Scoop, in DVD la divertente opera di Woody Allen

Un'altra gita a Londra per Woody Allen con Scoop, delizioso film con Scarlett Johansson che ora arriva in DVD: la recensione dell'edizione.

Scoop, in DVD la divertente opera di Woody Allen
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Ridere è una cosa seria

La vita, si sa, ogni giorno mette a dura prova la nostra capacità di sopportazione. Ma non esiste argomento su cui non valga la pena fare una battuta. Neanche a dirlo, i primi a fare della risata un'arte furono i greci, e da allora ogni epoca ha trovato i propri modi e motivi di ironizzare, talvolta amaramente, talvolta in maniera sbracata e grossolana, talvolta grazie a una logica sottile alla portata di poche menti elette. L'umorismo, insomma, è una cosa seria, e come tutte le cose serie, possibilmente andrebbe trattato con intelligenza. Non può fare che piacere, quindi, che al di sopra della pletora di film e filmetti pseudocomici che fanno della volgarità a tutti i costi il loro cavallo di battaglia, emerga ancora una manciata di autori in grado di ironizzare e far riflettere insieme, spiazzando l'uditorio con gag che, a ben guardare, si rivelano più tragicamente preoccupanti di quanto si potesse immaginare. Inutile dire che Woody Allen è uno di questi, quindi perché perdersi l'occasione di godersi una comicità diversa dall'ordinario?

Chi vuole incastrare il bell'inglese?

Sondra Pransky è una volenterosa studentessa e aspirante giornalista americana, ospite della capitale inglese per le vacanze estive. E come ogni brava studentessa occhialuta che si rispetti (specialmente se gli occhiali in questione sono a montatura tonda), Sondra si dimostra ligia al dovere, tentando di elemosinare l'intervista assegnatale dal giornale dell'ateneo; peccato che le buone intenzioni abbiano come unico risultato una sonora sbornia e l'ennesimo gentiluomo volatilizzatosi nel nulla dopo aver goduto delle grazie della sprovveduta giornalista. Per fortuna ci penserà l'amica smaliziata a stemperare l'inevitabile delusione della nostra bionda eroina, trascinandola allo spettacolo del mago Splendini: nella location tutta particolare della scatola smaterializzante Sondra farà un incontro dalle grandi potenzialità, addirittura in grado di risollevare le sorti della sua breve, ma già traballante, carriera di giornalista. Forse grazie alle magiche proprietà psicocinetiche della scatola, all'incredula Sondra si presenterà nientemeno che il fantasma di Joe Strombel, celeberrimo reporter da poco passato a miglior vita e che proprio sull'imbarcazione che lo stava traghettando nell'aldilà ha ricevuto una soffiata clamorosa: il ricercatissimo killer dei tarocchi, un temibile assassino che da settimane terrorizza la città (specie le giovani ragazze brune e dai facili costumi), altri non sarebbe che Peter Lyman, giovane rampollo di una famiglia dell'aristocrazia londinese. Ma per evidenti impedimenti fisici Joe non può occuparsi della promettente pista, e sarà proprio Sondra a doverne raccogliere l'eredità spirituale nonché, possibilmente, anche i frutti più propriamente tangibili in termini di credibilità e successo. Dopo il prevedibile sgomento iniziale, Sondra decide di dare credito alle dichiarazioni dell'inusuale informatore (prontamente ripresentatosi il giorno successivo, peraltro) e di coinvolgere nell'impresa anche Sid Waterman / Splendini, benché l'attempato illusionista si riveli sulle prime piuttosto reticente. Inizia così una serrata investigazione su più fronti: mentre Sondra cerca di farsi strada, grazie alle sue arti seduttive un po' goffe e strampalate, nel cuore del bel Peter, Sid (costretto ad improvvisarsi padre della ragazza, e per di più facoltoso magnate del petrolio) si occupa di intrattenere la folta schiera di familiari e amici dell'indiziato, sperando di ricavarne qualche informazione utile. Sebbene le tracce raccolte dagli improvvisati investigatori riconducano tutte in maniera preoccupante a Peter, Sondra non vuole decidersi ad emettere un verdetto di colpevolezza. Non sarà che la ragazzotta americana si è lasciata soggiogare dal signorile fascino inglese dell'avvenente aristocratico? O forse è Sid che, col suo cinismo tipico del newyorkese divorziato, ha tratto conclusioni decisamente affrettate?

Una strana coppia

Quando Woody Allen si innamora di una città, possiamo stare sicuri che le sarà fedele, almeno per un po' (sarà una pratica mutuata dalla propria esperienza con le donne?). Non a caso, Scoop è il secondo dei tre film che il regista ha studiato appositamente per e sulle atmosfere londinesi, e segue di pochi mesi Match Point, pellicola dai toni atipicamente tragici ma dalla morale sempre evidentemente alleniana, con cui condivide in effetti anche molti spunti di riflessione. Ancora una volta, sarà la conservatrice aristocrazia inglese, di cui improbabili cappellini e sandwich ai cetrioli sono tuttora l'indiscusso vessillo, a dover essere bonariamente presa in giro a mezzo degli outsiders Sondra e Sid, veri americani dalla verve pungente. E se Allen ancora una volta riprende, seppur in maniera un po' troppo pedissequa a tratti, tutti quegli stilemi che l'hanno reso unico nel suo genere e ne hanno decretato il successo, Scarlett Johansson puntualmente non delude, e si dimostra in grado di dire la sua anche in un ruolo ben diverso da quelli che l'avevano vista impegnata finora. Sebbene infagottata in abiti che avrebbero impietosamente annichilito il sex appeal di chiunque, Scarlett ci conquista con il suo fascino ingenuo e maldestro, ci fa sorridere con la sua incertezza da ragazza innamorata che necessita di essere continuamente redarguita da Sid, "nato di confessione ebraica ma convertito al narcisismo", che giustamente si chiede se la sua complice stia svolgendo qualche tipo di indagine, oltre a "tentare di farsi mettere incinta". Un sodalizio sicuramente indovinato quello tra i due newyorkesi, tra i quali si inserisce uno Hugh Jackman in forma smagliante che, smessi gli artigli in adamantio e l'abbigliamento stazzonato, fa la sua figura nei panni del bell'inglese apparentemente irreprensibile ma che forse, chissà, davvero nasconde un lato oscuro. E tra una gag sui modi quasi grotteschi del giornalismo scandalistico e una battuta irriverente ai danni delle signore dell'alta società (sempre e comunque "un pubblico stupendo, un vanto per la loro razza"), Allen trova come d'abitudine il tempo e l'occasione di ironizzare su se stesso, le proprie paranoie e le proprie nevrosi, che per una volta si riveleranno ben più concrete del previsto.

L'edizione in DVD

Consueta confezione Amaray per l'edizione in DVD di 'Scoop', distribuita in Italia da Medusa. Nel complesso non ci sono caratteristiche degne di note, dove possiamo rinvenire una traccia video discreta, e un comparto relativo all'audio un po sottotono. Scadente il contenuto in termini di extra.

Il video, con proporzione 1.85:1, presenta un bitrate non elevatissimo (5.97mb/s), riuscendo a restituire così un quadro con un buon livello di dettaglio, e senza evidentissimi artefatti di compressione, nonchè rumore video persistente. Buona la resa dei primi piani, un po meno quella dei secondi e delle inquadrature larghe, dove è possibile notare facilmente un consistente calo di definizione generale, con tanto di sfocature nel caso di spostamenti veloci. Nelle scene scure, il codec MPEG2 utilizzato per la compressione del video viene messo alla frusta, evidenziando dei leggeri artefatti di compressione, cosa che non avviene nelle location opportunamente illuminate. Buona anche la resa cromatica, con una saturazione soddisfacente e con un livello generale di contrasto di buon livello.

Un po sottotono le due tracce audio (italiano e Inglese), codificate (molto insolitamente) in Dolby Digital 2.0 dual mono. Pur se la qualità complessiva di musiche e parlato risulta pienamente apprezzabile, l'assenza dei canali surround si fa sentire, e contribuisce non poco all'assenza del coinvolgimento sonoro che questo DVD non offre. Va precisato, però, che è proprio la tipologia di film a sposarsi poco con i tradizionali effetti tipici dei dvd moderni.

Come dicevamo in apertura, i contenuti in termini di extra lasciano molto a desiderare, dove non è possibile rinvenire nemmeno il sottotitoli in lingua italiana per la traccia audio in lingua originale, bensì solo il breve trailer originale del film.

Scoop Per chi aveva nostalgia del Woody Allen più fedele a se stesso, questa pellicola sarà una vera e propria manna dal cielo: impossibile non rivedere in Sid Waterman l’insicuro, ansioso ma a suo modo cinico protagonista di tante storie del passato, accompagnato tra l’altro da colei che si accinge ad entrare di diritto nella cerchia delle sue muse ispiratrici, insieme a mostri sacri come Diane Keaton e Mia Farrow. E’ altrettanto vero, però, che per un regista così prolifico è fin troppo facile ricadere nel già visto, e chi si aspetta da quest’ultimo lavoro una rivoluzione, seppur piccola, giudicherà Scoop un film ampiamente superfluo. Meglio sarebbe (e il discorso può ritenersi valido per ogni pellicola di un autore di successo) accomodarsi in sala senza il tipico atteggiamento da insegnante delle elementari che, correggendo il tema dell’alunno più bravo, pretende come sempre la perfezione: godersi le belle cose è difficile, è vero, ma vale sempre la pena provarci. Luci ed ombre per questa edizione in DVD. Da un lato troviamo un discreto comparto video, dall'altro un poco soddisfacente comparto audio, colpa dell'insolita scelta di utilizzare anzichè della tradizione traccia Dolby Digital 5.1, una traccia sempre in Dolby Digital codificata in dual mono. Inqualificabili gli inserti speciali.

6

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