La sintonia tra Julia Roberts e George Clooney la conosciamo benissimo. Lo confermano le cinque pellicole girate insieme, oltre ad un'amicizia che va avanti di pari passo con la loro carriera (sapevate che Clooney ha salvato Roberts da solitudine e disperazione?). Nonché uno spalleggiarsi che già come coppia in Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco e nel suo sequel avevano dimostrato, confermandosi un duo romantico in grado di scintille e dei perfetti parteners in crime. Tra le uscite in sala di ottobre 2022 è perciò impossibile non sentirsi attratti anche solo per questi due volti e la loro alchimia dalla commedia romantica Ticket to Paradise, in cui un viaggio lontano dalla quotidianità e immerso nelle bellezze di Bali permetterà ai protagonisti di confessarsi timori e sentimenti che non avevano avuto il coraggio di dichiararsi anni prima.
Dal mondo ordinario a... Bali
Una coppia che, in realtà, è stata sposata e ha cercato di mandare avanti un matrimonio che è giunto però al capolinea. Ma che nel suo dirigersi verso un luogo esotico per impedire alla figlia ventenne di sposarsi in giovane età così come avevano fatto loro, saprà riscoprire un divertimento e una complicità che in verità non si erano mai sopiti, erano stati solamente messi da parte.

Catapultati in una natura atavica, riscoprendo l'importanza di una promessa come quella del matrimonio e vivendo assieme sfide e avventure, per i personaggi di Julia Roberts e George Clooney potrebbe essere arrivato il momento di interrogarsi su cosa provano e cosa non ha funzionato, capendo se ormai è davvero troppo tardi.
Nella scelta di chiamare al rapporto i due divi americani, Ticket to Paradise fa la sua scommessa vincente. In realtà il film di Ol Parker non è poi frizzante come ci si sarebbe augurato, e anche come rom-com canonica tende ben presto a sbiadire la propria presa emotiva o le parti comiche che dovrebbero sostenere l'intrattenimento dello spettatore. Eppure, proprio in virtù di Clooney e Roberts, la pellicola riesce a volare fin negli isolotti idilliaci verso cui i protagonisti sono diretti e che si accendono proprio delle dinamiche e della letizia degli interpreti.
Tra posti paradisiaci e sintonia
Osservare i personaggi di Ticket to Paradise, vederli punzecchiarsi e cospirare, prendersi in giro e cercare di fare il meglio per il bene della loro figlia, mette in mostra un divertimento che è in primis quello che gli attori hanno inserito nella realizzazione dell'opera e che traspare e si trasmette in tal modo agli spettatori - e che rende Ticket to Paradise la sorpresa del box office americano.
Negli scambi di battute tra George Clooney e Julia Roberts, nella loro partita a beer pong e nelle danze in cui si lanciano dopo aver alzato il gomito c'è tutta un'allegria che è quella percepibile dietro le loro performance e che si palesa anche davanti al pubblico. Interpreti che colgono l'occasione di lavorare ancora una volta insieme per godersi la leggerezza che può offrire il loro lavoro, donando un momento di spensieratezza a chi decide di dedicargli un po' di tempo in una sala cinematografica. Un duetto che è l'unico solo appiglio a cui forse Ticket to Paradise può effettivamente aggrapparsi, non rivelandosi per il resto della propria narrazione una pellicola completamente riuscita, visto il tono il quale va gradualmente a calare col sopraggiungere delle decisioni e delle svolte finali. Una sceneggiatura che purtroppo non riesce a mantenere la stessa brillantezza con cui parte al principio e che viene affidata completamente ai suoi interpreti, capaci per un po' di reggerla da soli, ma non certo in grado di poter fare miracoli.
Un film dunque a cui voler bene così come se ne vuole alle sue stelle del cinema, che è sempre bello poter trovare in prodotti che ne rivelano un lato anche giocoso e disinvolto, per una commedia in posti incantevoli rivolta ai cuori più amorevoli.