Recensione Snitch - L'infiltrato

Dwayne Johnson è un padre che accetta di infiltrarsi nel cartello della droga per ridurre la condanna al figlio in Snitch - L'infiltrato, drama thriller con venature action diretto da Ric Roman Waugh.

Recensione Snitch - L'infiltrato
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John Matthews, proprietario di una compagnia di costruzioni, riceve una chiamata dall'ex-moglie: il figlio maggiore Jason è stato arrestato con l'accusa di distibuzione di droga. Incastrato dal suo migliore amico, il giovane è condannato ad una pena di dieci anni. Il padre, distrutto dall'accaduto, è pronto a tutto pur di far ridurre la pena a Jason, anche ad entrare come infiltrato nei giri dello spaccio per incastrare dei loschi trafficanti. Sotto copertura per la DEA l'uomo fa il suo ingresso nel mondo della malavita, introdottovi dal suo dipendente Daniel James, appartenente in passato all'ambito criminale. John però scoprirà ben presto che il giudice Joanne Keeghan e l'agente Cooper, i suoi referenti, si stanno servendo di lui anche più del dovuto, mettendo a rischio l'incolumità della sua famiglia.

E' stato il figlio

A precedere i titoli di coda una scritta ci informa che "la condanna media per il primo reato non violento inerente la droga è ora più pesante delle sentenze per stupro, molestie ai minori, rapine in banca e omicidio colposo". Ed è proprio a questa controversa legge in vigore negli Stati Uniti che si ispira il terzo film diretto dall'ex-stuntman Ric Roman Waugh, già autore dell'apprezzato Felon - Il colpevole (2007). Con un cast delle grandi occasioni che vede, oltre al protagonista Dwayne Johnson, la presenza di comprimari d'eccezione come Susan Sarandon, Barry Pepper, Jon Bernthal e Benjamin Bratt, Snitch - L'infiltrato è un'opera ibrida e non priva di spunti di interesse, pur penalizzata da una narrazione non sempre verosimile. Per buona parte della visione il racconto si concentra sul dramma di un uomo comune che, tormentato dal non poter aiutare il figlio (vessato in carcere dai compagni di cella) si immischia in un gioco pericoloso che invece di migliorare le cose rischia di peggiorarle inesorabilmente. Waugh ha un certo stile nel tratteggiare tese atmosfere introspettive e la sceneggiatura (curata a quattro mani con Justin Haythe) offre diverse sfumature nella caratterizzazione dei due personaggi principali, Matthews e James. La suspense riguardante le potenziali ed efferate vendette del cartello messicano non posseggono la forza brutale del contemporaneo The Counselor - Il procuratore (2013) di Ridley Scott, ma un'inquietudine sottotraccia è sempre presente per buona parte del minutaggio. Peccato che nella mezzora finale il regista trasformi questo thriller privato in un'improbabile action movie, con un inseguimento sull'autostrada che annulla qualsiasi senso di veridicità alla vicenda. Il risultato, pur risultando nel complesso più che sufficiente, non rispetto le attese di partenza e non rende del tutto giustizia alle ottime prove degli attori, con il wrestler inaspettatamente credibile nei panni di un padre affranto ma pronto a lottare fino all'ultimo.

Snitch - L'infiltrato Dwayne Johnson, nella performance drammaticamente più convincente della sua carriera, è il dolente ma determinato protagonista di Snitch - L'infiltrato, curioso ibrido tra dramma, titolo giudiziario e action-thriller che pone lo sguardo sulla discussa legge statunitense riguardante i primi reati per possesso di droga. Non sempre le anime del racconto collimano alla perfezione e il finale "alla Fast & Furious" rovina in parte le riuscite atmosfere introspettive espresse in precedenza, ma la visione nel suo complesso si rivela piacevole quanto basta e non disdegna spunti di riflessione su tematiche sempre attuali.

6.5

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