Scatti di follia, la recensione del thriller erotico

In questo film per il mercato televisivo, una fotografa diventa possessiva nei confronti di uno studente della scuola dove insegna.

Scatti di follia, la recensione del thriller erotico
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Jennifer è una fotografa di moda che, in seguito a un tragico evento del suo passato, ha sviluppato un'attrazione (p)ossessiva nei confronti dei modelli con i quali si trova a lavorare. Durante uno degli ultimi servizi, ingelosita dalle attenzioni rivolte da un'altra giovane donna al ragazzo che stava immortalando, Jennifer impugna un coltello con fare minaccioso e viene licenziata in tronco.
Un anno dopo Jennifer trova un impiego come insegnante di moda e fotografia al liceo di Palm Vista High e qui subito la sua attenzione viene attratta dal giovane studente David, preso di mira dai bulli per il suo essere "mammone" e per il look da nerd.
Jennifer decide così di trasformare il brutto anatroccolo in un cigno e ben presto David diventa popolare su alcune importanti riviste tematiche: questo inizia a destare i sospetti della madre di lui nonché una rivalità con la compagna Caitlyn. Sarà solo l'inizio di una parabola discendente che coinciderà con una scia di sangue pronta a sconvolgere l'istituto.

I soliti errori

Nelle ultime settimane, in concomitanza con il relativo passaggio sul piccolo schermo, abbiamo spesso trattato dei film diretti da Doug Campbell, titoli come La regina del peccato (2019) e Ossessione senza fine: Il ritorno (2016), constatandone ripetutamente i limiti sia per ciò che concerneva il lato narrativo che di messa in scena.
Con Scatti di follia, datato 2018, la storia non cambia e i novanta minuti di visione ripresentano le stesse, grossolane ingenuità, peraltro tipiche della maggior parte delle produzioni Lifetime, emittente televisiva specializzata nella trasmissione di thriller a basso costo.

Anche in quest'occasione ci troviamo di fronte a un plot prevedibile nelle sue svolte principali, epilogo in primis, e ricco di forzature nell'effettiva gestione dell'intreccio. Una su tutte, com'è possibile che una persona che in passato aveva manifestato comportamenti psicotici venga mandata a lavorare in una scuola senza un minimo di controlli a riguardo?

Di male in peggio

Ma Scatti di follia si sforza anche nel gestire i co-protagonisti. La trasformazione, di punto in bianco, di due "sfigati" - un lui e una lei - in sex symbol risulta evidentemente figlia di una mal oculata gestione dei personaggi nonché di scelte di casting facili-facili, in quanto i suddetti hanno necessitato di ben poco trucco e parrucco per la loro metamorfosi da bruco a farfalla.

Qua e là spunta un pizzico di erotismo, con una manciata di scene a sfondo sessuale sempre e comunque all'acqua di rose, e lo scavo psicologico della villain - la cui patologia viene sbrigativamente spiegata tramite un flashback di pochi secondi - risulta debole e sfilacciato, così come la definitiva resa dei conti che finisce per scadere nel ridicolo involontario.
Il cast ci mette del suo, con i bellocci Joshua Hoffman ed Elle Army troppo anonimi e incolori per lasciare il segno e Linsey Godfrey che carica oltremisura il suo diabolico alter-ego.

Scatti di follia Il regista Doug Campbell continua il suo percorso nella mediocrità, firmando un altro thriller a marchio Lifetime di pessima fattura. Scatti di follia prende alla rinfusa varie dinamiche che hanno caratterizzato diversi cult del filone per creare un ibrido anonimo e improbabile, solcato qua e là da un eros castigato e da un afflato tensivo di deriva trash. L'ambientazione scolastica e la discesa nella follia della protagonista, fotografa traumatizzata e tendente alla psicopatia, sono esposti in maniera grossolana e priva di guizzi e la definitiva resa dei conti ha l'unico merito di chiudere una volta per tutte una visione di qualità disarmante. Il film andrà in onda mercoledì 24 giugno alle 21.20 su RAI2 in prima visione TV.

4

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