Recensione Plus One

Un party selvaggio e un inquietante mistero nell'ultimo film del regista greco Denis Iliadis

Recensione Plus One
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In seguito ad un equivoco, il giovane David si trova a baciare una ragazza pensando che fosse la sua fidanzata. Colto in fragrante però proprio da Jill, la sua compagna, viene infine lasciato da quest'ultima. L'occasione per David di farsi perdonare si presenta ad una gigantesca festa organizzata da un suo amico, nel quale il ragazzo ha intenzione di tentar il tutto e per tutto per riconquistare Jill. Ma proprio quella sera un meteorite cade in città, e comincia a provocare degli strani fenomeni: dei veri e propri doppi di tutti i partecipanti alla festa cominciano a materializzarsi, come se un loop temporale avesse fatto coincidere le diverse realtà del presente e del passato. Ora David e i suoi amici dovranno cercare di comprendere cosa stia accadendo e cercare di cambiare in meglio i loro rispettivi futuri.Il regista greco Denis Iliadis ha esordito su grande schermo nel 2004 con Hardcore, ma la "fama" l'ha toccato soltanto nel 2009, col dignitoso remake del classico di Wes Craven L'ultima casa a sinistra. Ora nel 2013 ha presentato al Torino Film Festival il suo ultimo titolo, Plus One (conosciuto anche come +1), accolto non proprio in maniera esaltante dalla maggior parte della critica presente.

Doppio gioco

E nonostante ci si trovi dinanzi ad un'opera sicuramente imperfetta, forse alcuni critici son stati sin troppo severi nel definirlo come "il peggior film" della manifestazione piemontese. Iliadis non è sicuramente ancora un autore di primo livello, ma Plus One nonostante alcune cadute a vuoto è comunque una pellicola particolare, forse schiacciata dalle sue stesse ambizioni, ma non priva di spunti di interesse. Con una storia, scritta a quattro mani dallo stesso regista insieme a Bill Gullo, che rimanda ad alcuni eccessi tipici dell'ultimo Gregg Araki (in particolare Kaboom), e che mescola la fantascienza alla commedia adolescenziale (é proprio su questo versante che si notano le maggiori perplessità, con alcune sequenze apparentemente gratuite e non necessarie), la curiosità è comunque garantita fino ai titoli di coda, non disdegnando citazioni al classico di Siegel L'invasione degli ultracorpi e sfociando in un pre-finale violento e inaspettato, dal sapore pseudo-gore, che stranisce e affascina al contempo. Quali sarebbero le reazioni se ci trovassimo dinanzi a una versione di noi stessi proveniente da un'ora, o anche soltanto pochi minuti, prima del nostro presente? Vincerebbe la paura e si scatenerebbe la violenza per stabilire chi è il reale "me stesso" oppure ci si troverebbe d'accordo con l'altro "io" come con nessun altro prima d'allora? Attraverso personaggi dal diverso carattere, Iliadis prova a dare due interpretazioni dello stesso quesito, ponendo riflessioni non banali e mettendoci di fronte anche alla parte più bestiale dell'essere, con alcune scelte anche estreme pur di garantirsi un'effimera "sopravvivenza" o di coronare il proprio sogno d'amore. Il cast purtroppo, a parte rare eccezioni (soprattutto femminili, come la bella Ashley Hinshaw o le "doppie" gemelle Dengel) non è carico del magnetismo che invece traspare in più occasioni dal racconto, e anche la stessa colonna sonora, infarcita di pezzi dance modaioli, alla lunga finisce per stancare.

Plus One Non privo di difetti, Plus One è comunque una visione godibile che guarda a modelli alti (i film di Gregg Araki, Donnie Darko, la saga degli Ultracorpi) per raccontare una storia di "fantascienza adolescenziale", mettendo un folto numero di giovani alle prese con un insondabile e inquietante mistero. Se si accetta di stare al gioco il divertimento è garantito, consci però che molto, a cominciare dalle interpretazioni, avrebbe potuto godere di una resa migliore che lo avvicinasse alle fonti d'ispirazione sopra citate.

6

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