Recensione Slow West

Un giovane scozzese alla ricerca dell'amata recluta un rude cacciatore di taglie in Slow West, l'intenso e accattivante drama-western di John Maclean.

Recensione Slow West
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Joe Cavendish, un giovane scozzese, è in viaggio negli Stati Uniti alla ricerca dell'amata Rose, sua connazionale costretta a fuggire Oltreoceano insieme al padre per colpa di un incidente causato involontariamente dallo stesso Joe. Il ragazzo, proveniente da una famiglia aristocratica, non sopravviverebbe a lungo nel selvaggio west senza il provvidenziale intervento del cacciatore di taglie Silas che, dietro un lauto pagamento, decide di prenderlo sotto la sua protezione per scortarlo fino a destinazione. Il bounty hunter scopre che sulla testa di Rose e del genitore vi è una lauta taglia per riconsegnarli alla giustizia, vivi o morti, e ben presto altri suoi colleghi si mettono sulle tracce dei fuggiaschi ricercati. Ora Silas dovrà decidere da che parte stare e se tradire o meno il suo nuovo "protetto".

Andando ad Ovest

Che il western sia un genere destinato a non morire mai, nonostante momenti di stanca, è un fatto ormai assodato da molti anni. Ancora inedito in Italia, e con rare speranze di vederlo distribuito nelle sale (più probabile invece un arrivo per l'home video) Slow West è una co-produzione tra Regno Unito e Nuova Zelanda che, a dispetto di un'ambientazione narrativa in quel dell'America, è stato girato proprio nei "verdi deserti" dello stato oceanico, cogliendo l'efficace sfondo paesaggistico con una fotografia di grandissimo impatto visivo che non sarebbe dispiaciuta a John Ford. Un titolo che si inserisce nella più sempre fitta categoria di western crepuscolari ed esistenzialisti in cui l'azione è limitata soltanto agli intensissimi dieci minuti finali, nei quali i presunti protagonisti si ritrovano comunque pressoché disarmati alla conclusiva resa dei conti; dopo una prima parte nella quale si sottintendono echi jarmuschiani, con tanto di una manciata di incontri fortuiti con personaggi caratteristici provenienti da ogni dove (assai forte la sequenza della rapina da parte degli immigrati svedesi, ennesimo simbolo di una povertà dilagante ben lontana dal dorato mito di frontiera), la narrazione si concentra sul rapporto tra Joe e Silas, figure opposte l'una all'altra il cui rapporto porterà però entrambi a scoprire nuovi ed inaspettati lati della propria umanità. Dialoghi mai banali, una manciata di flashback ambientati in Scozia atti ad introdurre la genesi della vicenda e i suggestivi voice-over recitanti i pensieri della coppia di protagonisti sono perfettamente integrati in una confezione tecnica di gran classe, con un feeling emozionale sempre sospeso tra il dramma ed una beffarda ironia cui la coinvolgente e melanconica colonna sonora dona maggior fascino. In un cast popolato di volti giusti al posto giusto, con interpreti del calibro di Ben Mendelsohn e Rory McCann (alias il Mastino di Game of Thrones) in gustosi ruoli secondari, un plauso particolare va rivolto alla coinvolgente alchimia creatasi tra Michael Fassbender e Kodi Smit-McPhee, magnifici mentore e pupillo di una storia dall'epilogo non così scontato.

Slow West Potente dramma western vedente per protagonisti gli efficaci Kodi Smit-McPhee e Michael Fassbender, Slow West è un'opera crepuscolare che preferisce il gusto per l'attesa alla mera azione, relegata soltanto all'avvincente resa dei conti finale. L'esordiente John Maclean indaga nelle frontiere dell'animo per raccontarci la storia di due figure simili e opposte al contempo, immerse in una realtà ben lontana dal Mito e in cui solo il più forte sopravvive. Con una mirabile attenzione alla componente paesaggistica, con scorci visivi che catturano al pieno il fascino delle vaste ambientazioni a cielo aperto, e una certosina caratterizzazione di tutti i personaggi in gioco, gli ottanta minuti di visione regalano emozioni intense e risvolti mai banali, mettendo ancora una volta in scena tutta la magia di un genere che, nelle sue svariate declinazioni, continua a offrire grandi pagine di Cinema.

8

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