Recensione Star Trek Beyond

Torniamo a bordo della USS Enterprise per una nuova, spericolata avventura là, dove nessuno è mai giunto prima, guidati dall'eclettico Justin Lin.

Recensione Star Trek Beyond
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All'epoca dei fatti narrati in Star Trek Beyond sono passati tre anni dall'inizio del viaggio della USS Enterprise: e a poco più di metà del tempo di missione previsto i suoi componenti cominciano a fare i primi resoconti personali. Il tempo passa, le esperienze cambiano le persone e il modo di vedere il mondo e le proprie esistenze, soprattutto se vissute, pericolosamente e in maniera alienante, nello spazio profondo. Naturalmente, il Capitano James T. Kirk (Chris Pine) e il Comandante Spock (Zachary Quinto) non sono esenti da questo tipo di pensieri, e hanno davanti scelte difficili da effettuare. Una richiesta d'aiuto, tuttavia, arriva ad occupare prepotentemente i loro pensieri: il dovere chiama, ma l'incontro con lo spietato Krall si rivelerà più rischioso del previsto. Divisi e senza risorse, i membri dell'Enterprise dovranno far fronte ad una minaccia intergalattica mai vista prima...

USS Enterprise, anno terzo

La produzione e l'arrivo di questo terzo tassello del reboot cinematografico della popolare saga creata da Gene Roddenberry sono andati avanti senza grossi clamori, per un blockbuster di queste dimensioni e per una serie di importanza comunque storica: potremmo anzi dire che gli unici sussulti sul web sono stati quelli dei fan più oltranzisti, che già non vedevano di buon occhio il "trattamento J.J. Abrams" subito dai primi due capitoli e hanno subito osteggiato la scelta di Justin Lin (ovvero colui che ha reso Fast & Furious il successo planetario che è) alle redini di uno dei franchise cardine della fantascienza. Tra i preconcetti e il primo trailer mostrato da Paramount, l'opinione comune era che dell'appeal dell'originale sarebbe rimasto ben poco, soffocato da un approccio totalmente dedito all'azione spaccona e casinista. Il fatto che l'ultima versione del copione sia in gran parte opera di Simon Pegg e della sua indole da commediante, inoltre, davano ulteriori segnali d'allarme, perlomeno a chi sperava in un prodotto che ricordasse lo spirito dell'originale serie tv.

Spazio, ultima frontiera?

Eppure, contro tutte le aspettative, aveva ragione Pegg, quando affermava di non badare alle apparenze e aspettare il film nelle sale. Certo, non ci troviamo di fronte a uno sci-fi riflessivo: in tutto e per tutto, Star Trek Beyond continua la tradizione dei due film precedenti, in cerca di un difficile equilibrio tra gli insegnamenti di Roddenberry e la svolta action che i titoli odierni necessitano. Ma proprio come Kirk, in questo episodio la saga trova finalmente la sua identità, slegata dallo "scomodo & irraggiungibile" padre: la formula è stata affinata e non si è più in cerca di un reboot o di un simil-remake come con i primi due film, ma si va avanti con storie e personaggi simili ma, di certo, non uguali alla serie classica. I volti dei protagonisti sono ormai decisamente noti, e nel corso degli anni alcuni si sono fatti anche apprezzare altrove, vedi Zoe Saldana, Karl Urban o il compianto Anton Yelchin, e sicuramente ci siamo affezionati a loro, alle loro vicende e alle loro dinamiche. Beyond ci mostra ben più di un momento intimo delle loro vite, mostrando le conseguenze di una vita dedita all'impegno per la Flotta Stellare e come questa possa segnare intere esistenze. E se i protagonisti (ovvero tutti i membri principali dell'Enterprise, non solo Kirk e Spock) sono ben delineati, altrettanto interessanti sono i due nuovi personaggi presentati in questo capitolo: la selvaggia ma "adorabile" Jaylah interpretata da Sofia Boutella (indimenticabile in Kingsman: Secret Service) e l'inarrestabile e brutale Krall (un irriconoscibile e sempre al top Idris Elba). Per un'avventura in crescendo decisamente ben costruita e sicuramente appassionante.

Star Trek Beyond Oltre a una buona dose di umorismo c'è molta azione, in Star Trek Beyond, ma in verità c'era spazio per inserirne ancora: Justin Lin e Simon Pegg, tuttavia, forse per timore di scontentare i fan più oltranzisti, non hanno dato "il meglio di sé" nelle rispettive specialità, limitandosi a un giusto mix e tenendo comunque sempre presenti i precetti di Roddenberry e la mitologia fondante l'universo trekkiano. Soprattutto, c'è molto afflato umano, tra una spericolatezza e l'altra, e il tutto appare dosato perfettamente, con il valore aggiunto di un cast in parte e ben sfruttato, volti nuovi compresi. Il film non presenta nessuna novità particolare o valore distintivo nel panorama attuale, ma se vi alletta un nuovo viaggio là, "dove nessuno è mai giunto prima", Beyond fa per voi. E ora siamo molto curiosi per il futuro di questa saga.

7.5

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