Seriously Single, la recensione della commedia Netflix

Arriva dal Sudafrica una commedia sull'emancipazione femminile che soffre di una comicità irritante e cede ai soliti luoghi comuni.

Seriously Single, la recensione della commedia Netflix
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La bella Dimeo sogna da sempre di trovare l'uomo giusto e convolare ad altrettanto giuste nozze, ma fino a oggi il suo desiderio non si è mai realizzato e viene abbandonata ogni volta sul più bello. Una sera, in seguito all'ennesima delusione, incontra all'interno di un parcheggio l'affascinante Lunga e trascorre la notte con lui, pensando di aver finalmente trovato la sua anima gemella. Peccato che questi non sia dello stesso avviso, in quanto prossimo al matrimonio con la fidanzata.
Ossessionata in un primo tempo dalla ricerca di vendetta nei confronti di quell'ennesimo amante passeggero, tanto da presentarsi senza invito alle nozze, Dimeo finisce per cadere in depressione e solo l'amicizia dell'inseparabile sodale Noni riesce a risvegliarla dal torpore. La compagna di baldorie le consiglia di godere appieno dei benefit dell'essere single.

Una storia che non cambia

Di commedie sull'emancipazione femminile ve ne sono a bizzeffe, con il cinema mainstream hollywoodiano che da anni ci propina storie di donne libere da dogmi e stereotipi e pronte a prendersi le loro personali rivincite contro il genere maschile.
Proprio a tali produzioni, spesso dal taglio parodico, guarda questo film sudafricano, giunto nel catalogo di Netflix come Original.
Seriously Single purtroppo finisce per bearsi eccessivamente della propria superficialità di fondo e ricicla nel corso dei suoi cento minuti di visione una fiera degli stereotipi a tratti imbarazzante.
Da una comicità sguaiata che caratterizza in particolar modo il legame tra Dimeo e Noni - che quando sono insieme ne combinano di tutti i colori - a una prevedibile e stantia retorica di genere, l'operazione risente di evidenti limiti concettuali che impediscono di affezionarsi alla storia e ai personaggi.

Alla ricerca dell'amore

Diretto a quattro mani da Katleho e Rethabile Ramaphakela - fratello e sorella entrambi debuttanti dietro la macchina da presa - Seriously Single cerca forzatamente un look moderno, con continue inquadrature dallo smartphone e l'ossessione per i selfie, e riempe la narrazione di un estenuante tappeto sonoro composto da canzoni pop, o in sottofondo o cantate dalle due protagoniste al karaoke in discoteca.
L'approccio ai luoghi comuni soffre di un'evidente mancanza di personalità e lo stesso sottotesto romantico è schiavo di scelte di sceneggiatura a dir poco improbabili, epilogo in primis.
Il versante comico si affida a battute e gag di dubbio gusto, tanto che le papere sullo scorrere dei titoli di coda sono probabilmente il momento più divertente della pellicola.
Difficile anche dare un giudizio sulle performance delle star autoctone Fulu Mugovhani e Tumi Morake, schiave di figure difficilmente comprensibili che giocano spesso sugli abusati, complementari, archetipi estetici (snella la prima, con qualche chilo in più la seconda).

Seriously Single Difficile trovare qualcosa di salvabile in un'operazione così sgangherata e concettualmente irricevibile, che ripercorre il tema dell'emancipazione femminile in maniera grottesca e involontariamente caricaturale. Un romanticismo da quattro soldi si accompagna a una storia ricca di stereotipi e luoghi comuni, che alterna a una comicità sguaiata e di bassa lega la solita, fastidiosa, retorica pronta a far spesso capolino in produzioni di questo tipo, irriverenti solo sulla carta. Seriously Single soffre inoltre di un fastidioso e incessante accompagnamento sonoro composto da "hit" pop e di superflui rimandi al mondo dei social network e all'ossessione per gli smartphone, elementi che affossano ulteriormente un'operazione priva - oltre che di verosimiglianza - di cuore e di logica.

3

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