Recensione Surf's Up - I Re delle Onde

Ma quante cose sanno fare questi pinguini....

Recensione Surf's Up - I Re delle Onde
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Tutti pazzi per in pinguini

E' proprio il caso di dirlo, oramai non passa anno senza che qualche casa cinematografica non proponga la propria fantasiosa visione sull'universo dei pennuti più amati (e minacciati) del mondo. Ci provò lo scorso ottobre la Warner Bros con Happy Feet, un film tutto da scoprire, fatto di un delizioso mix di comicità e riflessione, che elevavano il film un gradino sopra la media contemporanea (vedasi Boog & Elliott), e non solo. Ci riprova quest'anno la Sony Pictures Animation con un inedito connubio surf-pinguini, quanto mai azzeccato vista la natura dell'acquatico volatile. Ma basterà questo a rendere Surf's Up degno della vetta nel sempre più affollato olimpo dell'animazione?

Lo sport degli Dei

Surf's Up (uscito negli States in concomitanza con l'inizio della bella stagione) è l'allegra storia di un pinguino antartico e del suo sport, il surf appunto. Nato e cresciuto in una provincia del mondo, Cody Maverick non ha mai surfato onde grandi, ma ha sempre covato l'ambizioso desiderio di eguagliare il suo defunto idolo, Big Z. La sua famiglia, composta dalla madre vedova (il padre è gloriosamente morto tra le fauci di un'orca) che vorrebbe un figlio con più giudizio, e un fratello sciatto e disilluso, non ha mai fatto i salti di gioia per la passione di Cody; finchè un giorno un talent scout di un noto manager di surfisti di successo non scova il pinguino in occasione del decimo contest dedicato alla memoria dello scomparso Big Z. Ma nulla è scontato, e Cody si dovrà sudare persino l'ammissione alla suddetta competizione, impresa che gli varrà se non altro l'amicizia del pacifico Joe Ruspante, pollo surfista del lago Michigan anche lui orfano di padre (gloriosamente morto nella catena di spiedini di pollo di un fast food).
E' l'opportunità che Cody attendeva per uscire dal nido (è proprio il caso di dirlo) e mostrare al mondo di che pasta è fatto.

Forse era meglio quando ballavano

Non fraintendete, come già precedentemente detto, l'accoppiata surf-pinguini è perfetta. Il taglio spettacolare e fresco di questo sport da tavola forse è l'unica vera cosa che il film ha da offrire, oltre ad una CG pressochè impeccabile che non ha però una adeguata direzione artistica alle spalle (come giustamente dirà Geek in merito alle spiagge, "vista una, viste tutte"). Ciò di cui soffre Surf's up è dunque la mancanza di sostanza dietro tutto, sia dei personaggi al centro della storia, sia della storia dietro i personaggi. Cody Maverick, il protagonista, è il classico incompreso della colonia, un pinguino originale con un atteggiamento adolescenziale che invece di far carriera nella catena di smistamento pesci sogna di sfrecciare tra le onde a bordo della sua tavola. Nient'altro da dire. A parte la solita tiritera infilata a forza del "un vero pinguinio non si arrende mai". La macchietta amica del protagonista, al secolo Chicken Joe, vaga entrando e uscendo dalla trama principale per tutto il film a bordo di gag che difficilmente riusciranno a strappar via una risata anche allo spettatore più smaliziato. Persino il "cattivo" della situazione, Tank, è anch'esso una mera macchietta relegata al ruolo di autore della figuraccia finale, decretante gloria e onore al nostro protagonista.
A dare il colpo definitivo c'è un taglio dell'inquadratura e dei dialoghi da Reality Show (e in effetti il film è proprio un reality su Cody): che sia un originale sfottò/accostamento (per un'opera di animazione) alla cultura televisiva modera, o un tentativo di addomesticamento delle giovani menti in previsione di ciò che attenderà loro varcati i 14 anni, resta il fatto che tale scelta stoni pesantemente con ciò che vuole proporre, rendendo questa sorta di sperimentazione un triste fallimento. Certe cose lasciamole fare a Shrek.
Non c'è infine il prepotente accompagnamento musicale a cui siamo abituati, con danze e canti improvvisati, in coerenza appunto con il taglio antifiabesco dell'opera.

Surf's Up - I re delle onde Surf's è in definitiva un film che vola tristemente basso, a livello di fantasia, di contenuti, di caratterizzazione. Si ha la sensazione che chi lo abbia prodotto si sia preoccupato di renderlo realistico dove invece doveva sprizzare fantasia con scene mirabolanti e sfide mozzafiato. Caspita, persino il surf stesso è praticamente assente, tranne che per due o tre scene, lasciando tutto il resto nelle mani di una storia che vuol dire poco e nulla. La vera nota positiva è la notevole realizzazione tecnica, che farà ammirare un'acqua mai stata tanto "liquida" e scintillante, e dei paesaggi ricchi di caldi colori tropicali. Il maldestro humor americano di cui è composto danno, se necessario, il colpo di grazia.

6

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