Recensione The Crossing - Parte I

Zhang Ziyi, Takeshi Kaneshiro, Song Hye-kyo e Huang Xiaoming sono i protagonisti della prima parte del dittico di The Crossing, intenso melodramma bellico firmato dal maestro John Woo.

Recensione The Crossing - Parte I
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Dopo l'epico e monumentale dittico di Red Cliff, conosciuto da noi come La battaglia dei tre regni, John Woo ha impiegato ben cinque anni per cimentarsi in un'altra grande impresa con un'opera maestosa consistente nuovamente di due capitoli. Sempre di conflitti si parla, ma in questo caso ci troviamo di fronte ad una vicenda ben più recente e ancora dolorosamente insita nella memoria del popolo cinese. Se nelle origini uno degli eventi principali della narrazione rimane quello del naufragio del battello Taiping, nel quale persero la vita nel 1949 oltre 1.500 persone, la prima parte di The Crossing ci trascina tra le linee della guerra civile che vide contrapposti comunisti e nazionalisti in un massacro tra amici e fratelli nel quale morirono milioni di soldati. Forte spazio viene dato al romanticismo e non è perciò casuale la scelta nel casting di star amatissime anche dal pubblico internazionale quali Zhang Ziyi e Takeshi Kaneshiro, affiancate da altri nomi di primissimo piano del cinema orientale come la bella Song Hye-kyo e il carismatico Huang Xiaoming.

Love & War

Nel 1949 il comandante ed eroe di guerra Lei Yifang fa ritorno a Shanghai dove conosce la bella pianista Yunfen, della quale si innamora da subito ricambiato e con cui convola a giuste nozze nel giro di poche settimane. Nel frattempo il medico taiwanese Yen Zekun, costretto durante la recente guerra sino-giapponese a servire sotto le fila dell'esercito nipponico, torna a casa nella speranza di avere notizie della sua amata, una ragazza giapponese della quale non ha più notizie da anni. Notizie che attende anche l'infermiera Yu Zhen, che versa in una precaria situazione economica, aspettando che il suo fidanzato, un soldato, torni dal fronte. Ma la ripresa della guerra civile, che si alternava a fase alterne, rischia di complicare inevitabilmente i destini di tutti i personaggi in gioco.

L'epica del sentimento

Amicizia, amore, fratellanza: temi certamente costanti nella filmografia del grande cineasta cantonese, che qui trovano nell'aspra tematica bellica un perfetto campo di battaglia. La violentissima e spettacolare introduzione, con decine di corpi che muoiono trucidati dalle granate o dai colpi di carro armato, fa presagire allo spettatore un'ambientazione di chiaro stampo bellico. Ben presto però ci si accorge come la ricerca di un rigoroso spettacolo a tema sia soltanto accennata, per poi ritornare magistralmente nell'intensissima mezzora finale. Il resto della narrazione infatti si adagia sui canoni del melodramma classico, con pagine di ispirato romanticismo che vedono protagonisti gli uomini e le donne alle prese con il doloroso percorso relazionale tristemente diviso dalla brutalità del conflitto. Con una notevole dose di voice-over infatti veniamo portati a condividere i pensieri più intimi di queste anime tormentate, piene di paure e di rimorsi, in una costante attesa delle notizie dal fronte. Il regista sceglie di raccontare un amore a più voci, mettendo in scena figure assai diverse tra di loro ma saldamente legate dal filo conduttore della speranza di riabbracciare il proprio compagno di vita. Con un romanticismo ispirato e ricco di sfumature, il risultato sfodera pagine possenti, pregne di una dolceamarezza a tratti toccante e in grado di portare ad una commozione sincera. E quando tutto sembra destinato ad un evolversi del sentimento, Woo rovescia nuovamente le carte in tavola per condurci ancora una volta nelle fasi più calde della guerra, con scelte difficili che mettono in campo valori cari del suo Cinema quali l'onore e il senso di appartenenza ad una causa, con gli ultimi venti minuti a mostrare nuovamente al pubblico quel pathos epico che ha pochi eguali nel cinema odierno.

The Crossing - Parte I Amore e guerra trovano nel Cinema di John Woo il mezzo migliore per esaltarsi all'ennesima potenza. La prima parte di The Crossing è uno splendido e toccante melodramma a sfondo bellico che cattura per la bellezza delle immagini, siano queste rappresentanti la vastità della natura o la crudezza di un conflitto civile. Un romanticismo a tratti esasperato ma mai scontato, retorico nella giusta misura, permea tutta la parte centrale della visione, concedendo all'inizio e alla mezzora finale lo spazio per il puro spettacolo bellico, diretto magistralmente e pregno di un'epica sofferta ed empatica.

8

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