Quando il destino utilizza internet.
Il mondo di internet, si sa, influenza ormai ogni piccola parte della vita dell’uomo moderno. Ne modifica i tempi, le situazioni, le conoscenze. Lo spettacolo non si muove più solo sulle vie della radio e della televisione, ma anche attraverso i vari siti internet, blog, my space... e youtube. Ed è da qui che la nostra storia comincia...
Riabilitazione Rock.
Robert Fishman (Rainn Wilson) era il batterista dei Vesuvius, fino a quando i suoi amici di tutta una vita non hanno deciso di estrometterlo dalla band per spingere la loro carriera ad un livello maggiore. Fish, infatti, non aveva l’immagine adatta per una hair band come la loro. Da quel giorno la sua esistenza si è trasformata, rendendo quello che era un tenace batterista in un uomo mediocre, insoddisfatto di sé, e pieno di piccoli rancori musicali. I Vesuvius, nei vent’anni successivi sono divenuti una leggenda del rock, rendendo ancora più difficile la situazione di Robert: sono la sua ossessione, il suo incubo, il suo argomento intrattabile, che lo spinge verso la distruzione, la perdita del lavoro, della fidanzata e della casa...
Fish si trasferisce allora da sua sorella, il tempo necessario per riabilitare se stesso, ma qui entra in contatto con gli A.D.D, band del nipote Matt (Josh Gad), che si ritroverà senza batterista per la sua prima esibizione durante il ballo della scuola. Inutile dire che, dopo una serie di controversie, Fish tornerà alle percussioni, portando il piccolo gruppo adolescenziale ad alti livelli, grazie ad una particolare performance che lo vede suonare completamente nudo nella solitudine del proprio appartamento/scantinato. Peccato però che il filmato venga trasmesso su youtube divenendo il video più visto del periodo.
"Anche gli ascensori trasmettono Celine Dion...
Potremmo definire Fish come un ragazzino degli anni ottanta, tutto “sesso, droga e rock’n’roll” che non ha mai avuto la possibilità di crescere. Rinchiuso nel suo rancore, non si è mai reso conto del tempo che scorreva, degli anni che passavano e dei tempi che inesorabilmente cambiavano. Se inseriamo una personalità come la sua, all’interno di una band adolescenziale composta da un nerd, una punk post-moderna, e un angosciato cantante, le scintille sono di rito.
The Rocker offre parecchi momenti divertenti: dagli esagerati atteggiamenti del protagonista, alle affermazioni dallo humor più o meno sottile. Soprattutto la prima parte del film, è costruita in modo che lo spettatore abbia sempre un motivo per sorridere. Ritmico, scoppiettante, colorato... la favola rockettara non annoia e non disturba. Forse anche merito dell’accompagnamento musicale, a metà tra colonna sonora e parte narrante. Le varie canzoni della band, interpretate dallo stesso Teddy Geiger, Curtis nel film, possiedono quel ritmo leggermente rock e di facile impatto che permettono allo spettatore di affezionarsi in maniera piuttosto immediata agli A.D.D. e alla loro sorte nel mondo della discografia.
Fin qui i punti positivi...
...ma questo non significa sia giusto!"
... ma forse da Peter Cattaneo ci si aspettava qualcosa di più. Dopo il lavoro compiuto con Full Monty, The Rocker sembrava un ottimo pretesto per continuare ad analizzare la realtà sociale di un territorio, Cleveland in questo caso. In verità, il regista sembra essere più interessato a mostrare come stanno le cose, piuttosto che indagare nella psicologia dei propri personaggi. Il loro sentito malessere trasuda dai comportamenti, dagli sguardi, dalle canzoni (opportunamente sottotitolate), ma la comprensione di ciò che c’è dentro ognuno di loro si ferma qui. Nessuna storia viene particolarmente approfondita, nessun viaggio nella psicologia di un ragazzino abbandonato dal padre, o di una ragazza che non riesce mai a sorridere... come se la realtà non interagisse mai con la vita dei giovani, protesi completamente al raggiungimento del successo musicale, alla realizzazione del proprio sogno.
The Rocker è il racconto convenzionale, calcato già da altri film di genere, del viaggio di un gruppo di adolescenti votati alla musica, in cui si intromette un non più giovane rocker, che racconta la vicenda dal suo punto di vista quasi esterno. Fish, attraverso la convivenza con i ragazzi, imparerà a maturare, ripagandoli con insegnamenti morali che da uno come lui non ci si sarebbe di certo aspettati. Complice, in questo apprendistato di vita, la mamma di Curtis, interpretata da Christina Applegate (La cosa più dolce), unico pilastro di maturità con sfumature romantiche e un passato da chitarrista rock.
Innocuo e piacevole, The Rocker ci ricorda un po’ le atmosfere di School of Rock di Linklater, tanto per il tema di fondo, quanto per la recitazione simil Jack Black del protagonista. Divertente, ritmico, a volte epilettico, riesce a catalizzare l’attenzione dello spettatore abbastanza bene, perdendosi in vaneggiamenti morali soltanto verso la fine, quando tutti devono imparare qualcosa dall’esperienza, per poter concedere alla pellicola l’atteso e scontato lieto fine.