Recensione Reanimator

Il Dottor West aveva un solo hobby: giocare con i cadaveri.

Recensione Reanimator
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"Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell'ignoto."

H.P. Lovercraft oltre ad aver terrorizzato una quantità infinita di persone nella sua vita sembra averne ispirate molte altre.
Il primo ventennio del 1900 è la culla della sua nascita artistica.
Considerato uno dei più grandi scrittori Horror (alla pari di Edgar Allan Poe) è riuscito a creare una cosmologia di creature che ha profondamente influenzato sia la letteratura a venire che il cinema.
Ì suoi "miti di Cthulhu" e, più in generale, quelli sui "Grandi Antichi" (enormi divinità dall'aspetto mostruoso) compaiono "citati" nei prodotti mediali più disparati.
Nei racconti di Robert Howard (amico di Lovecraft e inventore di "Conan il barbaro"), nel regolamento del famoso gioco d ruolo "Dungeons e Dragons", dal regista Sam Raimi nella trilogia "Evil Dead", perfino nei fumetti di Batman.
Lovercraft, inventore del famoso libro demoniaco "Necronomicon" , è autore anche di brevi racconti di paura dai finali amari come: "I topi nei muri" o "L'albero".
Proprio come è successo ad Edgar Allan Poe, queste sue brevi storie sono state "saccheggiate"dai giovani registi per creare sceneggiature semplici, ma dal grande impatto emotivo per cortometraggi e film d'esordio a basso budget.
"Herbert West: rianimatore" è un racconto di una manciata di pagine scritto nel 1921, ambientato nella stessa continuity dei miti di Cthluhu ma non comprendente i suoi orrori più classici, narra le vicende di un medico che ha scoperto un siero capace di rianimare i cadaveri.
Herbert West, studioso senza etica, prevaricare i limiti dell'umanità quando, per procurarsi la "materia prima" per i suoi esperimenti, arriva ad uccidere esseri umani.
Stuart Gordon, ("2013 - la Fortezza" e "Dagon - La mutazione del male") settanta anni dopo la pubblicazione del racconto dirige l'adattamento cinematografico.

"Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col passare di strani eoni, anche la morte può morire"

Re-animator (1985) è prodotto e presentato dal celeberrimo (soprattuto per gli amanti dello splatter) Brian Yuzna, grande regista Horror e sceneggiatore dei due seguiti (Bride of the Re-animator e Beyond Re-animator), ed è anche il trampolino di lancio per il regista Stuart Gordon.
Jeffrey Combs (Sospesi nel tempo, 2013- la Fortezza) attore feticcio di Gordon, interpreta Herbert West in questo riadattamento della novella di Lovecraft.
Le differenze dalla fonte originale sono così tante che utilizzeremo meno tempo ad elencare ciò che hanno in comune.
La vicenda, infatti, è ambientata negli anni ottanta (mentre Lovecraft la vedeva agli inizi del secolo) e l'inserimento nella trama di una nemesi di West e perfino di una storia d'amore non sono sufficienti a coprire l'enorme rispetto ed interesse che trapela dalla pellicola nei confronti dell'opera letteraria.
Herbert West è un medico fanatico, aiutante del Dottor Gruber, uno scienziato di Zurigo ad un passo da una fantastica scoperta: un reagente in grado di ridare vita ai cadaveri.
Gruber rimane ucciso durante un sanguinolento esperimento e West riprende da dove erano rimasti gli studi del suo mentore, trasferendosi alla Miskatonic University, negli States.
West inizia a fare strani test servendosi dell'obitorio dell'ospedale: arrivano i primi risultati, il reagente porta in vita i morti, ma al contempo conferisce loro una animalesca violenza.
Il Professor Carl Hill, scorgendo il profitto nella scoperta del collega, cerca di rubargli il lavoro ma non ha fatto i conti con l'assoluta mancanza di coscienza del suo nuovo nemico.
Effetti caserecci, una regia schietta e le meravigliose musiche di Richard Band hanno reso questa pellicola un cult, tanto da farlo sconfinare nella carta stampata, con un albo a fumetti.

"Fuggiremo dalla luce mortale nella pace e nella sicurezza di una nuova età oscura"

Le versioni in dvd sono due, quella disco singolo e la versione disco doppio, come di consueto.
La prima, oltre ad avere contenuti scarni e banali ( Filmografie e qualche scena tagliata) difetta anche nel menù, che sembra fatto con un qualche programma graifco "casalingo". Nemmeno la grafica del packaging riesce a colpire nella sua sciatteria.

La Versione 2 Dischi, al contrario, si presenta in ottimo modo già dall'aspetto compositivo.
In essa compaiono numerosi contenuti speciali come interviste al cast e commenti al film, oltre che ad una gamma più ampia di scene eliminate.
La versione del film è quella integrale, rimasterizzata e in audio 5.1 ,decisamente superiore.
Inoltre, per i Fans più accaniti, è compreso un "interessante" gadget, una replica della famosa siringa contenente " il siero" scintillante.

Reanimator Re-animator è un classico per gli appassionati, ma come per i suoi "fratelli" (Bad Taste solo per citarne uno) non gli si concede il giusto rispetto con edizioni che lasciano a desiderare e del tutto irrispettose, con menù provvisori e copertine non degne. D'altra parte, almeno il prezzo del Dvd va a braccetto col suo aspetto e possiamo portarci a casa un buon film per passare una notte insonne ad un giusto prezzo.

6

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