Press Play - La musica nella nostra vita Recensione: un film superficiale

Canzoni, amore e viaggi nel tempo: peccato che la pellicola di Prime Video rimanga inconsistente e in superficie.

Press Play - La musica nella nostra vita Recensione: un film superficiale
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Nell'arco di un solo mese nel suo catalogo Amazon Prime Video di luglio 2022 rilascia due film che cercano di parlare allo spettatore di destino. Di come i percorsi nella vita siano stati probabilmente già tracciati da un disegno più grande, il quale si può comunque sfidare cercando di venir premiati per il coraggio dimostrato, ma che non necessariamente significa poi vedere il corso della propria sorte delinearsi così come lo si era immaginato. O anche solo sperato. Da una parte, dunque, troviamo il Don't Make Me Go con John Cho e Mia Isaac nel ruolo di un padre e di una figlia in un road movie dal finale (più o meno) inaspettato, mentre dall'altra la pellicola d'esordio Press Play - La musica nella nostra vita di Greg Björkman su Amazon Prime Video.

Quando l'amore supera il tempo

Un debutto che guarda alla dimensione del genere romantico cercando di incanalare al suo interno tutte le regole e gli stilemi dei racconti sul cammino a cui ognuno è destinato, in questo caso quello particolarmente tragico del ventenne Harrison (Lewis Pullman), morto il giorno dopo il suo compleanno lasciando sola l'affezionatissima fidanzata Laura (Clara Rugaard).

Colei che, per i quattro anni successivi al terribile incidente, ha messo in standby la propria esistenza smettendo di avere qualsiasi rapporto sociale e continuando solamente a rimarginare su quella incolmabile perdita. Finché un giorno, ritrovando una cassetta con le musiche più significative nella relazione con Harrison, la giovane non scopre di poter tornare indietro nel tempo e cercare così di aiutare il ragazzo. Ma a qualsiasi causa corrisponde un effetto e il tentativo di salvare il fidanzato compromette sempre di più il suo futuro e quello di chi le è accanto. Il tipico sbattere di ali di una farfalla che, seppur dell'altra parte del mondo, condiziona gli eventi di un'intero ecosistema universale. Quello che si basa sulle fondamenta di una vita che dobbiamo accettare qualsiasi siano le svolte che ci riservi, anche quando vuol dire affrontare momenti dolorosi.

Quelli che sono diventati una costante nella protagonista di Clara Rugaard e che un simil incantesimo può ridisegnare. Press Play - La musica nella nostra vita è il ripercorrere l'intera formazione di un legame e rivederne vivere le tappe salienti attraverso il potere delle canzoni, mostrando prima l'avvicinamento tra i personaggi e poi dopo il viaggio nel tempo intrapreso dalla giovane per provare a mettere in guardia il fidanzato.

Poco magico, solo banalmente romantico

Una struttura semplice e di cui se ne intuiscono perfettamente gli intenti, ma che nel mostrare solamente l'essenziale dei momenti tra i ragazzi e avendo alla base un'idea che non si riesce però ad esplorare nella sua complessità va smorzando i buoni propositi dalla scrittura, come il destino fa con le continue incursioni di Laura nel suo passato.

Andare avanti e indietro nel tempo non basta per la costruzione di un'unione che il film lascia quasi in superficie avvalorandosi solamente di una forte componente sentimentale. Un'eccessiva semplicità che si coglie anche nella maniera in cui Greg Björkman, impegnato nello script assieme al collaboratore James Bachelor, mette nelle modifiche e nei cambiamenti apportati dal tempo sulla contemporaneità della ragazza. La versione beta di narrazioni ben più architettare come la meravigliosa rom-com Questione di tempo, che a differenza della pellicola di Prime Video sa perfettamente come gestire con grazia e sostanza la manipolazione delle linee temporali con annesse relazioni romantiche - riscoprite il film british nella recensione di Questione di tempo.

Una pellicola che cerca la tenerezza nella disperazione, la giustificazione nel voler tornare al punto di partenza per poter così evitare il peggio. Ma, alla fine dell'opera, ci si rende conto che Press Play - La musica nella nostra vita decide di mostrare come a volte la sorte può piegarsi alla volontà dell'uomo, contraddicendo tutto ciò che l'inevitabilità del futuro ci ha insegnato. Una pellicola, perciò, che esige solo di essere romantica e nient'altro, riuscendo anche a malapena ad essere sufficiente su questo punto.

Press Play - La musica nella nostra vita Press Play - La musica nella nostra vita vuole essere semplicemente romantico. Questo vuol dire che nessun discorso sul futuro e sul destino può essere realmente significativo e ciò impedisce alla pellicola una complessità che la rende solo un racconto sentimentale privo di qualsiasi guizzo creativo. Un film che usa l'aspetto del viaggiare avanti e indietro nel tempo, ma ragionando solamente in termini di opera sentimentale, lasciando da parte la costruzione di una storia originale e profonda, limitandosi alla relazione d'amore tra i due personaggi.

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