Recensione Romeo and Juliet

Era davvero necessario un nuovo adattamento della storia d'amore più nota di sempre? Scopriamolo assieme

Recensione Romeo and Juliet
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Lo ammettiamo fin dall'inizio: abbiamo qualche problema a parlarvi di questo film. Ma non dobbiamo essere i soli, dato che il progetto stesso ha avuto notevoli e ripetuti ritardi nella distribuzione e presentazione al grande pubblico. Qualcuno ai piani alti, dopo aver visto il risultato finale, deve aver avuto qualche dubbio e ripensamento... altrimenti la genesi di Romeo & Juliet non sarebbe stata di certo così lunga e in costante rischio. Dopo essere stato rimandato a data da destinarsi diverse volte, il film è stato presentato nell'edizione 2013 del Festival Internazionale di Roma, per poi ricominciare a nascondersi nel calendario delle uscite cinematografiche fino a questo San Valentino 2015. Tutto il mondo era ormai convinto che avessero gettato la spugna e puntato su un'uscita tecnica direttamente in Home Video, un regalo per quelle adolescenti mai stanche dell'intramontabile tragedia di William Shakespeare, ormai presentata in mille modi e versioni. Della nostra prima visione avevamo pochi ricordi e nessuno di loro era positivo, così ci siamo imposti di rivederlo... riportando alla mente tutti i motivi per cui, ben più di un anno fa, non ci aveva convinto per niente.

Oh Romeo Romeo...

Esiste qualcuno che non conosca la storia di Romeo e Giulietta? Ci è stata presentata in talmente tante versioni e adattamenti che, spesso, non riusciamo più a ricordarne l'originale. Per chi fosse assolutamente fuori dal mondo, Romeo (Douglas Booth) si innamora perdutamente dell'unica ragazza dalla quale dovrebbe stare lontano, la dolce Giulietta (Hailee Steinfeld): le loro famiglie sono acerrime nemiche da sempre e, nonostante le imposizioni del Principe di Verona, non c'è modo di farle andare d'accordo. Il loro amore è, però, più forte di ogni impedimento e i due ragazzi decidono di sposarsi, innescando una serie di imprevisti, incomprensioni, sotterfugi, duelli all'ultimo sangue e tempismi sbagliati che portano all'inevitabile tragedia finale.

Era proprio necessario?

La domanda che tutti si pongono quando viene annunciato un nuovo adattamento di Romeo e Giulietta è sempre la stessa: è davvero necessario? Che cosa apporta di nuovo al panorama cinematografico? In passato si è cercato di rivisitare questa tanto amata storia d'amore impossibile in ogni modo, trasformandone ambientazioni, nomi, piccole caratteristiche, linguaggio e, qualcuno, ha provato anche a rimanere assolutamente fedele all'ambientazione originale. Cos'altro c'era da sperimentare? L'idea di Carlo Carlei era quella di portare questo grande classico alla portata del pubblico più giovane, senza alternarne però lo spirito. Tutta la struttura del film si basa quindi sulla tradizione: ambientazioni, costumi, linguaggio, comunicazione visuale, finendo però per diventare un prodotto assolutamente anacronistico. Per avvicinarsi al suo target, infatti, il regista sceglie tutti volti noti e potenzialmente amati, come Douglas Booth o Ed Westwick, attori che non hanno assolutamente il carisma e la presenta scenica necessari per risultare credibili in questi consunti panni. Certo, Romeo è bellissimo, ma in alcuni momenti sembra di assistere a una sfilata più che a una travagliata storia d'amore. Tutto appare estremamente contraffatto e falsificato: quello che vediamo sullo schermo è in scontro continuo con quello che sentiamo o vorrebbero farci percepire. E la più classica delle tragedie appare rovinosamente come una pièce teatrale da liceo, con tante buone intenzioni e scarsa esperienza.

Romeo and Juliet La verità è che, se dovessimo dirvi cosa abbiamo davvero apprezzato di questo nuovo adattamento di Romeo e Giulietta, risponderemmo semplicemente con "i costumi e le scenografie". Che non possono di certo reggere da soli il peso di un film come questo. Va bene l’idea di renderlo accessibile a un pubblico di teenager, con la scelta di un cast esteticamente noto e amabile, ma perché quindi ridursi a una mera trasposizione del lavoro originale? I due concetti si scontrano pesantemente, divenendo essi stessi una vera e propria tragedia. Romeo & Juliet appare come una farsa in tutto e per tutto...

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