La probabilità statistica dell'amore a prima vista: Netflix fa centro

Disponibile su Netflix, la commedia romantica racconta del colpo di fulmine tra i due protagonisti, conosciutisi su un aereo e pronti a ritrovarsi.

La probabilità statistica dell'amore a prima vista: Netflix fa centro
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La ventenne Hadley Sullivan deve prendere un volo per Londra, dove parteciperà alle seconde nozze del padre, pronto a risposarsi con la sua nuova compagna. Arrivata in ritardo in aeroporto, viene riprenotata per il viaggio successivo e in attesa della partenza ha modo di conoscere Oliver, un ragazzo di due anni più grande che è diretto nella sua natia capitale inglese per presenziare al funerale della madre.

In La probabilità statistica dell'amore a prima vista su Netflix, come già ampiamente sottolineato dal titolo, quello che scatta tra i due è un vero e proprio colpo di fulmine e le sette ore di viaggio - fianco a fianco per un'incredibile, provvidenziale, casualità - scorrono in un lampo. Hadley e Oliver arrivano a conoscersi meglio e scoprono di avere molto in comune, con un bacio mancato per poco a suggellare quello che appare come l'inizio di qualcosa di più grande. All'atterraggio però, divisi alla dogana, si perdono e un cellulare scarico complica inevitabilmente la situazione: senza contatti o altro, pensano di non rincontrarsi mai più. Ma il destino ha in serbo per loro un'altra, incredibile, sorpresa...

Le onde del destino

Lui è solito catalogare tutto con i numeri, lei prende la vita come viene: due figure apparentemente agli antipodi ma in realtà complementari, gli ideali protagonisti di questa rom-com tenera e frizzante, dove al classico sentimentalismo si accompagna un'amarezza di fondo data dal dramma privato che circonda la figura di Oliver, con lo spettro della malattia che incombe su una persona a lui assai vicina.

In ogni caso La probabilità statistica dell'amore a prima vista - chilometrico titolo italiano preso di pari passo da un dialogo nelle fasi finali - non affonda mai nella melassa retorica ma trova una sua grintosa, contagiosa, simpatia nella gestione dei protagonisti e del folto numero di figure secondarie che ruota loro attorno. Novanta minuti che si fanno apprezzare proprio in virtù della loro semplicità, capaci di affrontare tematiche sensibili e più dolorose con uno sguardo di speranza rivolto a un domani ancora da scrivere, ideale punto di svolta per la questione romantica che vede i Nostri impegnati in un tira e molla facentisi gioco sulle loro rispettive insicurezze.

Con la figura della narratrice, interpretata dalla sensuale Jameela Jamil, che si manifesta in carne e ossa, vestendo di volta in volta i panni di diversi personaggi salvifici a incarnare una sorta di destino risolutore - sempre al posto giusto nel momento giusto - nonché a introdurre i background dei due futuri innamorati, il racconto parte sin da subito con un ritmo frizzantino, tono che caratterizzerà poi il restante minutaggio. Una progressione veloce, che corre senza accelerare e accompagna lo spettatore al solo epilogo possibile, con buona pace di potenziali colpi di scena o ostacoli vari che possano metterlo in dubbio, anche soltanto per un istante.

All you need is love

Un'atmosfera leggera e familiare che riesca e emozionare proprio nella sua apparente scontatezza, popolata da situazioni e personaggi di contorno che danno vita ad un contesto credibile e amabile, complici anche le genuine interpretazioni di un cast in palla, a cominciare proprio dai due protagonisti. Haley Lu Richardson - se volete sapere dove l'avete già vista, ecco qui la nostra recensione di A un metro da te (2019) - e Ben Hardy - la nostra recensione di The Voyeurs (2021) è a portata di clic - sono infatti febbrili e combattuti al punto giusto, spingendo lo spettatore a tifare per quell'amore nascente e possibilmente duraturo.

Il film è l'adattamento dell'omonimo romanzo di grande successo di Jennifer E. Smith ed è sbarcato da pochi giorni nel catalogo Netflix, dove ha già scalato la classifica dei titoli più visti sulla piattaforma. Un successo meritato, giacché pur senza cullare eccessive ambizioni La probabilità statistica dell'amore a prima vista sa come arrivare allo sguardo e al cuore di chi guarda: merito della regista Vanessa Caswill, un passato televisivo, che al suo esordio in un lungometraggio dimostra di saper gestire al meglio le anime di un racconto privo di malizie e sincero quanto basta.

Per altre novità in arrivo sul servizio di streaming, leggete il nostro speciale sulle uscite Netflix di settembre 2023.

La probabilità statistica dell'amore a prima vista La probabilità statistica dell'amore a prima vista è una commedia romantica semplice e gradevole, che proprio in una narrazione senza eccessivi scossoni ma anzi ricca di significati più amari e struggenti sa farsi verosimile, portando lo spettatore a credere come i colpi di fulmine non siano soltanto un'utopia. Un'ora e mezza che scorre frizzante e amabile fino al giungere del solo finale possibile, con il sospiro di sollievo meno problematico del solito.

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