Recensione Quando meno te lo aspetti

Dalla Francia una commedia brillante sospesa tra fiaba e realtà

Recensione Quando meno te lo aspetti
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Laura ha 24 anni ed è ancora in attesa del suo principe azzurro, aggrappata a un'idea di amore romantico che coltiva senza tregua nei suoi sogni (anche quelli ad occhi aperti). Una sera, però, dinanzi alla sempre più disillusa Laura si paleserà la figura (maschile) di Sandro, ragazzo dolce e sensibile che sembra incarnare alla perfezione il sogno d'amore lungamente atteso dalla ragazza. Eppure, Sandro appartiene molto più alla sfera del reale che non a quella della fiaba, afflitto com'è dai problemi relazionali con il padre e dall'urgenza/ansia di realizzarsi come compositore. Così, quando qualche tempo dopo, Laura (smarrita la via maestra) s'imbatterà nel fascinoso Maxime (perfetta incarnazione del lupo sempre pronto a fuorviare la ‘bambina') non potrà che restarne ammaliata al punto da dimenticare il suo principe acqua e sapone. E nella solitudine affettiva della famiglia che la circonda (dove il padre pensa solo al suo ‘lustro' personale e la matrigna alla chirurgia estetica) Laura cercherà infine consiglio e conforto nelle parole della zia Marianne (interpretata dalla stessa regista Agnès Jaoui), cui non manca però la sua buona dose di problemi, tra una separazione tutta da elaborare, una figlia adolescente sempre più silenziosa, e la voglia di rendersi finalmente donna indipendente. Sarà infatti proprio grazie al tentativo di riprendere a guidare che Marianne incrocerà la strada di Pierre (il padre di Sandro), anch'egli alle prese con un momento difficile in cui la sua esemplare razionalità sembra essere stata intaccata dal ricordo di una predizione di tanti anni prima, ovvero quella della sua (imminente?) data di morte.

Il gusto imprevedibile della vita

Nella commistione e nell'intreccio tra mondo di favola e mondo del reale la regista Agnès Jaoui (che firma la sceneggiatura assieme al fidato compagno di vita e di lavoro Jean-Pierre Bacri) confeziona una commedia molto originale che ruota attorno agli archetipi fiabeschi per delineare speranze attese e disattese che appartengono a quella fiaba (talvolta incantata, talvolta stregata) che è la vita. Nel gioco di rimandi tra i due mondi, Agnès Jaoui si diverte dunque a tirare in ballo gli scenari e i personaggi della fiabe più celebri di sempre (La bella addormentata, Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Cenerentola) infilando la fiaba in una realtà che mostra come (di fatto) il lieto fine (assoluto) non esista. Decostruendo scena dopo scena il viaggio di Laura (la brava Agahe Bonitzer) verso il suo sogno d'amore, la regista francese mostra infatti il fine lieto e meno lieto che appartiene a ogni personaggio, buono o cattivo, eroe o antieroe. Ed è proprio all'interno della cornice di una recita di bambini in cui il principe e la principessa si mostreranno (paradossalmente) non più innamorati, che Quando meno te l'aspetti mostra le sue carte migliori, rivendicando il diritto della vita di scrivere il proprio happy ending, ben lontano e ben diverso da un lieto fine assoluto. Le fantasie della principessa, l'aprire gli occhi del principe bistrattato, i tentativi di seduzione del lupo, diventano così (in questa amabile commedia francese che si regge anche e soprattutto sull'incontro di una scrittura funzionale e creativa e un ottimo cast) tutti elementi dello stesso soqquadro emozionale in cui realtà e fantasia convergono e si confondono nella creazione delle mille strade diverse che la vita sempre segue. Alla fine della storia (come recita il titolo originale Au bout du conte) ognuno tornerà a casa con la propria piccola e (sempre parziale) fine. Qualcuno avrà trovato l'amore e qualcuno se lo sarà visto scivolare tra le dita, qualcun altro avrà ritrovato la voglia di vivere e qualcuno (forse) l'avrà persa. Ma nel gioco di destini incrociati tutti avranno imparato la loro lezione, e forse qualcuno avrà perfino realizzato che non è ancora giunta la propria ora.

Quando meno te lo aspetti L’apprezzata regista Agnès Jaoui (Il gusto degli altri, Così fan tutti) firma una commedia contaminata da un’atmosfera fiabesca ma profondamente immersa nell’imprevedibilità della vita reale. Attraverso una manciata di personaggi ugualmente presi tra problemi e desideri, aspirazioni e fallimenti, Quando meno te l’aspetti riesce nell’intento di spezzare il filo di prevedibilità della vita, restituendo a ogni esistenza la propria libertà di cammino. Leggero e pregnante al tempo stesso, il film della Jaoui ha tra i suoi maggiori pregi una scrittura capace a un tempo di evadere e insistere sui paradossi e sui cambi repentini della vita, affermando infine che ognuno può avere il suo lieto fine, a patto che riesca a imboccare il sentiero della sua personale fiaba.

7.5

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