The Fog - Nebbia assassina, la recensione del remake horror

Il rifacimento del cult di John Carpenter è un horror privo di orrore, traballante sia dal punto di vista narrativo che per la scialba messa in scena.

The Fog - Nebbia assassina, la recensione del remake horror
Articolo a cura di

I residenti di Antonio Bay, in Oregon, si stanno preparando per celebrare i quattro padri fondatori che oltre un secolo prima contribuirono alla nascita della cittadina.
Durante una gita in barca, Nick Castle e il suo amico Spooner disincagliano involontariamente una sacca da tempo sepolta sui fondali con svariati oggetti, i quali vengono portati a riva dal moto delle onde. La sera stessa Nick si imbatte in Elizabeth, la sua ex fidanzata, che è tornata dopo sei mesi di lontananza: un comeback che coincide con l'inizio di inquietanti fenomeni che coinvolgono diversi abitanti provocati da una misteriosa e fitta nebbia proveniente dal mare. Spooner, che si trovava in compagnia di alcuni amici al largo, è l'unico sopravvissuto di una carneficina di origine sovrannaturale nella quale chi era con lui ha perso la vita in maniera inspiegabile.
Elizabeth comprende di essere legata a quanto sta avvenendo e con l'aiuto di Nick cercherà di svelare il mistero che si cela dietro alla fondazione di Antonio Bay.

Passato e presente

Che l'originale non avesse bisogno di un remake lo sapevano tutti tranne John Carpenter, regista del prototipo che qui figura in veste di produttore. The Fog - Nebbia assassina risulta infatti una copia sbiadita e superflua, che non aggiunge nulla a quanto già raccontato per la prima volta nel cult del 1980 e si rende ridicolo in più occasioni.
Considerato tra i peggiori horror del nuovo millennio per la sua totale incapacità di provocare un minimo terrore o di imbastire un tessuto tensivo degno di nota, il film di Rupert Wainwright - pur autore in passato del discreto Stigmate (1999) - si perde in un bicchier d'acqua, metafora paradossale per un racconto dove è proprio il mare il luogo da cui scaturisce la maledizione con cui avranno a che fare gli ingenui protagonisti.
Maledizione che viene forzatamente esplicata attraverso flashback e visioni di cui è vittima il personaggio di Elizabeth, figura chiave di una vicenda dove ognuno dei partecipanti è al grado zero di complessità (con la sola, parziale eccezione della conduttrice radiofonica interpretata da Selma Blair, unica a salvarsi nell'anonimo cast).

Una visione annebbiata

The Fog - Nebbia assassina tenta di guardare agli horror contemporanei - uscì nel 2005 - e un paio di sequenze sembrano strizzare l'occhio all'estetica j-horror allora ripresa in massa dai rifacimenti hollywoodiani, The Ring (2002) in primis. Ma a mancare è quella torbida e affascinante atmosfera che invece caratterizzava la pellicola originale, mentre la resa estetica delle anime dannate viene compromessa dall'artificiosità degli effetti speciali in computer grafica, con la stessa coltre di nebbia poco credibile nella sua rapida diffusione a macchia d'olio sul panorama cittadino.
Il peggio deve comunque ancora arrivare: il finale offre un corollario di esecuzioni che raggiungono notevoli livelli di trash, tra cocci di vetro volanti e movimenti in stile spiderwalk de L'esorcista (1973) che lasciano a bocca aperta, e non certo in senso positivo.
La colonna sonora insipida, altro elemento di discordia con l'affascinante OST dell'incarnazione ottantiana - che venne musicata dallo stesso Carpenter - e le acerbe performance del Tom Welling di Smalville e della bella Maggie Grace completano un quadro di desolante pochezza artistica e di genere.

The Fog - Nebbia assassina Rifacimento del cult anni '80 diretto da John Carpenter, e poco oculatamente avallato dallo stesso che figura come produttore, The Fog - Nebbia assassina è un film senza anima e corpo, nebuloso come il fenomeno meteorologico del titolo. Delle atmosfere dell'originale non è rimasto pressoché nulla e i novanta minuti di visione presentano forzature in serie unite a derive trash ulteriormente amplificate dai pessimi effetti speciali e dal cast più adatto a una soap-opera (non è un caso che l'unica a salvarsi, a livello di performance, sia un'attrice più sfumata come Selma Blair) che a una storia di maledizioni e segreti sepolti in un lontano passato. Con la paura come grande assente, l'operazione è un fallimento sotto ogni punto di vista. Il film andrà in onda domenica 7 giugno alle 21.20 su RAI4.

4

Che voto dai a: The Fog - Nebbia assassina

Media Voto Utenti
Voti: 3
4
nd