Sonic - Il Film, la recensione: un porcospino blu su grande schermo

Il mitico porcospino blu a marchio SEGA sbarca al cinema con un film fresco, divertente, che accontenta grandi e piccini.

Sonic - Il Film, la recensione: un porcospino blu su grande schermo
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I bambini che dal 13 febbraio 2020 andranno al cinema a vedere Sonic - Il Film, ai tempi dell'uscita del primo capitolo videoludico su SEGA Mega Drive neppure erano nati. Al contrario, quelli che oggi sono con molta probabilità i loro genitori con il porcospino blu iper veloce ci sono cresciuti, per lui hanno fatto carte false pur di trovare una nuova console sotto l'albero di Natale nel corso dei primi anni '90 - e si, perché Sonic The Hedgehog era incluso nella confezione. A scavare nel cappello dei ricordi non finiremmo più di scrivere, pensate alla prima volta che avete vinto la battaglia finale nella Scrap Brain Zone, oppure alle meravigliose televendite SEGA fra un cartone animato e l'altro nel corso di Bim Bum Bam - quando la pubblicità riusciva a incollarci allo schermo, senza spingerci a cambiare canale. Non sappiamo se mai qualcuno abbia vinto davvero qualcosa con il Sonic Badge, in ogni caso il mitico Sonic fa parte del DNA di molti di noi; noi che ricordiamo a memoria le musiche di ogni singola area, almeno dei capitoli più meritevoli, così come i motivetti drammatici che facevano da sfondo alle sfide con Robotnik.

Con la decisione di produrre un film sul porcospino blu, un prodotto da destinare alla "Serie A" dell'intrattenimento, la Paramount si metteva dunque a giocare con una patata bollente, con il dubbio amletico relativo al: pensiamo a conquistare le nuove generazioni, che non conoscono Sonic, oppure la vecchia guardia che lo conosce anche troppo? Ebbene la risposta è stata probabilmente la più intelligente che si potesse trovare: cerchiamo di soddisfare entrambe le fazioni.

Un Sonic per tutte le età

Preparati al peggio, dopo un trailer non propriamente entusiasmante e una gigantesca polemica relativa al design del personaggio principale (che infatti è stato cambiato in corso d'opera per via delle feroci critiche del web), ci siamo ritrovati di fronte a un prodotto fresco, divertente, sempre pronto a prendersi in giro e a strizzare l'occhio ai più piccoli come agli adulti. Com'è riuscita la Paramount in questo piccolo miracolo, nonostante il pessimismo della vigilia? Non è difficile immaginare la soluzione: il linguaggio di Sonic - Il Film è di una semplicità disarmante, dall'inizio alla fine, inoltre la trama principale non vi farà di certo strappare i capelli per via della sua complessità o della sua originalità. Anzi diverse sequenze risultano persino riempitive, con altre poco credibili e volutamente esagerate.
Tutto questo serve chiaramente a catturare il pubblico più giovane, fra le pieghe dei dialoghi però gli sceneggiatori sganciano spesso battute e freddure che i più piccini non possono ancora capire - e qui si parla direttamente al cuore degli spettatori più maturi, che avranno modo di ridere con gusto e talvolta rimanere impigliati in una sana, onesta nostalgia. Abbiamo a che fare con un prodotto intelligente, ben pensato, pur senza eccellere in alcun campo, in grado di intrattenere genitori e figli per una buona ora e mezza.

Un porcospino da un altro pianeta

Sonic, lo sappiamo tutti, è un porcospino di colore blu dotato di magnifici poteri - come ad esempio uno scatto eccezionale. Una creatura che ovviamente non esiste nella nostra natura, non a caso possiamo considerarlo un alieno a tutti gli effetti. Le sue origini si devono a un pianeta lontano, dal quale viene in qualche modo "esiliato" poiché in pericolo di vita. Il suo rifugio diventa così la nostra Terra, trova "casa" (una caverna abbandonata) in una ridente cittadina americana chiamata Green Hills, chiaro riferimento alle famose zone iniziali di molti capitoli videoludici. Qui il nostro Sonic è sì al sicuro ma anche terribilmente solo: non può farsi vedere da anima viva poiché nessuno capirebbe, rischierebbe di mettersi di nuovo nei guai, cosa che effettivamente succede un giorno che il povero porcospino perde il controllo a causa di un mix di rabbia e tristezza micidiale.

Il Governo degli Stati Uniti non sa contro quale minaccia deve combattere questa volta, si parla di energie troppo grandi e sconosciute per il normale esercito, motivo per cui in campo entra una figura folle, sopra le righe, un inventore dall'intelligenza sopraffina che però ha il vizio di anteporre i suoi interessi a quelli della comunità. A quanto pare il Dottor Robotnik è l'unico che possa salvare la situazione, un espediente magari un po' forzato ma utile ad accendere davvero gli eventi del film...

Un amico in me

Per Sonic inizia così una fuga senza regole, durante la quale deve per forza di cose uscire allo scoperto e farsi vedere dall'unica persona che forse può dargli una mano: lo sceriffo del luogo Tom Wachowski. Se la storyline non è impeccabile, il cast "umano" fa di tutto per divertirsi e divertire comunque, con un James Marsden che recita per buona parte da solo, assieme a un personaggio ricostruito in CG. A tal proposito, gli effetti del film non sono certo da Oscar ma funzionano alla perfezione, inoltre Sonic è animato splendidamente, pur non avendo i dettagli di un personaggio Pixar. I suoi grandi occhioni creano con il pubblico un immediato legame, sin da quando si mostra piccino sul suo pianeta d'origine, fare il tifo per lui è un sentimento naturale. Un personaggio ben scritto, leggero e ironico, che celebra la controparte videoludica senza snaturarla del tutto. Discorso più approfondito merita invece il Robotnik di un esaltato Jim Carrey: nei videogiochi il villain principale non ha poi tantissima voce in capitolo, se ne sta spesso in silenzio appollaiato dietro (o dentro) i robot di sua invenzione mentre cerca di distruggere Sonic e gli altri animali esistenti nel mondo di gioco, gli sceneggiatori avevano così estrema libertà nel disegnarne i tratti (caratteriali più che fisici).

Lo sviluppo del cattivo è dunque sì passato per la sceneggiatura, la maggior parte del lavoro però l'ha fatta proprio Jim Carrey, che ha prestato a Robotnik alcune delle sue movenze classiche, un mix nostalgico di mosse e faccette che spaziano da Ace Ventura allo stravagante The Mask.
Un ruolo fuori da ogni schema, talvolta anche eccessivamente "gonfiato" rispetto alle linee basilari dei videogiochi, ma che alla fine dei conti funziona abbastanza bene. Attenzione però ad alzarvi subito dalla poltrona del cinema al comparire dei primi credits: l'impressione è che il meglio debba ancora arrivare, probabilmente vedremo il vero Robotnik solo in un secondo capitolo sicuramente già pensato dalla Paramount (anche se gli incassi dovranno dare o meno la luce verde per la produzione), ancora più spietato e vendicativo, per il momento però non sveliamo altro.

Sonic - Il Film La Paramount aveva fra le mani una patata estremamente bollente, soprattutto dopo le polemiche relative al design errato del personaggio principale. Rivedere l'aspetto di Sonic ha probabilmente salvato l'intero prodotto, che risulta essere una commedia leggera e ironica, che parla principalmente a un pubblico giovanissimo ma che allo stesso tempo sa come intrattenere gli adulti con battute e frecciate "mature", spesso legate alla cultura pop contemporanea di cui i bimbi non sono ancora a conoscenza. Sonic - Il Film si lascia dunque guardare con gusto durante tutta la sua durata, nonostante qualche sequenza riempitiva e una trama davvero basilare, senza troppe pretese. L'idea, all'arrivo dei titoli di coda, è di aver assistito solo a un antipasto di un lungo pranzo, che darà davvero il meglio solo con la venuta delle portate successive. C'è ancora tanto da dire attorno a questo nuovo porcospino cinematografico, e con un buon impianto CG e un Jim Carrey schizzato e schizofrenico sinceramente abbiamo già voglia di saperne di più.

6.5

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