John Rollins, proprietario di una fattoria, sta facendo i conti con gravi problemi nella gestione del raccolto e al contempo ha da affrontare una complessa situazione familiare, data soprattutto dalle frequenti liti e diversità di vedute con la moglie Mary. I campi di granturco stanno rendendo meno del previsto, anche per via degli stormi di corvi che affollano la zona e rovinano indelebilmente le spighe e le pannocchie e dei guasti al sistema di irrigazione, con i debiti che diventano sempre più difficili da saldare nei tempi prestabiliti.
Un giorno John scopre una porta segreta nel fienile e nascosto all'interno dell'apertura trova uno strano modello di spaventapasseri dalle inquietanti fattezze, che decide di piazzare in mezzo al campo. Da quel momento la fortuna gira a suo favore, ma il drastico cambio di situazione è legato a una maledizione che non tarda a manifestarsi e colpisce alcuni conoscenti dei Rollins.
Dove tutto ebbe inizio
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di The Messengers (2007) dei fratelli Pang e di come la sceneggiatura inizialmente prevista fosse stata pesantemente modificata in corsa e poi utilizzata nella sua forma base per il futuro prequel. Prequel che analizziamo in quest'occasione e che si colloca su atmosfere più affini al thriller psicologico, con contaminazioni horror che caratterizzano in particolar modo la parte finale e guardano al cinema di genere anni '80.
Nessun effluvio di effetti speciali quindi, ma un approccio molto più terreno e un innesto sovrannaturale che respira di classico anche per ciò che concerne la realizzazione del brutale "villain", uno spaventapasseri per l'appunto.
Distribuito direttamente per il mercato home video, The Messengers 2 paga indubbiamente delle ingenuità a livello narrativo, con un ritmo che soffre di una certa monotonia nella ciclicità degli eventi, ma i novanta minuti di visione offrono a ogni modo qualche discreto spunto in grado di catturare l'attenzione degli appassionati fino al giungere dei titoli di coda.
Differenze e influenze
Lo scavo psicologico è parzialmente forzato, così come un paio di storyline secondarie, ma nel complesso l'insieme regala un discreto intrattenimento a tema, con una resa dei conti ben lontana dalle atmosfere del prototipo. L'ambientazione riporta alla mente sia titoli passati quali Grano rosso sangue (1984) e futuri come l'originale Netflix Nell'erba alta (2019), con i campi di grano al centro delle sequenze più incalzanti, nonché spazio ideale per nascondere il pericolo dietro ogni angolo e innescare la necessaria suspense.
Disponibile nel catalogo di Amazon Prime Video, The Messengers 2 è l'unico film in lingua inglese del regista danese Martin Barnewitz, la cui carriera non ha mai spiccato il grande salto.
Eppure qui, a dispetto della critica d'Oltreoceano che ha affossato anche troppo duramente il risultato, il cineasta si dimostra a proprio agio nel gestire personaggi e atmosfere, dovendo farei conti con i vizi di una sceneggiatura che - come già per il predecessore - si rivela l'effettivo tallone d'Achille dell'insieme.
Il cast se la cava senza infamia e senza lode, e il Norman Reedus di The Walking Dead e Death Stranding sopperisce con una buona dose di carisma alle lacune del suo personaggio.