La più grande produzione mai realizzata in Cina all'anno 2006, un kolossal epico / fantasy che porta la firma di un Maestro d'Oriente come Chen Kaige, autore di prima grandezza di capolavori come Addio mia concubina e L'imperatore e l'assassino. Una nuova incursione nel cinema di costume a lui tanto caro, questa volta inserito in un contesto fantastico, ricco di effetti speciali e una messa in scena sgargiante. The promise non è stato molto apprezzato dalla critica, ma osservato nella giusta interpretazione è in grado di regalare grandi soddisfazioni agli amanti del genere e di chi in cerca di storie d'amore e cavalleresche provenienti dal lontano Est.
Leggenda di un amore
Qingcheng, una bambina orfana in tempi di guerra che sopravvive derubando il cibo dal corpo dei cadaveri, incontra la Dea Manshen, che la mette di fronte a una scelta: potrà diventare una bellissima principessa cercata da ogni uomo, ma non potrà mai innamorarsi senza sacrificare la vita dell'amato, a meno che non accada l'impossibile, e la neve cada in primavera e i morti tornino alla vita. Anni dopo infuria la guerra, e Kunlun (Dong-gun Jang), schiavo dalla nascita, dopo essersi coraggiosamente comportato in battaglia, comincia a serivere il Generale Cremisi Guanming (Hiroyuki Sanada), impegnato nel conflitto contro i barbari. Quando Guanming, ferito, deve assolutamente portare delle informazioni di importanza vitale a palazzo, "traveste" Kunlun con la sua sgargiante armatura e lo manda al suo posto. Ma il palazzo reale è messo sotto assedio dal traditore Wuhuan (Nicholas Tse), e la vita della Principessa Qingcheng (Cecilia Cheung) è in pericolo, visto che il re, impazzito pensa che uccidendola potrà mettere fine alla rivolta. Sarà proprio Kunlun, nelle vesti del Generale, a salvare la bellissima Qingcheng uccidendo il re (cui succede proprio Wuhuan), finendo però con l'innamorarsi di lei. Ma la donna, all'oscuro della sua reale identità, crede che sia stato il vero Guanming a condurla in salvo, e ben presto i due vengono raggiunti da Wuhuan e i suoi uomini. Quest'ultimo offre a Kunlun la possibilità di salvare la vita della donna, sacrificando la sua gettandosi in una cascata. Lo schiavo, creduto dagli altri ancora il Generale Cremisi, accetta l'offerta, riesce incredibilmente a sopravvivere e in seguito libera la principessa. Ma è ora pronta una lotta in amore tra Kunlun e Guanming per il cuore di Qingcheng, entrambi all'oscuro della maledizione cui è schiava. E nel frattempo il misterioso Snow Wolf (Ye Liu), schiavo di Wuhuan, proveniente dalla Terra della Neve, sembra sapere molte cose sulla reale identità di Kunlun.
Epica visionaria
The promise è un film fortemente imperfetto, ma non di meno affascinante e carico di spunti di interesse. Ambizioso, smisuratamente eccessivo, ma allo stesso tempo ricco di una carica visionaria intensa e potente, legata ad un contesto storico / fantasy di grande avvenenza visiva. Tipico delle produzioni orientali in costume, il comparto scenografico è di primo livello, con una bellezza profonda degli sconfinati paesaggi e un caledoiscopio di colori e immagini che sfoderano tutte le loro carte in ispirate coreografie, penalizzato solo a tratti da effetti speciali incostanti (la scena iniziale della carica dei bufali, realizzata al computer, può provocare qualche involontaria risata). Se il tutto però viene osservato da un punto di vista prettamente fantasioso, scevro da spunti critici figlio dello snobbismo "culturale", e si entra col cuore in questa storia dal sapore immortale, i difetti visivi scendono in secondo piano, e anzi acquistano un valore del tutto aggiunto di volontà di stupire, di creare un mondo immaginifico e leggendario nel quale ha luogo una storia dal gusto epico. L'iridescenza di un racconto, trasfigurato per immagini di qualsiasi concetto simil-realistico, e improntanto invece sulla magia di un arcano e variopinto affresco, svuotato di accondiscimenti leziosi ma portato su anima da giocattolone spettacolare, non privo di un'anima pulsante, pregna anche di reminescenze dark. Troppo semplice catalogare The promise con un massiccio blockbuster fine a se stesso, così come fuori luogo paragonarlo, tra i tanti, alla recente e somma trilogia wuxia di Yimou, poichè con esso non ha, consciamente, nulla da spartire. Un film, a suo modo, più unico che raro, capace di ibridare diversi generi senza assomigliarne specificatamente a nessuno, capace di crearsi molti più "nemici" che convinti sostenitori, per via della sua "impronta" marcata, sempre in bilico tra ricerca della perfezione e coinvolgimento emotivo. Non tutto come è detto, è riuscito, qualche passaggio di sceneggiatura scricchiola, così come una caratterizzazione sin troppo delineata dei personaggi, ma le buone interpretazioni del cast, su cui spicca la bellezza di Cecilia Cheung, e il diabolicamente maestoso sguardo del villain Nicholas Tse, contribuiscono a gettare in secondo piano i difetti appena enunciati. A completare un cerchio quasi perfetto, anche se non privo di lievi sbavature, la splendida e sontuosa colonna sonora di Klaus Badelt, ideale accompagnamento all'evolversi di una leggenda che, tra amore e morte, è in grado di regalare copiose soddisfazioni a chi brama un luogo d'evasione cinematografico potente e audace.
Edizione dvd
A oltre tre anni dall'uscita, la divisione home video di Medusa ha finalmente deciso di portare The Promise in Italia, dopo il suo mancato passaggio nelle sale. Ottima edizione per il film di Kaige, che gode di una trasposizione eccelsa che mette in ottima luce tutte le meraviglie visive e sonore di quest'epica avventura. Il comparto video è di alta qualità, e la bellezza dei colori e delle scenografie emerge in tutta la sua meravigliosa "potenza". Lo stesso si può dire per il comparto audio, pulito e sontuoso, in italiano e nell'originale cinese (scelta apprezzabile, e non sempre scontata come potrebbe apparire, per le produzioni orientali), con la presenza di sottotitoli nella nostra lingua. Gli extra oltre ai canonici trailer promozionali, offrono un'interessante making of, che mostra alcune delle fasi realizzative di una produzione così imponente.
Affossato ingiustamente da buona parte della Critica, The promise è un viaggio visionario e spettacolare, una storia fantasy / storica tecnicamente incostante ma capace di regalare inaspettate emozioni se calati al meglio in essa. Una bellezza che emerge dopo la prima visione, che inizialmente può lasciare un pò spiazzati, ma che in seguito a più attente osservazioni trova la sua ragion d'essere in un folle e ispirato percorso d'astrazione dalla realtà per immergersi in atmosfere epiche e leggendarie, mitigate da un comparto visivo che, salvo rare imperfezioni, si offre a miglior sfondo di un percorso interiore e fisico cui i protagonisti prendono inesorabilmente parte. Una promessa mantenuta.