The Horde, la recensione dello zombie-movie francese

Un gruppo di poliziotti e una banda criminale si trovano a lottare fianco a fianco contro orde di zombi in The Horde, solido titolo di genere.

The Horde, la recensione dello zombie-movie francese
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Il cinema dei morti viventi, da poco orfano del suo padre fondatore, ha sempre alternato le proprie visioni d'insieme, ponendo in diverse occasioni tematiche sociali che rappresentassero uno spaccato contemporaneo insieme al puro orrore e altrove limitandosi ad una mera visione di ludico intrattenimento. Ci sono poi titoli che si pongono a metà strada come questo The Horde, produzione francese datata 2009 ambientata in un luogo "caldo" quale quello delle banlieue parigine. La vicenda ha infatti inizio in un palazzo popolare in cui un gruppo di poliziotti, decisi a vendicare un loro collega ucciso da una banda di criminali, fa irruzione per farla pagare agli assassini. Il loro piano non va a buon fine e gli agenti vengono catturati; poco dopo però "buoni e cattivi" dovranno unire le forze per far fronte ad una vera e propria invasione di zombi che, non sazi per aver messo a ferro e fuoco l'intera città, ora assediano in numero sempre maggiore l'edificio.

Fuga dall'inferno

Un solido titolo di genere, sporco e cattivo e popolato da facce toste al punto giusto. The Horde, pur non slanciandosi in ritratti sociali eccessivamente sfumati, ha il merito di dar vita a personaggi credibili animati prima da spirito di vendetta ed in seguito da semplice sete di sopravvivenza, costringendoli ad un improbabile "l'unione fa la forza" per cercare di affrontare nel miglior modo possibile l'apocalisse zombie. La coppia di registi esordienti, alla loro prima e unica collaborazione, formata da Yannick Dahan e Benjamin Rocher non va per il sottile dando il via ad una violenta carneficina già dopo i primi quindici minuti, lasciando al resto dell'ora e mezza di visione un bel gioco delle parti nella contrapposizione tra i poliziotti sopravvissuti e la banda di criminali, in una partita a scacchi tra insospettabili tradimenti e sospetti che ben presto varia le dinamiche dell'intero, eterogeneo, gruppo a cui un certo punto si aggiunge un vecchio ed esperto reduce di guerra abitante nel palazzo e armato a tutto puntino. Il procedere degli eventi assume un'atmosfera sempre più claustrofobica e opprimente nel percorso intrapreso dai nostri nel palazzo diroccato, che attraversano piano dopo piano ben sapendo che dietro ogni porta potrebbe nascondersi un potenziale pericolo. Nota di merito per il testosteronico finale dove, tra gesta di eroico sacrificio e un colpo di scena, parzialmente prevedibile, nell'epilogo, fa irruzione un gran numero di comparse rese estremamente credibili nei panni di famelici morti viventi dall'efficace make-up.

The Horde Uno zombie movie secco e diretto, popolato da una gustosa e sanguigna violenza e da interessanti dinamiche interpersonali aventi luogo all'interno del variegato, e contrapposto, gruppo di protagonisti: The Horde diverte e intrattiene con gusto, rivelandosi un'avvincente produzione di genere sempre in bilico tra dramma, cieca violenza e un pizzico di ironia. E l'ingente numero di morti viventi in campo, resi ottimamente dall'ottimo make-up, dà vita ad una manciata di scene madri di indubbio impatto scenico, perfetta sublimazione di un racconto claustrofobico e tensivo che non delude le attese.

7

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