Recensione Tango & Cash

Prendete un regista d'esperienza come Andrej Končalovskij (autore di un sottovalutato capolavoro come A 30 secondi dalla fine, scritto addirittura da Akira Kurosawa) e due assolute star degli action movie come Sylvester Stallone e Kurt Russell. Il risultato non può che essere un cult del genere. E infatti è questo il destino toccato a Tango & Cash, pellicola datata 1989 che viene di sovente riproposta anche sul mezzo televisivo, tanto è stato l'apprezzamento dei fan. E' sempre una buona occasione per godere nuovamente delle avventure di Ray Tango (Stallone) e Gabe Cash (Russell), i migliori agenti di polizia della città, impegnati in una sfida a distanza su chi riesce a incastrare più criminali. Ma il boss Perret (Jack Palance) stanco delle ingenti perdite di denaro provocate dai due tutori della legge, sceglie un ingegnoso modo per eliminarli. Attirati tramite false tracce sul luogo di un crimine, Tango e Cash vengono così incastrati da prove create ad hoc e, subito dopo il processo (che vedeva testimoni corrotti), condannati a 18 mesi di detenzione in un carcere di minima sicurezza. Ma Perret corrompe anche le guardie, cambiando la destinazione in un carcere per detenuti comuni, molti dei quali arrestati proprio dai due poliziotti, che dovranno così cercare di evadere per salvare la pelle e provare la propria innocenza.

Rambo e Jena

Sin dai primi minuti, in cui assistiamo all'adrenalinica presentazione dei due protagonisti, Tango & Cash si mostra per quello che é: un'esaltante mix di azione e ironia, con battute ad effetto ricamate con precisione sui due attori. Stallone qui è inquadrato come il più "controllato" dell'insolita coppia, mentra alla vena incontenibile di Russell è lasciato il ruolo di "fuori di testa", riuscendo ad ottenere una perfetta sintonia tra i due interpreti ed elargendo ad ognuno il proprio spazio in un perfetto equilibrio. Uno spettacolo ludico a tratti fin troppo esagerato (non a caso il regista, abituato ad altri mood, abbandonò le riprese verso la fine per dissensi con i produttori) ma che centra in pieno il bersaglio rivolto al pubblico di riferimento, rivelandosi spanne sopra agli action movie odierni, grazie anche alle autoparodistiche citazioni (su tutte quella iniziale di Rambo, ma gustoso anche il riferimento a Conan il barbaro dell'amico Schwarzenegger) e ad un ritmo senza sosta, sempre in sospeso tra commedia e sequenze ad alto tasso testosteronico. La colonna sonora, curata da Harold Faltermeyer (un curriculum di alto livello, tra cui Top Gun e Un poliziotto a Beverly Hills) è di marchio tipicamente ottantiano e aumenta ancora il coinvolgimento soprattutto negli ultimi minuti, dove si raggiungono i picchi di un trash intelligente e genuino. Un buddy movie con tutte le carte in regola, che sviluppa anche una buona caratterizzazione dei personaggi (i dialoghi tra Sly e "Jena" raggiungono vette di rozza genialità) pur scemando in certe, volute, banalità narrative consone per il filone. Il resto del cast non è da meno, con il grande Jack Palance (I professionisti, Scappo dalla città) nei panni dell'ispirato villain e la sensuale Teri Hatcher (Lois & Clark - Le nuove avventure di Superman, Desperate Housewifes) sorella di Tango e interesse amoroso di Cash, senza dimenticare un bel rooster di comprimari / caratteristi familiari come Brion James, Robert Z'Dar, Clint Howard, James Hong, Michael J. Pollard e Eddie Bunker.