Superman and the Mole-Men, il primo film sull'uomo d'acciaio

Clark Kent e Lois Lane arrivano presso una cittadina in cui una trivellazione petrolifera ha condotto in superficie i misteriosi uomini talpa.

Superman and the Mole-Men, il primo film sull'uomo d'acciaio
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I giornalisti Clark Kent e Lois Lane vengono mandati nella piccola cittadina di Silsby per presenziare all'inaugurazione dell'impianto petrolifero più profondo al mondo. Le trivelle hanno infatti raggiunto oltre trenta miglia sotto terra, penetrando anche nella casa natale degli uomini talpa, una razza di piccoli umanoidi che, all'oscuro di tutti, vive da millenni nelle cavità del nostro pianeta.

In Superman and the Mole-Men due delle creature emergono in superficie in missione d'avanscoperta e alla loro vista l'anziano guardiano notturno è vittima di un infarto che lo uccide sul colpo. Clark e Lois arrivano e rinvengono il cadavere, con la donna che diventa testimone della comparsa degli uomini talpa, che fuggono terrorizzati all'udire le sue urla.
Nella comunità, in seguito anche ad altri avvistamenti, si è nel frattempo diffuso il panico e i pacifici invasori vengono ingiustamente ritenuti una minaccia dagli abitanti, ora preda di un'isteria di massa "cavalcata" dal violento Luke Benson, uomo dal grilletto facile. Clark, in realtà Superman, indosserà il costume e prenderà le difese dei piccoli visitatori.

Dove tutto ebbe inizio

Prima di Henry Cavill, Brandon Routh e del compianto Christopher Reeve, il Superman di finzione conosciuto dal grande pubblico era George Reeves, attore che interpretò il popolare personaggio in un'amata serie tv degli anni '50 andata in onda per sei stagioni per oltre cento episodi. L'interprete, volto noto del piccolo e del grande schermo hollywoodiano (seppur mai in ruoli da protagonista assoluto), si sarebbe tragicamente suicidato un anno dopo la chiusura del telefilm e sui misteri legati alla sua morte è incentrato il dramma Hollywoodland (2006). Non tutti sanno però che la prima apparizione in un film dell'uomo d'acciaio risiede in una produzione antecedente, che funzionò da rampa di lancio proprio per quella per il tubo catodico, con Reeves nei panni dell'amato personaggio: parliamo di Superman and the Mole-Men, mediometraggio che raggiunge a stento l'ora di durata e qui oggetto di riscoperta.

I titoli di testa ci accompagnano da subito in un contesto già noto ai lettori di fumetti, senza preamboli di sorta: tra immagini di pianeti del nostro sistema solare e un voice-over che introduce al background dell'iconico supereroe, che compare sia nelle vesti borghesi di Clark Kent che in costume e mantello con tanto di bandiera americana svolazzante alle spalle, le basi narrative vengono spiegate rapidamente ai neofiti.

Il peso del tempo

A differenza di altri classici vintage come la serie tv e la relativa pellicola dedicati a Batman negli anni '60, il tempo è stato meno clemente con Superman and the Mole-Men, certamente figlio di altri tempi e di un'altra concezione storica più affine al classicismo hollywoodiano nel gestire modi e tempi, pur in un contesto qui evidentemente a basso budget. Nei passaggi iniziali l'impressione di assistere a un b-movie a sfondo noir, spesso tipici di quell'epoca, è palese, con tanto di indagini sul decesso del guardiano notturno che sembrano guardare ai prototipi del suddetto filone. Nella seconda metà arriva invece la svolta che riporta a un'ambientazione fantastica, con l'arrivo dei buffi uomini-talpa (piccoli esseri umanoidi dall'aspetto inquietante, più per colpa dell'orribile make-up che per volontà estetica, interpretati da comparse di bassa statura) a creare scompiglio nella cittadina in cui ha luogo la vicenda.

Il lato fantastico è limitato dallo scarso budget e l'utilizzo dei poteri da parte di Superman è più risicato del previsto: dai voli spesso "nascosti" dalle soggettive aeree in prima persona fino alle risse corpo a corpo che lo vedono ovviamente vincitore, è il minimalismo a farla da padrone, senza neanche il piacere di assistere al "cambio di costume e di identità" da Kent a supereroe.
Il rapporto tra il Nostro e Lois Lane è al centro di alcuni siparietti divertenti ma, complice anche lo scarso minutaggio, risulta poco approfondito. Più interessante invece il discorso etico sulla paura del diverso, con l'isteria di massa che coinvolge l'intera comunità cittadina e porta alla caccia indiscriminata del presunto invasore, questo quale rimando al clima da guerra fredda che si respirava proprio in quegli anni (e non è un caso che le creature portino con loro la radioattività).
Un paio di scene ad alta tensione, su tutte il lungo inseguimento di uno degli ominidi e il conseguente incendio alla capanna, sono presenti ma la suspense è comunque castrata dal fatto che, con il kryptoniano protagonista, la giustizia sia ovviamente destinata a trionfare.

Superman and the Mole-Men All'inizio degli anni '50 Superman arriva sul grande schermo nel primo film a lui dedicato, sorta di pilot anticipatore della serie televisiva che dall'anno successivo avrebbe visto il protagonista George Reeves tornare nel ruolo per ben sei stagioni. In questo adattamento a basso budget sull'iconico supereroe DC, apripista della casa editrice sul grande schermo, la trama è elementare sia nella fulminea introduzione del background che nelle dinamiche dell'intera vicenda, con un paio di esseri umanoidi (gli uomini talpa del titolo) la cui comparsa dalle viscere della Terra getta nel panico e nell'isteria una cittadina americana, a ideale metafora del clima da guerra fredda presente in quel periodo. Superman and the Mole-Men è un'operazione ingenua che non ha beneficiato dello scorrere del tempo, e le atmosfere vintage appaiono più destinatarie di curiosità che realmente appaganti, negandogli quell'aura cult che permea ancora tutt'oggi la successiva serie tv di Batman del decennio successivo. Per gli amanti del personaggio e dei fumetti, un recupero comunque obbligato anche ai soli fini conoscitivi.

5.5

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