Uno splendido disastro recensione: una rom-com grottesca su Amazon

Adolescenza, seduzione e tormenti: questi gli elementi chiave di Uno splendido disastro, una pellicola con un linguaggio tutto suo e sopra le righe.

Uno splendido disastro recensione: una rom-com grottesca su Amazon
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Tratto dalla serie di romanzi Beautiful scritta da Jamie McGuire, Uno splendido disastro cerca di portare sul piccolo schermo una storia che ha appassionato le nuove generazioni attraverso la carta stampata, senza apportare troppe modifiche alla formula originale e puntando su un tipo di romanticismo che mescola elementi sexy con un umorismo piuttosto grottesco nel complesso. Il film diretto da Roger Kumble, disponibile su Amazon Prime Video, racconta una storia dai tratti non troppo originali, realizzato appositamente per un pubblico adolescenziale e interessato da questo genere di racconti. È un difetto? Non necessariamente.

Un mix di elementi

La vicenda di Uno splendido disastro si apre con la protagonista Abby (Virginia Gardner) che decide di abbandonare una volta per tutte la città di Las Vegas.

Durante il suo viaggio verso una nuova vita, scopriamo che è nata e cresciuta in un ambiente dominato dal gioco d'azzardo e che la fuga è dovuta ai comportamenti ossessivi del padre nei suoi confronti, oltre ai gravi problemi di lui legati al gioco d'azzardo. La ragazza decide quindi di raggiungere l'amica America (Libe Barer) presso l'Eastern University con lo scopo di lasciarsi alle spalle tutti i problemi e finalmente ricominciare daccapo seguendo la propria strada. Tra un corso e l'altro, però, Abby incontra Travis Maddox (Dylan Sprouse), il classico bad boy ribelle che partecipa a combattimenti legali e clandestini per guadagnarsi da vivere e pagarsi gli studi. Fin dal loro primo incontro, si instaura una tensione difficile da definire fra i due, dato che Abby trova il ragazzo fastidioso e non condivide affatto il suo comportamento e il modo in cui tratta le altre ragazze. Tuttavia, una scommessa fatta senza pensarci su li costringerà a convivere per un mese. La vicinanza, naturalmente, plasmerà pian piano il loro rapporto e li porterà lungo un percorso disseminato di sfide e oscurità.

Una storia prevedibile ma grottesca

Uno splendido disastro è tutto tranne che un film originale (abbiamo visto una cosa simile anche nella recensione di Da me o da te, il film di Netflix), ma nella sua prevedibilità cerca sempre, in qualche modo, di risultare sopra le righe coinvolgendo appieno il genere di appartenenza. Si tratta di una commedia romantica che segue tutte le regole del caso, in cui gli opposti si attraggono, litigano, si detestano e costruiscono gradualmente un rapporto molto familiare agli occhi dello spettatore più navigato che ha già visto storie simili.

Al centro di tutto, infatti, c'è l'attrazione dirompente innescata dall'incontro tra il classico bad boy di turno che cerca di sedurre la ragazza semplice e innocente non interessata ad attirare su di sé problemi (si tratta di dinamiche trite e ritrite nelle storie d'amore, ne abbiamo parlato anche nella nostra recensione di Bridgerton, per fare un esempio).

Curiosamente, però, pur partendo da una struttura estremamente classica e riconoscibile, la trama cerca sempre di mescolare le proprie carte, proponendo una riflessione che coinvolge entrambi i protagonisti, arrivando a sovvertire i loro ruoli all'interno del gioco di seduzione. Lo svilupparsi degli eventi renderà chiarissima una cosa: Abby e Travis non sono poi così diversi. È in questo modo che il regista cerca di superare alcuni cliché del genere, offrendo una storia anche imprevedibile per alcune cose.

Nonostante si origini dall'attrazione tra i due protagonisti, il racconto si sviluppa nel modo più grottesco possibile, mettendo in scena una serie di situazioni che smorzano costantemente la sensualità generale a favore di un'ironia esagerata. La leggerezza alla base di Uno splendido disastro è proprio il suo punto di forza, anche se in molti casi diventa un limite alla credibilità complessiva, scadendo facilmente nel trash senza una logica precisa. Se l'obiettivo è sovvertire alcune regole fondamentali della commedia romantica, il titolo ci riesce abbastanza, sebbene con un tocco confuso e disordinato che non aiuta troppo la comprensione della logica di fondo.

Dove si vuole arrivare?

Con Uno splendido disastro ci troviamo di fronte a un film che parla il linguaggio tipico dell'adolescenza. Il target della storia è più chiaro che mai, così come le intenzioni nel presentare il rapporto e le battaglie che Abby e Travis devono affrontare di volta in volta. Il loro è un viaggio curiosamente ironico, in cui la serietà dell'attrazione viene facilmente sostituita da una leggerezza che si riflette anche nelle riprese e nella messinscena adottata dal regista, delineate da una freschezza interessante, seppur non impeccabile.

All'elemento romantico di un incontro impensabile si uniscono la comicità demenziale, una serie di tematiche sessuali attuali e alcuni sviluppi imprevedibili che si allontanano dalla sensualità convenzionale per affrontare elementi più seri e oscuri. Nonostante alcune forzature evidenti, la pellicola riesce a trasporre una storia con potenzialità narrative ancora aperte, guidato da un cast giovane e molto adatto ai rispettivi ruoli. Il riscontro che Uno splendido disastro ha ottenuto su Amazon Prime Video non è affatto casuale, grazie alla risposta di un pubblico composto dalle nuove generazioni che forse hanno trovato qualcosa di più in questa narrazione per immagini, qualcosa con cui identificarsi e che noi adulti abbiamo superato da tempo.

Uno splendido disastro Uno splendido disastro non è un film eccelso, piuttosto una trasposizione dalle caratteristiche imprevedibili che mescola la rom-com ad altri elementi di genere senza starci troppo a pensare. La passione e i tormenti sono al centro della sua trama fatta di momenti leggeri e soprattutto grotteschi. Non una storia dai tratti realistici, ma piuttosto un insieme di cliché che cercano in qualche modo di modernizzarsi, rimescolando tutti i modelli del caso. Il risultato è un racconto sia riconoscibile che imprevedibile, abbozzato in certe cose ma comunque divertente, folle, sregolato e sexy, da non prendere assolutamente troppo sul serio.

6

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