Robin Hood
Dopo il successo del Gladiatore (del 2000), la rodata coppia Scott-Crowe torna a narrare le gesta di un eroe tanto amato quanto leggendario: Robin Hood principe dei ladri. Scegliendo di sondare un altro momento della storia del famoso arciere inglese, questo Robin Hood spicca per l’ampio sguardo storico (e non solo) che mette in campo e per la scrupolosa accuratezza della messa in scena, dando vita a un kolossal imponente ma nel contempo molto attento ai dettagli: dai costumi, passando per le musiche sino all’approfondimento dei personaggi. Per essere un ‘remake’ di una storia già ampiamente rivisitata, siamo sicuri che questo lavoro riuscirà a stupire anche coloro i quali (incluso chi vi parla) non ripongono solitamente grande fiducia nei confronti di kolossal-remake di tal genere. Vedere per giudicare.
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Il fuorilegge di Sherwood
Quando si ha a che fare con la figura leggendaria di Robin Hood è difficile discernere con nitidezza il confine fra storia e mito. Il fuorilegge che rubava ai ricchi per dare ai poveri insieme alla sua banda di Merry Men, non è stato mai individuato storicamente con precisione, tuttavia la sua figura ispira il mondo della settima arte fin dai primi anni del '900. Fra i più celebri uomini in calzamaglia possiamo di certo annoverare quelli di Doulas Fairbanks ed Errol Flynn, almeno per quel che concerne gli albori, mentre negli anni novanta più o meno tutti ricordano Il Principe dei Ladri impersonato da Kevin Costner e la parodia firmata Mel Brooks, in cui un Cary Elwes ancora ignaro di quello che avrebbe un giorno subito in Saw, vestiva i panni di un Robin Hood realmente esilarante. Per molti però, il preferito resta quello Made in Disney e diretto da Wolfgang Reitherman. Giungendo ai giorni nostri, nel momento in cui è stato annunciato questo nuovo Robin Hood firmato Ridley Scott, alcuni temevano una sorta di Gladiatore 2.0 e non a torto, visto che si trattava della quinta collaborazione fra Scott e Russell Crowe nonché quella che segnava il ritorno dei due al film storico.
Fortunatamente, il riscontro finale è stato ben diverso. Robin Hood è, per fortuna, privo di quella roboante e piacevolmente retorica epicità che tanta gloria ha portato a Il Gladiatore e ciò non puà essere che un bene, in virtù dei timori di cui sopra. Per raccontare la leggenda della mitica figura, Sir Scott, con la complicità della solida sceneggiatura dell'esperto Brian Helgeland (Mystic River, Man on Fire, Green Zone), sceglie di rappresentare quello che a tutti gli effetti può essere definito un effettivo prequel che finisce per erigere quella che poi finirà per diventare la versione del Robin Hood che noi tutti conosciamo. Sinceramente, enucleare le inesattezze storiche, pratica che puntualmente avviene quando si esaminano pellicole di questo genere che comunque non hanno e non vogliono avere intenti didattici sul fronte dell'attinenza di quanto narrato, sarebbe un'attività inutile. Ci preme invece sottolineare l'innegabile spettacolarità della macchina produttiva con delle battaglie frenetiche ed esaltanti, e l'inattesa ironia, anche un po' tamarra e maschia se vogliamo, che talvolta pare strizzare l'occhio proprio nella direzione di quel Gladiatore che tante fortune ha portato alla premiata ditta Scott&Crowe (come nella battaglia iniziale che ha un finale ben diverso da quello tragico e drammatico di Gladiator).
Scopriamo ora cosa ci propone l'edizione home video del film propostaci da Universal Home Entertainment.
Il Blu Ray
Robin Hood viene commercializzato in una confezione contenente il blu ray del film (in versione cinematografica e in director's cut) e gli inserti speciali racchiusi e un dvd con degli ulteriori contributi extra.
Tecnicamente, trattandosi di un prodotto Universal, siamo a livelli pregevoli. Il transfer a 1080p/AVC MPEG-4 con aspect ratio (2.40:1) offre un'esperienza visiva estremamente piacevole: la visualizzazione dei particolari del film è sempre molto dettagliata e la desaturazione dei colori è dovuta non ad un deficit del supporto, quanto alla scelta stilistica di Ridley Scott. Generalmente, il livello medio del comparto video si piazza quindi su dei livelli elevati, anche se, specie in alcune scene come ad esempio quelle più scure e contrastate all'interno del castello di Loxley, il livello dei neri appare inaspettatamente debole.
Del tutto privo di difetti l'audio DTS-HD Master Audio 5.1 in inglese: una vera e propria eruzione sonora che ci trascinerà nel mezzo delle battaglie, con tutto il fragore delle armi e centinaia di frecce che voleranno tutto intorno alle nostre orecchie. Solida anche la performance del dolby digital italiano.
Gli extra sono così suddivisi:
Disco 1: formato Blu-ray - U-Control: I DIARI DEL REGISTA (HD): L'ideazione delle scene principali - L'ARTE DI NOTTINGHAM (HD): I Costumi - BD-Live Center: Accedi attraverso il tuo lettore connesso a internet, chatta con altri, condividi clip e scarica ulteriori contenuti aggiuntivi. L'Arte di Nottingham. - Pocket Blu™: con l'esclusiva applicazione trasforma il tuo iPHONE o iPOD TOUCH in un telecomando virtuale e guarda i tuoi EXTRA preferiti ovunque ti trovi!
Disco 2: formato DVD * Ribellarsi e ribellarsi ancora: la realizzazione di Robin Hood di Ridley Scott (62' ca.). * 10 scene eliminate con introduzione e commento del montatore Pietro Scalia: Spot e Trailer.
Universal consegna al pubblico l'ennesimo prodotto tecnicamente di altissimo livello, nonostante la lieve stonatura riguardo il livello dei neri cui abbiamo prima fatto cenno. Gli amanti del kolossal storico, i fan de Il Gladiatore e tutti coloro che, più semplicemente, sono in cerca di un bel film da vedere in una fredda serata autunnale, troveranno grande soddisfazione in questo blu ray.
