Recensione Salt

Angelina Jolie e il ritorno della guerra fredda in un adrenalinico action movie

Recensione Salt
Articolo a cura di

Angelina Jolie lo aveva promesso. Un film d'azione in cui una donna fa tutto e anche di più quanto di solito è affidato a un protagonista di sesso maschile. Salt è l'ultima pellicola di Phillip Noyce, autore di film come The quiet american e Sotto il segno del pericolo. La dichiarazione della signora Pitt non è casuale, infatti in origine a interpretare il ruolo poi toccato a lei doveva essere Tom Cruise (che si vocifera, insieme a Ben Affleck, potrebbe essere in un probabile seguito), ma in seguito la Columbia Pictures ha optato per una via al femminile. Aggiustata quindi in corso la sceneggiatura, coi dovuti accorgimenti narrativi per inserire Angelina nel contesto, non ci si è invece risparmiati sul comparto dell'azione pura, e in poche occasioni si è vista un'appartenente del gentil sesso impegnata in peripezie rocambolesche e avvincenti combattimenti come in questo caso. Merito senza dubbio dell'attrice, che film dopo film sta dimostrando come il suo successo sia del tutto meritato, e anche della produzione che ha scelto di puntare su di lei, con tutti i rischi che questo comportava.

Tradimento o complotto

Conosciamo l'agente della CIA Evelyn Salt (Angelina Jolie) in un centro di prigionia nord-coreano, dove è detenuta e torturata come spia. Viene liberata grazie alle pressioni del marito Mike (August Diehl) sul governo americano, e all'aiuto del suo collega di vecchia data Ted Winter (Liev Schreiber), con uno scambio di prigionieri. Tempo dopo, reintegrata perfettamente nella CIA, Evelyn interroga Vassily Orlov (Daniel Olbrychski) una spia del KGB che sostiene di avere importanti informazioni per la sicurezza nazionale. Orlov racconta di un'operazione organizzata dalla Russia fin dai tempi della guerra fredda, e che prevedeva l'inserimento, fin da fanciulli, di cellule russe in terra americana. Una di queste ha il compito di uccidere il premier sovietico, in visita il giorno dopo a New York per i funerali del vice-presidente americano. Il nome del killer predisposto per questa missione è proprio Evelyn Salt. La donna ora, avendo perso la fiducia dei suoi colleghi e trovandosi detenuta in attesa di indagini, sceglie di fuggire dalla sede della CIA e si da alla fuga per provare la sua innocenza. L'unico a crederle sembra proprio il collega Winter, ma più di un segreto circonda le motivazioni di entrambi.

Action Woman

Salt svolge bene il suo compito di puro intrattenimento, una pellicola action senza fronzoli, tesa e diretta come l'ABC del genere insegna. Phillip Noyce non dice nulla di assolutamente nuovo, ma lo fa bene. Una storia avvincente, per quanto ricca di stereotipi sulla guerra fredda e sui servizi segreti, e con un twist per quanto ben orchestrato, abbastanza prevedibile. Volutamente esagerato, strabordante di evoluzioni e situazioni che travalicano il limite del possibile, ma per fortuna privo di ambizioni autoriali o morali di sorta, che lo collocano nel filone "poco pensiero -  tanto agire", nonostante in questo caso la trama sia più curata di molti suoi simili. E la Jolie non è mai stata mai così a suo agio in un ruolo d'azione, assai lontana dall'evoluzioni atte a mostrare le sue formose forme del dittico di Tomb Raider, e ben più impegnata anche dal punto di vista drammatico rispetto all'inutilità emotiva del deficitario Mr & Mrs. Smith. Riesce a giostrare con grande disinvoltura tra i flebili aliti introspettivi e le rocambolesche fughe con un piglio da grande attrice. Il resto del cast si comporta su buoni livelli, con la prova da sottolineare di un sempre crescente Liev Schreiber, che dopo tanti ruoli fisici, si sta dimostrando ottimo anche in quelli più complessi e sfaccettati. La sceneggiatura come detto vive di alti e bassi, essendo ben lontana da una qualsiasi veridicità, soprattutto per ciò che concerne l'incredibile piano russo, in atto da più di vent'anni ma talmente improbabile anche per il più fanatico delle cospirazioni. Ovviamente poi la CIA esce totalmente "pulita" in questa rappresentazione, che tende ancora una volta a mostrare gli americani come esportatori di democrazia senza segreti nell'armadio. Difetti comuni a tante pellicole di matrice hollywoodiana, per fortuna scevri di quella fastidiosa retorica spesso strombazzata a destra e a manca. Chi quindi è alla ricerca di una pellicola d'azione, ma non banale come le sempre più copiose uscite fotocopia provenienti dagli States, ricco bensì di citazioni più o meno volontarie e un coinvolgimento emotivo non poi così indifferente, con Salt va a colpo sicuro. E, per una volta tanto, un seguito non è da rifiutare a priori, visto anche il finale (semi)aperto.

Salt Angelina Jolie è una macchina da guerra in fuga dai suoi colleghi della CIA, accusata di essere una spia del KGB. Salt è un'eccellente action movie vecchia scuola, roboante ed avvincente, con una trama complessa che, seppur poco originale, riesce ad appassionare fino all'esplosivo finale. Un film roccioso, che va diritto al sodo senza perdersi per strada in evoluzioni poco affini al genere, e che quindi svolge pienamente il suo obiettivo di intrattenimento puro.

7

Che voto dai a: Salt

Media Voto Utenti
Voti: 29
6.7
nd