Qualcuno da amare, il nuovo lavoro di Qualcuno da amare, la recensione del film giapponese di Abbas Kiarostami in HD

Kiarostami e l'amore nel Sol Levante, anche in alta definizione: la recensione del Blu-ray di Qualcuno da amare.

Qualcuno da amare, il nuovo lavoro di Qualcuno da amare, la recensione del film giapponese di Abbas Kiarostami in HD
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“Credo siano chiari i motivi per cui negli ultimi anni non è il caso di fare cinema in Iran”, ha spiegato Abbas Kiarostami in conferenza stampa a Cannes presentando, in concorso, il suo ultimo film Qualcuno da amare (Like Someone in Love), ambientato a Tokyo. Un paio di anni prima, per Copia Conforme, anch’esso passato sulla Croisette e valso a Juliette Binoche il premio per la migliore interpretazione femminile, il regista aveva scelto invece il nostro paese, dove pare voglia tornare a realizzare, precisamente in Puglia, anche il prossimo progetto. “La prendo come un’opportunità - racconta il maestro - A tutte le difficoltà si trovano soluzioni, ma per me è l’occasione di dimostrare l’universalità della condizione umana. Se riesco a farmi capire dal pubblico occidentale, io iraniano, con una storia giapponese, avrò la prova che cerco: ovvero che gli uomini, quando si tratta di sentimenti, si assomigliano tutti al di là della lontananza geografica e delle differenze culturali”.

JAZZ E SENTIMENTO, DA TOKYO A TEHERAN

Aki (la deliziosa Rin Takanashi) è una giovane studentessa di Tokyo che si prostituisce per pagarsi gli studi. Un anziano signore (Tadashi Okuno) richiede la sua presenza. Quando s'incontrano, lui ha l'impressione di conoscerla, la accoglie in casa. Lei gli offre il suo corpo. Ma la relazione che si dispiega tra i due nell'arco di 24 ore non avrà niente a che vedere con le circostanze del loro incontro. L’ambientazione è insolita, dunque, ma lo stile agrodolce di Kiarostami resta inconfondibile. Lo si riconosce dalla vivacità dei dialoghi, dalla naturalezza della recitazione, e da certe situazioni-tipo, come le sequenze in macchina, che avvengono assai spesso nei suoi film: “Sì, trovo che ambientare scene di dialogo in macchina abbia molti vantaggi - dichiara - Il primo è che il dialogo produce sempre una risposta. Nessuno può fuggire, con le cinture di sicurezza allacciate. Si arriva sempre al punto, è una garanzia. Mi ha permesso di lasciar trasparire il senso di sicurezza che Aki prova quando è accanto a Watanabe, il personaggio di Okuno. L'unico problema, è che Okuno non sa guidare”. Il titolo si rifà a un famoso standard jazz: “La mia generazione è cresciuta con questa musica, ed è una conferma: ci sono aspetti che accomunano tutti gli uomini. A Teheran come in Giappone, c’è stato un momento in cui tutti ascoltavamo Ella Fitzgerald”.

L'edizione Home Video del film, distribuita da Cecchi Gori HV, arriva corredata da trailer, interviste al cast e uno speciale dedicato.

Qualcuno da amare Coproduzione franco-giapponese, girata da un iraniano, Qualcuno da amare è una gradevole commedia agrodolce che accomuna con garbo culture diverse. Un esperimento esemplare di cinema internazionale che ben si presta alla presentazione in un festival del calibro di Cannes. Lo stile di Kiarostami è forte e il finale ‘misterioso’ aggiunge interesse. Ottima l’interazione tra i due attori principali, l’anziano Tadashi Okuno e la graziosa Rin Takanashi, il cui sorriso vale da solo la visione del film.

7

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