Shazam 2 Furia degli Dei Recensione: Zachary Levi fa di nuovo centro

La formula che ha fatto la fortuna della pellicola DC con Zachary Levi conferma la sua efficacia, in un sequel degno del predecessore.

Shazam 2 Furia degli Dei Recensione: Zachary Levi fa di nuovo centro
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È un momento molto delicato per l'Universo DC. La rivoluzione targata James Gunn, nuovo direttore creativo dei DC Studios insieme a Peter Safran, sta per compiersi con il reset della timeline che vedremo in The Flash, che cancellerà lo Snyderverse per come l'abbiamo conosciuto. Prima di dire addio ai vecchi eroi sul grande schermo, però, Warner Bros ha qualche ultima cartuccia da sparare. Una di queste è Shazam 2: Furia degli Dei, sequel dell'apprezzato cinecomic con Zachary Levi che pochi anni or sono ci aveva piacevolmente sorpreso, come testimonia la nostra recensione di Shazam. In attesa di capire che fine farà Billy Batson in occasione del riassetto editoriale firmato Gunn, è dunque il momento di gustarci la nuova pellicola di David F. Sandberg, che a nostro parere riesce a replicare con successo la formula del suo predecessore.

Shazam contro gli Dei

Due anni dopo le vicende che hanno sancito la nascita del nuovo Campione del Mago Shazam, la vita di Billy e dei suoi fratelli adottivi è cambiata radicalmente. I nostri giovani protagonisti sono cresciuti e alcuni di loro si avvicinano al compimento della maggiore età, con tutte le turbe e le complicazioni che il passaggio dalla sfera adolescenziale alla vita adulta comporta.

L'affiatato Team Shazam protegge Philadelphia da qualsivoglia minaccia, non senza inciampare in più di qualche errore dettato dall'inesperienza degli impavidi giovani. Per questo motivo, pur avendo salvato più volte innumerevoli vite, il gruppo di supereroi non viene ben visto dai cittadini. Comunque, le critiche non fermano l'entusiasmo di Billy, che in quanto fratello maggiore si è autoproclamato leader della squadra. Tuttavia la sua mania di controllo e la volontà di agire sempre in gruppo, molto spesso contro il parere dei suoi stessi compagni, sta lentamente incrinando i rapporti del team, poiché ciascuno di essi desidera vivere la propria indipendenza. Purtroppo, proprio nel momento più divisivo, il Male torna a palesarsi risvegliandosi da un antico mito: le vendicative figlie di Atlante, il cui potere venne sigillato nel bastone di Shazam, sono uscite allo scoperto per reclamare vendetta e impossessarsi dell'artefatto, così da recuperare gli antichi poteri perduti e ridar vita al reame degli Dei. La morale per i nostri Campioni è tanto semplice quanto efficace: tornare a fidarsi l'un l'altro e fare fronte comune per combattere la minaccia, un'azione che richiederà come non mai coraggio e un profondo spirito di sacrificio.

Squadra che vince non si cambia

Tutto ciò che aveva funzionato nel primo Shazam di Sandberg torna ad amalgamarsi in una formula che possiamo ritenere ben collaudata: l'ironia nella scrittura, la capacità di sapersi non prendere sul serio e ironizzare con sagacia sui crismi classici del cinecomic in un'avventura più corale che mai, che dà sufficiente spazio a gran parte dei protagonisti e costruisce l'intera narrazione sulla simpatia e sull'innocenza dei suoi comprimari, supportati da un cast in cui ogni volto - sia i giovani, sia le versioni adulte supereroistiche - danno vita ad un'alchimia affiatata e irriverente. Su tutti svetta nuovamente il talento del buon Levi, che si fa carico di un racconto tanto semplice quanto funzionale. Ci hanno convinto anche le new entry, tutte di gran peso: l'esperienza di Lucy Liu ed Helen Mirren nei panni delle antagoniste, incluso l'apporto della lanciatissima Rachel Zagler, danno spessore ad un roster di attori di buon livello.

Ne consegue che Shazam: Furia degli Dei mostra un'ambizione anche superiore al primo capitolo, portando in scena battaglie ben più spettacolari e roboanti. Certo, a conti fatti questo sequel forse sacrifica quell'effetto novità che si impose come elemento vincente del predecessore, ma ne conserva la freschezza e il divertimento conducendo ad un finale che oseremmo definire persino coraggioso, ma anche ben pensato per traghettarci verso l'addio agli eroi dello Snyderverse che si completerà in The Flash e in Aquaman: The Lost Kingdom.

Eccezion fatta per qualche scampolo di CGI non proprio al top, Shazam 2 funziona anche sul versante estetico, con una messinscena gradevole e spettacolare soprattutto per quanto concerne i combattimenti tra i Campioni e l'iraconda progenie di Atlante. Dobbiamo ammettere che a non convincere del tutto è però la direzione artistica nel suo insieme, fin troppo derivativa rispetto ad altri prodotti DC basati sulla mitologia greca (ma che proprio per questo, almeno, viene confermata una certa continuità stilistica) e in parte un po' anonima, soprattutto per quanto riguarda il design di svariate creature a sfondo mitico. C'è da dire, tuttavia, che fatta eccezion per gli inciampi visivi sin qui descritti, Furia degli Dei restituisce comunque una visione piacevole e impattante, che tiene fede al mood del primo episodio e chiude potenzialmente bene l'arco narrativo di Billy Batson. E non solo il suo. James Gunn permettendo...

Shazam! Fury of the Gods Shazam: Furia degli Dei è un sequel degno del suo predecessore, un cinecomic dissacrante che si traveste nuovamente da commedia per raccontarci il classico cammino dell'eroe in un'avventura di formazione corale, con un cast più affiatato che mai e tanti spunti di irriverente e piacevole ironia. Insomma, la formula che ha fatto la fortuna della pellicola DC con Zachary Levi conferma la sua efficacia e, pur con una direzione artistica non sempre pregevole, porta a casa il risultato divertendo con semplicità. Ma attenzione: le scene post credit potrebbero fornire qualche indizio per capire il ruolo che Shazam potrebbe avere (o non avere) nel nuovo Universo DC firmato James Gunn...

7

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