Recensione Terremoto

Una ancora oggi emozionante catastrofe in alta definizione

Recensione Terremoto
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Il mitico Charlton"Ben-Hur"Heston concede anima e corpo a Stewart Graff, ingegnere sposato con la problematica Remi alias Ava Gardner e che, di conseguenza, non esita a trovare una amante nella attrice Denise Marshall, con un figlio a carico e le fattezze della Geneviève Bujold di Anna dei mille giorni (1969).
Il George Kennedy molti anni dopo al fianco di Leslie Nielsen nella trilogia comico-demenziale Una pallottola spuntata indossa, invece, la divisa del poliziotto Lew Slade, mentre Walter Matthau veste i panni di un ubriacone e il Richard Roundtree noto per aver incarnato il detective di colore Shaft è il motociclista stunt Miles Quade.
E sono il Lorne Greene proveniente dalla serie televisiva Bonanza e la Victoria Principal in seguito segnata dal successo del telefilm Dallas a completare il ricco cast delle oltre due ore di visione che, a firma del Mark Robson autore, tra l'altro, de Il vampiro dell'isola (1945) e di Manicomio (1946), entrambi interpretati da Boris Karloff, non tardano a tirare in ballo - come il titolo stesso suggerisce - il terremoto più catastrofico di tutti i tempi, destinato a scuotere la California del Sud per radere al suolo Los Angeles e sconvolgere l'esistenza dei suoi abitanti.

Il blu-ray

Terremoto che, presentato all'epoca della sua uscita in sala tramite l'innovativo sistema audio Sensurround, che faceva realmente tremare le poltrone delle platee trasmettendo basse frequenze durante le scene del disastro, non fatica ad assumere i metaforici connotati della tormentata situazione sentimentale di Graff e, in un certo senso, delle esistenze degli altri personaggi, sui quali si abbatte quasi come un riflesso morale atto a farli confrontare in maniera diretta con le conseguenze dei loro comportamenti.
Terremoto che, in realtà, arriva con tutta la propria forza distruttiva soltanto in seguito a una attesa tempestata di segnali premonitori destinati a generare, tra l'altro, vittime risucchiate in uno scavo per lavori.
Del resto, è proprio il suo arrivo a concentrare la coinvolgente spettacolarità dell'operazione, accompagnata da ottimi effetti speciali che, premiati con l'Oscar come pure il sonoro, riescono nell'impresa di funzionare a dovere ancora oggi, nell'epoca della CGI e del Green screen, regalando emozioni e brividi allo spettatore.
Man mano che, in mezzo a sciacallaggio e abuso di potere trasmesso dalla divisa, su sceneggiatura di George Fox e del Mario Puzo che scrisse Il padrino (1972), si sguazza tra tragiche situazioni come quella dell'ascensore ed altre tesissime che includono un bambino in bicicletta in pericolo di vita a causa dei cavi dell'alta tensione verso cui si avvicina l'acqua.
E' Universal a riscoprirlo su supporto blu-ray, permettendo di intuire che, con ogni probabilità, potrebbe trattarsi di uno dei titoli a cui si è ispirato principalmente Roland Emmerich per concepire i suoi lungometraggi a tematica catastrofica.

Terremoto Giustamente vincitore dei premi Oscar per il miglior sonoro e i migliori effetti speciali, Terremoto (1974) di Mark Robson si aggiunge finalmente ai classici della Settima arte approdati nel mercato dell’home video in alta definizione grazie al lodevole lavoro di riscoperta portato avanti da Universal. Nessun contenuto speciale, ma tutt’altro che disprezzabile, come sempre, l’operazione di restauro audiovisivo attuata sulla pellicola dalla label, che non solo offre ora la possibilità di rigustare il classico dei disaster movie tra le pareti casalinghe, ma anche di permettere alle nuove generazioni di apprendere da quale spettacolare punto di riferimento cinematografico sia con ogni probabilità partito Roland Emmerich per confezionare diversi dei suoi film.

7

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