Terrore ad alta quota, la recensione del film con Tia Carrere

Una tempesta solare provoca danni alle comunicazioni e anche i passeggeri di un aereo devono affrontarne le pericolose conseguenze.

Terrore ad alta quota, la recensione del film con Tia Carrere
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La scrittrice Kate Parks, reduce dal tour promozionale del suo ultimo libro (incentrato sulla misteriosa morte del marito in un incidente aereo), sta per far ritorno a casa propria via cielo. Ma in Terrore ad alta quota una tempesta solare di ingente potenza causa effetti devastanti sul nostro pianeta, con conseguenze sia sulle comunicazioni telefoniche che su quelle radar. Lo stesso velivolo su cui viaggia la donna è vittima di burrascose turbolenze e lo svenimento dei due piloti non fa che peggiorare notevolmente la situazione. Con l'aiuto dell'attendente di volo Kate si troverà a fronteggiare così il dramma degli eventi, con la tensione costantemente crescente tra i passeggeri e le comunicazioni via terra ancora interrotte.

Andata e ritorno

Un gruppo di passeggeri in volo su un aereo alle prese con una situazione disperata: la narrazione è di quelle classiche oltre il limite dell'accettabile, in questo z-movie che utilizza l'espediente della tempesta solare per scatenare la tipica situazione di panico di questo sotto filone del cinema catastrofico. Terrore ad alta quota non si smarca dalle ovvie dinamiche, concentrandosi come d'uopo su un risicato numero di personaggi (del resto dell'equipaggio/viaggiatori nessuna traccia) e sui rapporti crescenti tra di essi, con la paranoia, il fanatismo ideologico e la più ovvia paura a fare ben presto capolino nel tran tran di genere. Vi è anche spazio per una superflua trama secondaria ambientata sulla terraferma, con la figlia e la madre della protagonista che cercano di ottenere informazioni sulla di lei sorte, ma le cartucce di sceneggiatura sono ben più che a salve con forzati colpi di scena e sporadiche sortite ironiche (su tutte quella relativa alla comparsa di un feroce cane da guardia chiuso nella stiva) a cercare senza successo di speziare una messa in scena di rara povertà tecnica e stilistica, risicati effetti speciali in primis.
Tanto che l'elemento più interessante dell'operazione risulta il riciclo di star televisive degli anni '90 quali Tia Carrere, conosciuta dal grande pubblico per la partecipazione a True Lies (1994) e la serie Relic Hunter, e il David Chokachi di Baywatch, qui impegnati ad aumentare il peso del loro portafogli.

Terrore ad alta quota Una tempesta solare causa gravi danni alle comunicazioni terrestri e anche un aereo, vittima di turbolenze e del momentaneo knock-out dei piloti, rischia di pagarne care conseguenze. Terrore ad alta quota è il classico z-movie a tema fatto con lo stampino, riciclante vecchie glorie del piccolo schermo in una messa in scena semi amatoriale dove tutto va come deve andare senza nessun sussulto di sorta nella gestione delle dinamiche tra il comunque esiguo numero di personaggi. Il film andrà in onda stasera, mercoledì 14 febbraio, alle 21.15 su CIELO.

3

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