The Offering Recensione: nessuna anima è salva nell'horror di Oliver Park

Il film è ambientato all'interno di una comunità ebraica, dove un antico rituale libera la presenza di una creatura demoniaca.

The Offering Recensione: nessuna anima è salva nell'horror di Oliver Park
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Arthur è prossimo a diventare padre, giacché la moglie Claire è già incinta da alcuni mesi, ma si trova alle prese con una difficile situazione economica, al punto che è arrivato a ipotecare la casa del padre Saul, con il quale non ha rapporti da diverso tempo. In The Offering, tra i film in sala a febbraio 2023, il protagonista fa visita al genitore nella comunità ebraica dove questi vive e in cui lavora nell'agenzia funebre di famiglia, situata nei sotterranei della dimora. Da poco nell'obitorio è arrivato il cadavere di un individuo che è morto per apparente suicidio, conficcandosi un coltello nel petto, in seguito alla scomparsa della moglie. Arthur si occupa egli stesso del corpo senza vita quando finisce per notare un medaglione al collo del malcapitato e per una serie di circostanze causate dall'avidità, la rottura del monile finirà per liberare uno spirito malvagio che metterà Arthur e i suoi cari in una situazione di estremo pericolo.

The Offering: il male ritorna sempre

Gli horror moderni condividono spesso i secondi iniziali, con una soggettiva che ci accompagna in un luogo dove avverrà un qualche evento di tipo sovrannaturale, macabro o meno che sia poco importa. The Offering non fa eccezione, con la prima inquadratura che ci introduce a quel prologo dal quale poi tutto si dirama, con il personaggio di Yoselle intento a praticare un rituale che scatena un essere demoniaco, nemesi poi effettiva del racconto.

Racconto dove in ogni caso si segue la logica del "chi è causa del suo mal, pianga se stesso", in quanto il personaggio stesso di Arthur è carico di ambiguità e la liberazione del Male si deve proprio ad un suo infelice gesto, con tutte le conseguenze del caso che si riversano sulle persone lui care.

Uomini e demoni

La sceneggiatura è ispirata alla figura di Abyzou, radicata nel folklore di diverse culture europee, asiatiche e africane: un demone femminile guidato dall'invidia che rapirebbe o causerebbe la morte di bambini per rimediare alla sua infertilità, spesso rappresentato su un amuleto. A livello di mera rappresentazione estetica la messa in scena ce ne offre diverse versioni, da quella più classicamente mostruosa - che ricalca un immaginario consolidato - alla canonica ragazzina in cerca di pace che dietro la tenera apparenza nasconde una minaccia subdola e crudele.

The Offering non fa molto per distinguersi dalla massa di titoli a tema e si ritrova spesso a sfruttare soluzioni sicure, dalle porte che si aprono da sole alla luci che lampeggiano, dagli specchi che mostrano un'altra realtà a cerchi magici che dovrebbero proteggere chi vi si pone all'interno. Un paio di sequenze possono anche risultare discretamente suggestive e inquietanti, su tutte quella dell'appendiabiti dove compaiono gambe o mani all'improvviso, ma in generale l'ora e mezzo di visione non ha molto di originale da dire e anche la stessa resa dei conti, tra rituali di sorta e colpi di scena dell'ultimo minuto, non regala effettive sorprese, tanto che uno spettatore smaliziato potrà intuire bene o male le varie svolte narrative.

Laddove si può riscontrare qualche spunto interessante è nell'ambientazione, con la storia avente luogo all'interno di una comunità ebraica e una manciata di curiosità su usanze e tradizioni che possono incuriosire, peccato soltanto che anche in questo caso sia un semplice contorno, trattato con superficialità così come la gestione dei protagonisti, davvero troppo poveri di background per risultare convincenti e/o meritevoli di immedesimazione. Per altri horror in uscita nei prossimi mesi leggete il nostro speciale sugli horror più attesi del 2023.

The Offering Una coppia di futuri genitori fa visita al padre di lui, rispettato membro della comunità ebraica nonché gestore di un'agenzia funebre. Proprio in quei giorni è arrivato il cadavere di un suicida, uccisosi durante uno strano rituale; le circostanze vorranno che il male venga liberato tra quelle mura e il protagonista si trovi a lottare per la salvezza della moglie e del nascituro. The Offering è un horror alquanto canonico nella messa in scena e nella gestione degli spaventi, che si affida a soluzioni abusate, salvo una manciata di scene discretamente suggestive. Dal punto di vista narrativo il titolo dell'esordiente Oliver Park spreca i potenziali spunti insiti nella particolare ambientazione, tanto ipoteticamente affascinante quanto poco approfondita.

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