SpongeBob: Amici in fuga, recensione del film Netflix con Keanu Reeves

Arriva - direttamente sulla piattaforma Netflix - il terzo capitolo della saga cinematografica dedicata a SpongeBob, con un cameo di Keanu Reeves.

SpongeBob: Amici in fuga, recensione del film Netflix con Keanu Reeves
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La spugna marina più famosa del mondo torna con un nuovo capitolo della sua personale saga cinematografica dopo SpongeBob - Il Film del 2004 e il sequel SpongeBob - Fuori dall'Acqua del 2015: questa volta alla regia troviamo Tim Hill, famoso per Garfield 2 e Alvin Superstar ma già coinvolto negli storyboard del film originale.
Terzo capitolo di una saga che dal grande schermo curiosamente torna alle sue origini televisive: pensato per un'uscita nel 2019 in occasione del 20esimo anniversario della serie tv SpongeBob SquarePants, andata in onda per la prima volta nel 1999, SpongeBob - Amici in Fuga arriva su Netflix in questo sfortunato 2020 nel quale la Paramount si è vista costretta a vendere i diritti di distribuzione internazionale al colosso dello streaming.
Dedicato alla memoria del creatore Stephen Hillenburg, scomparso il 27 novembre 2018 a causa della SLA, il nuovo episodio della saga si muove a metà tra il sequel e il prequel, dato che oltre a continuare la storia dei capitoli precedenti approfondisce l'infanzia di SpongeBob rivelando anche la nascita della sua amicizia con Gary.

In fondo al mar

Splendide le animazioni in 3D fornite da Mikros Image (è il primo film del franchise realizzato con questa tecnica), che nel campo dei lungometraggi animati si era già fatta notare, un po' meno la trama e tutto quello che c'è intorno.
SpongeBob - Amici in Fuga racconta in parte gli eventi antecedenti ai primi due film, mostrando come il protagonista spugnoso e la sua fedele lumaca marina, Gary, si siano incontrati per la prima volta.
Gary però scompare improvvisamente, rapito da Poseidone, e il suo giallo padrone, ovviamente insieme all'amico Patrick Stella e all'intera banda di Bikini Bottom, partirà alla ricerca della lumaca fino a ritrovarsi nella Città Perduta di Atlantic City, uno stravagante luogo di perdizione.
Qui i protagonisti vengono ammaliati dai piaceri che la sfavillante metropoli è in grado di offrire, tra leccornie, gioco d'azzardo, il criminale Danny Trejo e... Snoop Dogg.
In mezzo a tutte queste distrazioni, però, SpongeBob e i suoi compagni impareranno che la fedeltà e l'amicizia sono in grado di vincere su qualsiasi cosa.

Ma quello è Keanu Reeves?

È noto che in ogni capitolo della serie cinematografica di SpongeBob venga ospitata una star di prim'ordine, reclutata non in qualità di doppiatore ma proprio come attore live-action in carne e ossa: se i camei precedenti avevano rubato i cuori dei fan grazie alla presenza di David Hasselhoff e di Antonio Banderas, questa volta - oltre al già citato Snoop Dogg - è toccato nientemeno che a Keanu Reeves.
Proprio la superstar più amata e richiesta dai fan di Hollywood: nel corso di questo atipico e strampalato road movie psichedelico spunterà letteralmente sotto forma di cespuglio magico di biblica memoria che risponde al nome di Saggio.
Quando c'è lui la risata è assicurata, perché per com'è stata concepita la Sua presenza (o per meglio dire il design del suo personaggio) il film a quel punto inizia a ondeggiare tra il più variopinto dei trash e il cult istantaneo: per come recita Reeves ricorda il "soprarighismo" di Ted Logan della saga di Bill & Ted, solo incastonato in un cespuglio e con una barba messianica esilarante.
Purtroppo però il grado di interesse per un pubblico più adulto si esaurisce qui: gli sceneggiatori non sembrano aver fatto poi troppi sforzi per partorire un intreccio coeso o consequenziale, anzi da un punto di vista narrativo Amici in Fuga appare il più debole in assoluto della trilogia, i cui precedenti episodi si erano comportati egregiamente anche sul lato della commedia.

Qui la trama manca quasi totalmente, è solo un canovaccio utilizzato per legare insieme questo vasto assortimento di bizzarri personaggi e le situazioni ancor più strane che andranno a popolare, ma senza grosse invenzioni o idee d'umorismo particolarmente originali.
La retorica dei buoni sentimenti ovviamente infiocchetta il tutto, e la CGI bellissima rende la carta regalo luminosa e attraente, ma alla fin fine una volta aperto il pacco di SpongeBob: Amici in Fuga c'è poco da scovare.
Se però già in partenza non vi aspettate grosse sorprese, potreste perfino trovarlo di vostro gradimento.

SpongeBob Movie - Sponge on the Run Molto graziose le animazioni 3D di Mikros Image (che continuano il loro lavoro distintivo dopo Il Piccolo Principe, Sherlock Gnomes e Capitan Mutanda) ma purtroppo sembrano quasi sempre al servizio di troppe poche idee, sia di scrittura che di visione. Poi però c'è il cameo della testa di Keanu Reeves in live-action sotto forma di un cespuglio di caratura biblica e, anche se solo per un momento, Spongebob: Amici in fuga sembra potersi spingere fino ai livelli di un cult.

6

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