Recensione The Falling

La morte di una studentessa e la conseguente isteria di massa di un intero college femminile sono al centro di The Falling, mystery drama con protagonista la Maisie Williams de Il trono di spade.

Recensione The Falling
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Inghilterra, 1969. Abbie e Lydia, amiche inseparabili, sono studentesse di un collegio femminile. Le ragazzine vivono in un rapporto quasi simbiotico, dovuto anche alle assenze delle rispettive madri: in particolare quella di Lydia, parrucchiera agorafobica, ignora completamente sia la figlia minore che il primogenito Kenneth. Abbie, che ha un carattere ribelle con compagni e insegnanti, rimane incinta provocando la gelosia della compagna; ma un giorno, dopo un attacco di svenimento dovuto alla sua condizione, la giovane muore tra le braccia di un'insegnante. Da quel momento in poi Lydia comincia a soffrire anch'essa di inspiegabili svenimenti, che si diffondono a macchia d'olio in tutta la sua classe. I professori e la preside, che non credono ad una causa di carattere sovrannaturale, decidono così di isolarla: ma i casi non diminuiscono, dando vita ad una fobia sospesa tra mistero e possibile e isteria di massa.

The Youth

Il grande pubblico televisivo l'ha ormai identificata col personaggio di Arya Stark de Il trono di spade, ma Maisie Williams si sta anche costruendo una discreta carriera sul grande schermo. The Falling, suo terzo film per il cinema, ha segnato la sua definitiva consacrazione come stella nascente, con la vittoria di ben due premi per la sua interpretazione. Diretta e sceneggiata da Carol Morley, autrice dell'apprezzato documentario biografico Dreams of a Life, la pellicola guarda e non poco come atmosfere e sunto di partenza ad un classico come Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir, salvo poi prendere altre strade più coraggiose ed estreme che, pur sfiorando il confine con lo scandalo "gratuito", riescono a colpire duro nell'immaginario dello spettatore. Tematiche come l'omosessualità, l'aborto e l'incesto vengono sottolineate più volte in questo racconto di formazione di un gruppo di ragazze adolescenti colpite da un'improvvisa tragedia. Con uno stile furbo ma accattivante la cineasta cinquantenne riesce a creare situazioni suggestive, componendo efficaci college di immagini filo-poetiche e ballate malinconiche, trovando nelle scene di svenimento di massa pagine di rara ispirazione, supportata al meglio dal giovane cast. Proprio la Williams in particolare riesce infondere diverse sfumature ad un personaggio complesso, vittima degli eventi e al contempo inconsapevole macchina del contagioso ingranaggio mystery-psicologico che sorregge tutta la vicenda. Vicenda intrisa di passaggi forti, drammaticamente intensi e capaci di scuotere ed indagare la (a)moralità di un età in divenire, tra il sottile confine che separa infanzia ed età adulta.

The Falling Maise Williams guida magistralmente un ottimo cast di giovani promesse e attrici navigate (memorabile l'insegnante Greta Scacchi) in un film scomodo e affascinante, che spezia una componente drammaticamente estrema con una sottotraccia mystery accattivante e non scontata. I cento minuti di The Falling sono densi di tematiche forti messe in scena con furbesca grazia, tra sequenze di grande impatto visivo ed una componente musicale dichiaratamente virata a sound melanconici, per un'opera forse a tratti un po' gratuita ma in grado ad ogni modo di offrire vibranti emozioni.

7

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