The Bombing, la recensione del film con Bruce Willis disponibile su Netflix

È disponibile su Netflix The Bombing, conosciuto anche col titolo di Air Strike, produzione cinese-hollywoodiana con protagonista Bruce Willis.

The Bombing, la recensione del film con Bruce Willis disponibile su Netflix
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Il nostro Maurizio Encari ci ha provato con tutte le sue forze a proporvi un film che fosse peggiore di Escape Plan 2, con i suoi pezzi sempre puntuali su mockbuster stile Asylum quali Asteroid: Final Impact e Missione Mercurio, che però potevano nascondersi dietro la nomina di z-movie, creati appositamente per essere brutti. Nonostante l'appassionata ricerca del nostro collega, i Razzie Awards e la palma di "miglior pessimo film" del 2018 potrebbero benissimo finire a Air Strike di Xiao Fang, disponibile su Netflix con il titolo ancor più didascalico di The Bombing.
In difesa del buon Fang c'è da dire che questa co-produzione di stampo cinese-hollywoodiana, modello che sta prendendo sempre più piede nell'ultimo periodo (leggi: Skyscraper), ha dovuto vedersela con un destino particolarmente avverso, quando fu annunciata per la prima volta (ormai tre anni fa). Con diversi cambi di titolo, vari ritardi, il budget che aumentava a dismisura col passare dei mesi (fino a diventare uno dei più alti mai versati per una produzione cinese), addirittura con l'ombra della sparizione dell'attrice Fan Bing Bing (poi scoperta colpevole di evasione fiscale proprio a causa dell'ingrossamento del budget), The Bombing alla fine in Cina è stato addirittura definitivamente cancellato, ma la Lionsgate ha comunque trovato modi e mezzi per distribuirlo negli Stati Uniti, mentre qui da noi è arrivato di traverso grazie a Netflix.
Sulla scia del successo di La Battaglia di Hacksaw Ridge, il regista Mel Gibson qui compare come produttore, production designer e consulente, un Bruce Willis imbolsito e molto meno divertito (e divertente) di quello visto recentemente nel remake de Il Giustiziere della Notte di Eli Roth veste i panni dell'ufficiale americano dislocato in Cina, insieme a tanti altri attori locali più e meno noti, alcuni dei quali hanno apparizioni talmente fugaci da far pensare che il film avesse da dire ben più di quanto effettivamente gli è stato permesso di mostrare nei suoi risicati novanta minuti (e infatti si parla di un fantomatico ed esagerato montaggio originale di circa cinque ore, quasi da far impallidire Lav Diaz). A giudicare dal Final Cut, però, c'è forse da ritenersi fortunati che gli altri 210 minuti siano finiti nel dimenticatoio.

Attacco aereo

Concepito sulla carta come un'ambiziosa ode al blockbuster epico di stampo occidentale, che esaltasse l'impegno degli alleati sul fascismo in occasione del settantesimo anniversario della vittoria cinese sul Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale (da loro nota come Seconda Guerra sino-giapponese), The Bombing nella pratica mostra evidenti limiti in ambito non solo narrativo - di epica ce n'è davvero poca, e tutt'altro che coinvolgente - ma soprattutto dal punto di vista meramente tecnico: l'impianto filmico è risicato, con tantissime sotto-trame interrotte a metà e inframmezzate spesso e volentieri da pessime scene di combattimento non solo a malapena contestualizzate, ma errate a livello di grammatica del cinema.
Più che il lavoro di montaggio fatto sul film, si vede quello di assemblaggio operato per "salvare il salvabile", decisioni artisticamente discutibili che sicuramente sono figlie dei tantissimi problemi produttivi che hanno vessato l'opera nel corso degli anni - e che purtroppo non possono essere difese o perdonate per questo.
Il consigliere militare statunitense Jack Johnson (Willis) deve addestrare uno squadrone di piloti cinesi e insegnargli a difendersi dall'invasione giapponese, iniziata due anni prima rispetto al punto di partenza del film. Fra questi piloti compaiono Song Seung-Heon, William Chan e Nicholas Tse, mentre l'ex-pilota Xue Gangtou (Ye Liu) guida un camion militare che trasporta un carico top-secret. Durante il viaggio, con riluttanza accetterà di offrire un passaggio a un'insegnante (Ma Su) e ai suoi studenti, in fuga da una scuola bombardata.
Ci sono anche una spia piena di risorse (Gent Le) e uno scienziato governativo (Wu Gang), mentre il personaggio di Fan Wei continuerà imperterrito a presiedere un torneo di mahjong, che andrà avanti nonostante l'apocalisse.
Guardando il film è chiaro che questi scampoli di trame avessero originariamente un minutaggio molto più sostanzioso che permettesse un intreccio più ampio e complesso. Ma in corso d'opera ogni ambizione è stata abbandonata per lasciare il posto a esplosioni coatte e scene di guerra raffazzonate.

Lettere da Chongqing

Piuttosto che una risposta cinese al doppio film di Clint Eastwood sulla Seconda Guerra Mondiale (Flags of Our Fathers girato dal punto di vista degli Americani e Lettere da Iwo Jima da quello giapponese), The Bombing è diventato suo malgrado una vera e propria bomba commerciale. I dati relativi al sostanzioso budget di cui sopra non giustificano un impiego così cheap e deludente degli effetti in CGI, ben al di sotto della soglia apprezzabile.

La sceneggiatura purtroppo fa acqua da tutte la parti non solo dal punto di vista dell'intreccio, anche da quello dei dialoghi, che al loro meglio sembrano slogan già visti, già sentiti, che al loro peggio scadono nell'imbarazzante. Fan Bingbing, Adrien Brody e Rumer Willis (figlia di Bruce) compaiono in camei talmente brevi da sembrare più veloci del volo degli aerei cinesi, sciocchi e quanto mai inutili i relief comici e le sotto-trame romantiche, completamente avulse dalla storia principale, con un fastidioso uso di testi a schermo sfruttati di continuo non tanto per specificare luoghi e personaggi (e perfino attrezzature militari) ma per dare un senso compiuto alla sconclusionata narrazione.
Tutti questi elementi confluiscono in un film svogliatamente ambizioso, erroneamente impegnato e privo di una qualsivoglia coerenza tonale o di un minimo fulcro narrativo (non siamo quasi mai in grado di stabilire dove esattamente si stia svolgendo la scena che abbiamo davanti, cosa l'abbia innescata e in relazione a cosa ci viene mostrata).
Le imponenti scenografie pensate da Huaiqing Mao si intravedono fugacemente, e quel che si intuisce potrebbe rappresentare alla perfezione l'essenza di The Bombing: qualcosa che prometteva grandezza, ma che ha elargito solo un'epica delusione.

The Bombing The Bombing o Air Strike che dir si voglia sarebbe dovuto essere un dramma epico sulla Seconda Guerra sino-giapponese, ricalcando atmosfere e imprese già viste ne La Battaglia di Hacksaw Ridge, Flags of Our Fathers e Lettere Da Iwo Jima, ma sfortunatamente per tutti è stato distrutto senza pietà dai gravi e numerosi problemi produttivi che hanno accompagnato tutta la lunga gestazione del progetto. Un lungometraggio che, probabilmente, sarebbe dovuto rimanere incompiuto.

3

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