Recensione Roaring Currents

Choi Min-sik è un coraggioso ammiraglio in questo epico ed avvincente kolossal bellico tratto da una storia vera

Recensione Roaring Currents
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Il film ha aperto, venerdì 20 marzo alle 21.00 al cinema Odeon, la tredicesima edizione del Florence Korea Film Fest, rassegna cinematografica del capoluogo toscano dedicata al cinema coreano.Dopo il riuscito War of the Arrows, il regista Kim Han-min torna al filone storico con la sua ultima fatica, il più grande successo ai botteghini di sempre in patria, dal titolo Roaring Currents (conosciuta anche come The Admiral). Con un budget di tutto rispetto per le produzioni nazionali, pari a circa 10 milioni di dollari, ed una star globale come Choi Min-sik (Old Boy, Lucy) il film ha conquistato gli spettatori coreani: merito anche indubbiamente del tema trattato, che ripercorre in chiave "kolossal" le vicende della battaglia  di Myeongnyang, avvenuta nel 1597 e caratterizzata da toni leggendari, che la accomunano in parte alla noi più nota battaglia delle Termopili. Il conflitto che fa da sfondo alla pellicola vide infatti confrontarsi dodici navi coreane, ultima speranza per impedire agli invasori di raggiungere la capitale, in una disperata e strenua difesa contro centinaia di imbarcazioni nemiche. Solo grazie al coraggio e all'intelligenza dell'ammiraglio Yi Sun-sin e a una "buona" dose di fortuna (che si sa, aiuta gli audaci) l'impresa ebbe luogo entrando di diritto nel Mito e nella storia del Paese.

Gente di mare

Nella prima ora di visione ci vengono presentate le forze in campo, con una certa attenzione riservata anche agli invasori giapponesi. Se infatti sin da subito si comprende come la figura predominante sia ovviamente quella dell'ammiraglio Yu Sun-sin è lodevole la caratterizzazione degli avversari, più sfumati del previsto, con l'unica pecca (che snatura leggermente il realismo) di aver scelto attori coreani per interpretarli. Ma da lì in poi i sessantotto minuti di visione rimanenti ci trascinano veementemente nel fuoco della battaglia, con un pathos epico che raggiunge picchi di alta intensità, avvantaggiati in questo anche dall'incalzante e sontuosa colonna sonora che si ripercuote spesso nelle fasi cruciali della battaglia. Tradimenti, gesta di indomito coraggio, sacrifici si elevano in più occasioni durante gli spettacolari scontri navali, realizzati con un enorme dispendio di uomini e mezzi e aiutati da un'oculata gestione degli effetti speciali al computer, che si rivelano più che efficaci e quasi non si notano ad un primo sguardo. Le battaglie riescono a risultare incredibilmente realistiche, con un'ottima resa anche degli effetti acquatici, come quando un enorme mulinello d'acqua diventerà decisivo per la sorti dello scontro. Roaring Currents è un film che impatta con una forza primigenia, trascinante come le correnti marine del titolo e guidato saldamente in porto da un cast numeroso e credibile su cui spicca la mastodontica prova del grandissimo Choi Min-sik.

Roaring Currents Una sorta di 300 in chiave "marinaresca" in salsa coreana: ispirato ad una storia vera, entrata giustamente nella leggenda del Paese, Roaring Currents è un film epico e avvincente ben oltre la media, che dopo una prima ora di preparazione (ma già ricca di emozioni e colpi di scena) si scatena in uno spettacolo straripante e suggestivo, che vede un perfetto mix di uomini e mezzi ed effetti speciali, raccontando piccole grandi storie di coraggio e sacrificio all'interno di un contesto più ampio e già ricco di sfumature. Un coinvolgimento ai massimi livelli, elevato dalla splendida colonna sonora e dalla grande performance di Choi Min-sik.

8.5

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