nel film infatti si prende in giro l'amore, la comicità stessa, le persone in soprappeso, gli omosessuali, ma soprattutto la morte. Il protagonista Francesco è intenzionato a uccidere senza troppi scrupoli delle persone vicino alla sua ex fidanzata pur di riconquistarla, ma attenzione prima di gridare allo scandalo.

Sentimenti umani

L'operazione si rivela ben presto tutt'altro che semplice per i più disparati motivi, dalla fortuna sfacciata delle vittime al rimorso più profondo dello stesso protagonista. Francesco non si limita a uccidere e basta, spesso finisce per truffare intellettualmente i suoi potenziali bersagli o per affezionarsi in modo tale da non riuscire a portare a termine la sua missione. Segno inequivocabile che anche in un giovane moralmente sbandato come lui si nascondono in modo innato sentimenti umani profondi.

Una morale spessa, importante, che sullo schermo però si intravede soltanto fra le righe: la maggior parte del tempo scorre fra battute insulse, gag che vorrebbero essere esilaranti e istanti di puro trash - che solo a tratti riescono a scatenare una risata sincera nel pubblico più maturo. Parliamo infatti di un linguaggio volutamente eccessivo perfetto per piccole clip da caricare sui vari "tubi" online, ma che sulla lunga distanza non graffia in modo indelebile il pubblico in poltrona. Frank Matano è certamente bravo nelle vesti di mattatore scomodo e imperfetto, è però un'altra la presenza che colora in modo sensibile l'intero film: la vulcanica zia Nanna, interpretata meravigliosamente da Lucia Guzzardi.

90 anni e non sentirli

La zia Nanna è un personaggio clamoroso, un concentrato di cliché magnificamente orchestrato che tratteggia una donna inossidabile, di larghe vedute e con la battuta tagliente sempre pronta sulla punta della lingua. L'ottima interpretazione della Guzzardi rialza le sorti di un film che ha tantissimo da dire, che vuole strafare in ogni suo aspetto, ma che conti alla mano finisce per essere una commedia come tante altre, che lascia in bocca un senso di già visto - soprattutto se si conosce un minimo YouTube. Matano e Martinez pagano lo scotto di saltare da un mezzo "immediato" come il web al cinema, che invece richiede ritmo e tensione costante per almeno 90 minuti, senza possibilità di pause o soste. Con una scrittura più corposa e una messa in scena più fluida avremmo sicuramente parlato di tutt'altro prodotto.

Tonno Spiaggiato Cosa farebbe un tonno spiaggiato, incagliato nella sabbia? Sicuramente agiterebbe freneticamente le sue pinne in cerca di acqua, di salvezza, di sopravvivenza, proprio come si ritrova a fare il nostro protagonista Francesco, disposto anche a uccidere pur di riconquistare il suo amore perduto. Nonostante un'idea alla base brillante e piacevolmente scorretta, l'ultima fatica di Frank Matano e Matteo Martinez rimane incagliata nei meccanismi di YouTube, incapace di garantire 90 minuti pieni di ritmo e narrazione. Il risultato è un polpettone di gag e situazioni surreali dal grande potenziale inespresso, che avrebbe meritato forse una scrittura più attenta. I momenti di puro divertimento non mancano, soprattutto grazie a una Lucia Guzzardi impeccabile nel suo ruolo di vecchia zia indistruttibile, i titoli di coda però lasciano un senso di già visto al pubblico più maturo.

5.5

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