Che noia fare il meccanico spaziale su di un pianeta desertico come Veldin! Le giornate si susseguono tutte uguali per il giovane Ratchet, che sogna grandi avventure, magari all'interno del Corpo dei Ranger galattici guidato dal mitico (quanto vanesio) Capitano Qwark. Dopo anni passati in attesa dell'occasione giusta, però, questa bussa alla sua porta: i Ranger sono alla ricerca di un rinforzo nell'organico, per fronteggiare un'ignota minaccia che sta spazzando via, uno dopo l'altro, diversi pianeti del sistema solare. Nonostante l'entusiasmo, però, le selezioni si rivelano più difficili del previsto, anche se l'incontro fortuito con un robottino protocollare sfuggito dalle grinfie dei perfidi Drek e Nefarious darà a Ratchet una nuova chance: il piccolo Clank, difatti, è la chiave per smascherare il complotto intergalattico e consentire ai Ranger di consegnare i cattivi alla giustizia. Riusciranno Ratchet & Clank nella loro missione impossibile?
Ratchet ti presento Clank
Sono passati già quindici anni dalla loro prima incursione su PlayStation 2, ma Ratchet & Clank non hanno alcuna intenzione di andare in pensione, anzi: dopo una lunga serie videoludica esclusiva per le console Sony (se eccettuiamo un mobile game per cellulari), degli spin-off, merchandise vario e diversi fumetti il 2016 ha visto l'uscita del reboot moderno della saga per PS4, in contemporanea (almeno in America) con l'uscita del qui recensito film animato, diretto dal Kevin Munroe a cui dobbiamo il poco conosciuto film d'animazione del 2007 sulle Tartarughe Ninja (TMNT) e lo sfortunato live action ispirato a Dylan Dog, Dead of Night. Il remake/reboot uscito da poco e questo film condividono, ad ogni modo, gli intenti e il setting: e il film di Ratchet & Clank è di fatto un retelling del primo episodio della saga videoludica, includendo comunque personaggi, situazioni e riferimenti anche da altri capitoli dell'epopea del duo più simpatico della galassia. Se, però, l'exploit videoludico può dirsi riuscito in virtù non solo di uno svecchiamento tecnico ma anche a livello di soluzioni ludiche, il film animato non riesce a scrollarsi di dosso la sensazione di essere una serie di (belle) cutscene montate in serie, senza niente di particolarmente nuovo o interessante da dire. La pellicola scorre, è piacevole da vedere, ricca di riferimenti e citazioni e in sostanza divertente, ma il pubblico più smaliziato potrebbe anche ritrovarsi a sbirciare il quadrante dell'orologio, in preda al déjà vu.
Voci note... e voci famigerate
Piccolo discorso a parte lo merita il doppiaggio: nella versione originale, al di là di alcuni talent molto noti e "di peso" come Sylvester Stallone, Paul Giamatti, John Goodman e Rosario Dawson, molti dei ruoli sono ripresi dai doppiatori originali della serie videoludica, in primis quelli dei due protagonisti. Non altrettanto, purtroppo, è accaduto nella versione italiana: il doppiaggio è di ottimo livello e (quasi tutte) le voci scelte molto adatte, ma chi è abituato da anni a sentire parlare Clank con la voce di Aldo Stella, ad esempio, noterà subito il cambio. Poco sopra abbiamo scritto "quasi tutte" riferendoci alle voci selezionate: purtroppo, difatti, quelle di Favij e Greta Menchi sopra ai personaggi di Zed e Cora (che son ben più che "comparse") risultano raffazzonate e amatoriali, per quanto si possa notare l'impegno profuso. Insomma, se proprio si devono chiamare a doppiare fenomeni della rete e della tv in operazioni come queste, ci si assicuri che il gioco valga la candela.
Ratchet & Clank, più che un film d'animazione, è un vero e proprio bignami dell'universo targato Insomniac: similmente a quanto accaduto con Warcraft: l'inizio, i fan di vecchia data si sentiranno a casa, cullati da una storia nota seppur con qualche piccola novità, mentre chi è a digiuno della saga troverà comunque personaggi e situazioni che ne ricordano molte altre; si viaggia su binari sicuri, per una pellicola di intrattenimento leggero che non entusiasma mai ma che non rischia nemmeno di deludere.