Recensione The Berlin File

Ryoo Seung-wan dirige un esaltante action poliziesco ambientato a Berlino

Recensione The Berlin File
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Autore di diversi film cult, alcuni distribuiti anche in territorio italiano come il riuscitissimo action drama / dark comedy City of Violence, Ryoo Seung-wan è tra i più apprezzati registi di genere del suo paese. Per il suo ultimo lavoro il cineasta coreano ha deciso di fare le cose in grande, ambientandolo a Berlino con un cast internazionale e una storia di ampio respiro, offrendo inoltre alla bellissima Gianna Jun (My sassy girl, Windstruck) uno dei ruoli più convincenti della sua carriera recente. La storia, ambientata per l'appunto nella metropoli tedesca, è incentrata su Jong-Seong e Jung-hee, marito e moglie nonché agenti sotto copertura del servizio segreto nord-coreano. Un ruolo che però fa gola a molti, tra cui a un crudele e spietato collega che pur di sostituirli non esita a costruire false prove per incolparli di tradimento, mettendo anche in crisi il loro matrimonio. Sulle loro tracce vi è anche un agente sud-coreano, in cerca di vendetta per la morte di un amico ucciso proprio dal traditore appena arrivato. Durante la fuga e il tentativo di provare la propria innocenza, Jong-Seong e Jung-hee troveranno proprio in lui un inaspettato alleato.

Berlin mon amour

Due ore che scorrono tutte d'un fiato, con improvvisi colpi di scena e una componente action di altissimo livello, che guarda ai migliori prodotti di genere hongkonghesi senza dimenticare la raffinatissima scuola del thriller coreano degli ultimi 15 anni. The Berlin File trascina grazie ad una carica cinetica intensa ed esaltante, che non si dimentica la costruzione dei rapporti umani e offre un finale non banale e in grado di provocare diverse emozioni. Ryoo Seung-wan  cerca a suo modo di tracciare una possibile, utopistica, via di riconciliazione tra le due Coree attraverso la figura dei due agenti che, pur combattendo su opposte barricate, si trovano loro malgrado uniti dal destino in una missione pericolosa che sembra, sulla carta, senza speranza. Ma prima degli ultimi, pirotecnici, minuti (tutta la lunga sequenza nell'erba alta è diretta magnificamente) il film è comunque ricco di eventi, rivelandosi un poliziesco d'azione per nulla banale e con un certo numero di sotto-intrighi che, seppur inizialmente creino un po' di confusione, sono comunque capaci di tenere sempre salda l'attenzione da parte dello spettatore. Tecnicamente di ottimo livello, la pellicola dimostra anche una certa abilità nel tratteggio del rapporto di coppia, messo in crisi dai dubbi dell'uomo verso il possibile tradimento della causa nord-coreana da parte della compagna, rendendo i personaggi più umani e credibili. Strepitoso il cast, che conferma ancora una volta il carisma magneticamente sottratto di Ha Jung-woo (già visto nello splendido The Yellow Sea) e rilancia la carriera di Gianna Jun, da tempo mai così in forma, potendo contare su un co-protagonista intenso come Han Suk-kyu e un villain beffardo e riuscito interpretato da Ryoo Seung-beom, fratello del regista.

The Berlin File Azione ed emozioni a non finire in questo riuscito poliziesco action/thriller sudcoreano ambientato a Berlino. Una storia ricca di intrighi, doppiogiochi, tradimenti che non dimentica l'annosa "guerra fredda" tra le due Coree e tratteggia anche un non banale rapporto di coppia tra i due protagonisti fuggiaschi. Girato magnificamente, con ispirate sequenze d'azione, l'unica pecca che si può in parte imputare a The Berlin File è una certa confusione nella parte iniziale, ma superata quella si assiste ad uno spettacolo esaltante non privo di anima. E con un finale aperto che lascia forse le porte aperte ad un possibile sequel.

7.5

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