Recensione Ricomincio da capo

Everyeye ricorda Harold Ramis con il suo film cult da regista

Recensione Ricomincio da capo
Articolo a cura di

Triste giorno per tutti coloro cresciuti negli anni '80 il 24 febbraio 2014, nel quale bisogna segnalare il triste epitaffio di Harold Ramis, noto regista e interprete americano la cui fama maggiore è dovuta sicuramente alla partecipazione in veste di attore nei due film dei Ghostbusters, dove interpretava Egon, il "cervellone" del gruppo. Se nella sua carriera davanti alla macchina da presa è però ben presto finito in secondo piano dopo i fasti degli acchiappafantasmi, Ramis ha continuato con successo quella d'autore, firmando diverse commedie ispirate delle quali Terapia e pallottole, Mi sdoppo in quattro e Ricomincio da capo sono sicuramente i lavori più riusciti e apprezzati. E' proprio con quest'ultimo film che intendiamo ricordarlo, proponendovi la recensione di questo cult degli anni '90 che vedeva protagonista Bill Murray, amico ed "ex-collega" di Ramis proprio nel dittico ectoplasmatico.

Giorno dopo giorno

Murray veste qui i panni di Phil Connors, un cinico e scorbutico metereologo che viene inviato ogni anno nella piccola città di Punxsutawney in Pennsylvania per fare un servizio sul Giorno della Marmotta, storica festa celebrata il 2 febbraio che ha per protagonista proprio il suddetto roditore. A seconda delle reazioni dell'animale infatti, secondo la superstizione, sarà possibile prevedere la durata dell'inverno e l'arrivo della primavera. Trascorsa controvoglia la giornata, e impossibilitato a rientrare a casa insieme alla sua troupe (composta dal cameraman e dalla bella collega Rita) a causa di una bufera di neve, Phil va a dormire aspettando l'indomani per far ritorno a casa. Ma il giorno nuovo non arriva, e Phil si risveglia nuovamente il 2 febbraio, ricordando però tutto del giorno prima, mentre le altre persone si comportano esattamente come il dì precedente. Incastrato in una sorta di loop temporale tutto personale, Phil in un primo tempo cerca di adattarsi alla nuova, paradossale situazione, ma complice anche l'innamoramento per Rita (che ogni volta non ricorda quanto successo in precedenza) finisce per cadere in una sorta di depressione. Phil scoprirà che solo cambiando sé stesso potrà forse trovare una nuova fonte di felicità.

Ripetere senza ripetersi

Tempi perfetti tra comicità ed emozioni per una commedia sprizzata di romanticismo che utilizza un plot dall'incipit fantastico nel migliore dei modi. Ricomincio da capo è una visione che non stanca mai e che, come i giorni vissuti dal suo protagonista, può essere "vissuta" più e più volte mantenendo sempre la stessa freschezza d'origine. Grazie alla perfetta sceneggiatura scritta a quattro mani con Danny Rubin (purtroppo sparito nel dimenticatoio dopo un'altra manciata di lavori), Ramis firma un sublime concentrato di brio e sentimento, puntando nella prima parte su un'ironia parzialmente cinica ma gustosissima e in grado di strappare innumerevoli risate, per poi concentrarsi da metà in poi sul lato più introspettivo e profondo ponendo anche degli spunti di riflessione sociale sull'importanza della solidarietà nell'era moderna. A dispetto di quanto si potrebbe dedurre dalla trama, il film non scade mai nel ripetitivo, ma riesce sempre a districarsi anche nelle numerose "sequenze dejavu" (chissà cosa ne avrebbe pensato il Neo di Keanu Reeves) con un'originalità ammirevole, sviluppando progressivamente il percorso di maturazione / cambiamento di Phil e rendendo anche la love story con Rita un passaggio spontaneo e naturale degli eventi. La provincia americana, in questo caso vista attraverso lo sguardo su una piccola cittadina, ne esce con una saggia e mai offensiva riproposizione di certi stereotipi, con personaggi caratterizzati anche all'eccesso ma con una coesione di fondo genuina. Un grottesco "al miele" di raffinata classe, ispirato e mai volgare, pregno di un'umanità sotterranea ben presente che ruggisce in certi momenti chiave (il tentativo di salvare l'anziano barbone prossimo alla morte) e che si rivelano un toccasana anche per il cuore, fanno di Ricomincio da capo un'opera preziosa che si è ritagliata un gran numero di fervidi appassionati. Merito anche di un cast in stato di grazia, a cominciare da un Bill Murray intenso e credibile capace di trasmettere i suoi combattuti stati d'animo (dall'ilarità all'esasperazione) con piccoli tocchi e sguardi che sono tutto un programma, accompagnato da una splendida Andie MacDowell emblema della dolcezza più pura e incontaminata.

Ricomincio da capo Classico degli anni '90, Ricomincio da capo è probabilmente l'opera più riuscita dell'Harold Ramis regista, un film ancor oggi amatissimo e capace di conciliare risate e sentimenti nel migliore dei modi, con quel surplus fantastico che rende la visione ancora più magica. Un'opera brillante e originale che a distanza di oltre vent'anni si porta sempre dietro tutto il suo carico di freschezza, originalità e dolcezza, grazie anche alle splendide performance di Bill Murray e Andie MacDowell.

8.5

Che voto dai a: Ricomincio da capo

Media Voto Utenti
Voti: 9
8
nd