Oltre la morte, la recensione dell'horror di Claudio Fragasso

Conosciuto anche con il titolo di Zombi 4, Oltre la morte è un horror a basso costo che può offrire diversi spunti agli appassionati del filone.

Oltre la morte, la recensione dell'horror di Claudio Fragasso
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Un gruppo di ricercatori è in missione su un'isola sperduta per studiare le cause di una virulenta epidemia che sta decimando la popolazione e scopre che i nativi stanno praticando dei riti voodoo per risvegliare i morti. Uno dei sacerdoti locali, la cui figlia è deceduta nonostante il tentativo di cura da parte degli scienziati, è in cerca di vendetta e lancia una maledizione per la quale centinaia di zombie iniziano a infestare l'intera area. Il team di medici viene brutalmente ucciso dai resuscitati e solo una bambina scampa miracolosamente al massacro, fuggendo nella foresta con indosso un amuleto magico di protezione datole dalla madre. Vent'anni più tardi un gruppo di mercenari, veterani del Vietnam, arriva nello stesso luogo in compagnia di alcune ragazze.
Al contempo un team composto da tre speleologi è alla ricerca dell'occhio nascosto del vulcano, con l'intento di scoprire quanto è accaduto ai loro predecessori. Entrambi i nuclei si trovano però a dover fare i conti con nuove orde di morti viventi, con la lotta per la sopravvivenza che si trasforma in un incubo a occhi aperti.

Zombie a basso budget

Alla fine degli anni '80 Claudio Fragasso - firmatosi con lo pseudonimo Clyde Anderson, pratica comune in quel periodo - realizza un horror a basso costo sul tema dei morti viventi, conosciuto anche con il titolo internazionale After Death e come Zombi 4, etichetta apocrifa che lo lega per scopi distributivi alla saga iniziata da George A. Romero. Oltre la morte palesa sin da subito le carenze di budget, dovute al fatto di essere stato girato in contemporanea con Double Target (1987) di Bruno Mattei. La logica, utilizzata ai tempi dalle case di produzioni nostrane per ottimizzare i tempi e dimezzare le spese, era di girare due film in contemporanea condividendo i membri della troupe e le location.

Fragasso cerca di ovviare ai limiti imposti con una sceneggiatura elementare, che per gran parte degli 80 minuti di visione si concentra sul tentativo dei protagonisti, asserragliati in una casa isolata nella giungla, di affrontare orde di infetti che li attendono all'esterno, con conseguenze via via più drammatiche.
Il resto delle sequenze, ambientato in grotte di fortuna o nelle adiacenti foreste filippine, tenta di offrire una maggiore organicità alla narrazione ma molti spunti, epilogo in primis, rimangono inesplorati e appena abbozzati, tirando in ballo improbabili riti voodoo e anche un simil-Necronomicon.

Oltre la morte

Pur a dispetto di una messa in scena spartana e a tratti involontariamente trash, Oltre la morte ha un sapore piacevolmente retrò che può incuriosire gli appassionati del filone, mettendo in mostra per la prima volta degli zombie distanti dai classici stereotipi: qui i morti viventi corrono e dimostrano un'agilità fuori dal comune, molti anni prima dei loro omologhi di 28 giorni dopo (2002). La componente splatter, per quanto realizzata con effetti di make-up che soprattutto oggi mostrano il loro imprinting artigianale, regala poi una manciata di scene sanguinolente e disturbanti, in piena sintonia con i toni dell'horror allora contemporaneo.
Le dinamiche action appaiono invece più forzate e innaturali, tra scontri corpo a corpo e sparatorie improvvisate che, complice anche la marcata caratterizzazione monodimensionale dei vari personaggi coinvolti - semplice carne da macello per l'inevitabile mattanza -, si indirizzano verso atmosfere trash.
Assai azzeccato l'accompagnamento sonoro, con un pezzo hard rock in pieno stile anni '80 che apre e chiude una pellicola non certo memorabile ma che si rivela un curioso oggetto vintage per le nuove generazioni di appassionati.

Oltre la morte Un'isola misteriosa, un eterogeneo gruppo di personaggi e orde di zombie affamate di carne umana: la formula proposta da Oltre la morte è quella tipica di molti horror a basso budget degli anni '80, ma alcune soluzioni operate dal regista Claudio Fragasso e dalla moglie Rossella Drudi (autrice della sceneggiatura) lo hanno reso un gustoso oggetto di culto per gli appassionati. Il film è infatti considerato l'apripista dei cosiddetti zombie-corridori: qui gli infetti sono dotati di un'incredibile agilità che complica (e non poco) la lotta per la sopravvivenza dei protagonisti, asserragliati per gran parte della visione in una casa immersa nella foresta. Il limitato budget ha reso alcune soluzioni effettistiche di stampo semi-amatoriale, ma il sangue e le efferatezze splatter non mancano, e la scarna caratterizzazione di storia e figure coinvolte è indolore vista la feroce mattanza prevista dalla narrazione. Il film andrà in onda martedì 21 aprile alle 00.45 su CINE34 in prima visione TV.

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