The Dark and The Wicked: la recensione del nuovo horror di Bryan Bertino

Dal 38esimo Torino Film Festival vi parliamo di The Dark and The Wicked, terrificante nuovo horror scritto e diretto da Bryan Bertino.

The Dark and The Wicked: la recensione del nuovo horror di Bryan Bertino
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Il primo film della sezione collaterale denominata "Stanze di Rol" del 38esimo Torino Film Festival è The Dark & The Wicked di Bryan Bertino, un regista che lavora nell'horror dal 2008 e che sembra conoscerlo da tutta una vita.
Una pellicola dominata dal male, spietato e concreto, che irrompe nella storia fastidiosamente: Bertino ci mostra un demonio letale, vero dominatore di un film spietato e senza compromessi che vuole lasciare a bocca aperta, ha tutti i mezzi per farlo e ancor più importante sa come usarli.
In un 2020 particolarmente tragico per il cinema, ecco un film di paura poco amichevole e particolarmente scontroso, che fin dai primi istanti si atteggia a vera e propria sfida da superare dai titoli di testa a quelli di coda. Purtroppo non c'è ancora una data di uscita ufficiale italiana.

Faccia a faccia col Diavolo

The Dark & The Wicked racconta la storia di due fratelli, Louise e Michael, costretti a tornare nella fattoria di famiglia per aiutare la madre, che sta assistendo il padre dei due, allettato da tempo e ormai prossimo alla dipartita.
Ben presto Michael e Louise si rendono conto che la donna, anziana e stanca, sta vivendo un periodo di tormento profondo dettato non solo dalla condizione del marito, ma forse anche da qualcos'altro.
Col trascorrere dei giorni, che il film scandisce con inquietanti e incessanti didascalie a schermo intero, la sofferenza dentro la casa aumenta fino a esplodere improvvisamente con il violento e inaspettato suicidio della padrona.
Da lì in poi per i due fratelli protagonisti saranno incubi terrificanti e visioni raccapriccianti, che assottiglieranno sempre di più il confine tra reale, irreale e sovrannaturale: qualcosa di malvagio si sta impossessando della famiglia e la fonte di questa emanazione di oscurità sembra essere il corpo esanime e malato del genitore morente.

Al quarto horror dopo The Strangers e Mockingbird, arrivato a quattro anni dal precedente lungometraggio The Monster, Bryan Bertino tira fuori un lavoro sulla tensione eccelso, che nel suo essere orrore puro e senza fronzoli riesce a mantenere un ritmo incredibilmente costante ed eternamente ascendente dal brusco inizio all'efferata fine, come una scala di Shepard della paura.
Con una regia di grande decisione, di mano ferma, di idee precise e conoscenza del genere, The Dark & The Wicked evoca potenti atmosfere sovrannaturali abbastanza note eppure riesce a svincolarsi da citazioni e rimandi (si può pensare a The Witch di Robert Eggers, ma siamo su coordinate totalmente diverse).
È conscio di quel che è e di quel che vuole essere e va avanti per la sua strada senza appoggiarsi a comode stampelle, come potrebbero essere riflessioni sociali o politiche, che tanto vengono sfruttate recentemente in queste opere.
Il suo unico obiettivo sembra essere creare tensione e sprigionarla in terrore, sa come farlo e sfrutta i suoi personaggi solo ed esclusivamente per quello.

The Dark & The Wicked Al quarto lungometraggio horror dopo The Strangers, Mockingbird e The Monster, Bryan Bertino si conferma un estremo conoscitore del genere e dei suoi cliché, capace di usarli a proprio piacimento per creare qualcosa se non di inedito, sicuramente di sorprendente. The Dark and The Wicked, presentato al Torino Film Festival 2020, è un vero film di paura, spietato e senza giri di parole, che vuole impressionare, creare tensione e cogliere di sorpresa: ci riesce sempre, dall'inizio alla fine, con una costanza davvero spaventosa.

8.5

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