Recensione Phantom

Ed Harris, David Duchovny e William Fichtner in un coinvolgente submarine movie

Recensione Phantom
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A Demi, veterano della Marina Sovietica, viene affidata una missione top secret, l'ultima della sua lunga carriera prima del congedo. A bordo del sottomarino, lo stesso col quale anni prima ebbe un tragico incidente, vengono imbarcati anche due agenti del KGB, tra cui Bruni, che sembra conoscere Demi da lungo tempo nonostante questi non abbia alcun ricordo di lui. Giunta in acque internazionali, la nave (che è equipaggiato con un rivoluzionario dispositivo radar, chiamato Phantom) rischia più volte di venire a contatto col nemico, in un periodo come la Guerra Fredda in cui qualsiasi scintilla avrebbe potuto scatenare un nuovo conflitto. E quando Bruni rivelerà finalmente le sue vere intenzioni, Demi sarà l'ultima speranza per il mondo intero...Ispirato ad una storia realmente accaduta, Phantom è il nuovo film di Todd Robinson, già autore del sottovolutato Lonely Hearts e di diversi apprezzati documentari. Per il suo ritorno dietro la macchina da presa a quattro anni da Amy Cook: The Spaces in Between, il regista ha arruolato un interessantissimo e numeroso cast, che vede le sue punte di diamante nei tre protagonisti principali: il sempre bravo Ed Harris (Appaloosa, The Way Back), David Duchovny (la cui carriera è in risalita dopo il successo di Californication) e William Fichtner (Il Cavaliere oscuro, nonché storico interprete di Prison Break).

In fondo al mar...

Robinson gira un solido film di genere, che si ispira ai classici del filone "submarine-movies" mantenendo comunque una certa originalità e riuscendo a coinvolgere sia dal punto di vista della tensione pura sia da quello dell'emotività, affidandosi in questo soprattutto alle convincenti performance del suo trio di attori chiave. Duchovny e Fichtner infatti regalano prove intense e credibili, che ben accompanano l'ennesima, grande, interpretazione di un maiuscolo Ed Harris, da sempre a suo agio in personaggi tormentati e legati ad una stretta concezione dell'onore. Nella prima parte la trama sembra quasi virare verso connessioni horror, con alcune inquietanti allucinazioni di cui è vittima il Capitano Demi, ma le lascia ben presto per strada concentrandosi soltanto sulla componente thriller che, pur risentendo a tratti e soprattutto nella parte centrale di una certa monotonia (una sforbiciata di una decina di minuti non avrebbe guastato), riesce a regalare diversi sussulti per sfociare in un bel finale capace di emozionare con una certa onestà. L'ambientazione claustrofobica e le psicologie di uomini chiusi in una grossa "scatola" di metallo sul fondo del mare, riescono a creare una forte empatia con tutti i personaggi, anche quelli secondari, e le scene d'azione in cui missili scorrazzano veloci sott'acqua garantiscono una buona dose di suspence. Nonostante il film, di produzione americana, non nasconda qualche frase retorica tipicamente yankee messa in bocca al personaggio di Demi, Robinson guarda con un certo rispetto a questa ciurma di soldati sovietici che cerca in tutti i modi di impedire il terzo conflitto mondiale, anche opponendosi ai propri compatrioti. Una lotta interna, tra due diverse concezioni di pensiero, che rende profonda la componente umana e la caratterizzazione dei protagonisti. Pur con un leggero sapore da b-movie, comunque di qualità, Phantom è una pellicola rocciosa capace di regalare diverse sorprese.

Phantom Un submarine movie di solido mestiere, impreziosito dalle ottime prove dei tre protagonisti principali, in primis un intenso Ed Harris. La Guerra Fredda qui si scatena addirittura tra compatrioti, all'interno di un sottomarino che potrebbe decidere le sorti del mondo intero. Una lotta tra due correnti di pensiero giostrata con un calibrato uso della tensione e una coinvolgente componente umana che rende questa ciurma di marinai / soldanti convincente e credibile, fino ad un finale dalla potente carica emotiva.

6.5

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