Recensione Ogni Maledetto Natale

Dagli autori di Boris una commedia dolcemara sui legami di sangue e non che vanta un interessantissimo cast di attori

Recensione Ogni Maledetto Natale
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La leggenda vuole che perfino agli albori del genere umano, il giorno di Natale fosse considerato dai primissimi abitanti di questa terra come una ricorrenza infausta, un giorno da ricordare per le malaugurate evenienze a esso legate, così temibili da ribattezzarlo poi come La festa delle tenebre. Eppure, nello ‘sbrilluccichio' pre-natalizio ogni cosa assume un volto inaspettato e la fatalità di un incontro può tramutarsi velocemente nella magia di un amore. È esattamente quello che accadrà a Giulia Colardo (Alessandra Mastronardi) e Massimo Marinelli Lops (Alessandro Cattelan) imbattutisi per caso l'uno nell'altra e caduti (di colpo) vittime della freccia di cupido. Un idillio presto interrotto dall'approssimarsi della festività più importante dell'anno, quando Massimo (nel tentativo di superare il suo storicamente controverso rapporto con il Natale), accetterà l'invito di Giulia a trascorrere la vigilia nella 'rustica' dimora dei suoi. Il ragazzo farà così la conoscenza della estesa e ‘calorosa' famiglia dei Colardo, una variegata e verace umanità di gente profondamente legata al proprio territorio e facilmente infiammabile, che ci sia in ballo una riffa, una partita di un improbabile gioco a carte o la consueta, ‘animalesca' caccia al cinghiale della vigilia. Un entourage famigliare all'apparenza un tantino troppo rude e schietto ma che ancora crede nel valore dell'unità famigliare e che (infatti) sogna di riportare la propria Giulia (laureatasi da poco con lode in architettura) al piccolo paese della Tuscia di cui sono originari, per vederla indossare la fascia di sindaco. Un disordine sociale che di lì a breve si specchierà nel disordine ben più aristocratico della famiglia di Massimo (i Marinelli Lops), impegnata a far fiorire il proprio patrimonio e a ‘spendersi' in opere di beneficienza che tengano alto il nome e il valore morale dello stendardo di famiglia. Una ricchezza che (in fondo) cela disagi ancor più radicati di quelli dei Colardo e che si manifesta in un carosello di personaggi ben sopra le righe (depressi e smarriti, cinici o paranoici), di un'umanità diversa e in ogni caso ugualmente (o forse ancor più) irrisolta della sua ben più umile controparte. Riuscirà in questo caos umano l'amore a vincere (anche) la maledizione di (Ogni Maledetto) Natale?

Famiglia e Natale fan rima con commedia o tragedia?

Dagli autori di Boris (serie televisiva divenuta di culto per l'ironia graffiante con cui smontava e criticava il mondo sempre più approssimativo e senza qualità della produzione televisiva) arriva in sala quello che è stato già definito come il contro-cinepanettone dell'anno. Anche se - di fatto - Ogni maledetto Natale con lo schema classico del succitato "genere" ha ben poco da spartire. Sullo sfondo natalizio di una ricorrenza presentata come ‘da evitare' si muovono infatti le due realtà ugualmente corrosive delle famiglie dei Colardo e dei Marinelli Lops, rispettivamente rappresentazioni colorite di quelle che sono da una parte la povertà economica e culturale di una realtà di provincia resistente al progresso (pc e internet sono miraggi dell'altro mondo) e dall'altra la povertà morale ed etica di quella ricchezza ottundente che riesce (spesso e volentieri) a sopraffare ogni altra cosa. Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo realizzano una commedia generalmente divertente che sopperisce a una parabola narrativa non particolarmente solida od originale, con un nutrito carosello di attori incisivi e l'idea tutto sommato funzionale di riutilizzare gli stessi attori nella fotografia di due mondi diametralmente opposti, che adattano abbigliamento e mimica nella transizione dal mondo pseudo-troglodita dei Colardo a quello iper-patinato dei Marinelli Lops. E se nella prima parte la contestualizzazione del ‘grezzume' umano assume connotati troppo stereotipati per esser accattivanti e che risultano in generale troppo poco divertenti, è nella seconda parte della narrazione che Ogni maledetto natale mostra le sue carte migliori. Smontando uno ad uno i protagonisti di quel quadro falsamente aristocratico che sono i Marinelli Lops, Ogni maledetto natale mette infatti in scena tutta la ferocia e l'ipocrisia di un ambiente famigliare inglobante e distruttivo, capace di generare mostri d'ogni tipo, tant'è che la tragedia cova dietro ogni angolo delle sontuose mura di casa. Un registro corrosivo che (di)svela il dramma insito nella commedia, rivelando quello stesso disperato contrasto famigliare che (con altri tempi e ad altri livelli) nutriva il quadretto tossico del Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo o dei Parenti serpenti di Mario Monicelli. Riferimenti alti che la commedia del trio di autori di Boris rievoca pur volando molto più basso, ma trovando un suo registro attraverso (soprattutto) lo slancio rappresentativo di alcune scene e la verace caratterizzazione di alcuni personaggi (fra tutti l'isterica e profondamente desolante signora Marinelli Lops di Laura Morante o l'irriducibilmente cinico Silvestri di Marco Giallini). Una commedia dolceamara che riesce col suo sarcasmo a strappare più di qualche buona risata e che gode del valore aggiunto di un nutritissimo cast di attori, che include tra gli altri Alessandro Cattelan, Corrado Guzzanti, Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Francesco Pannofino, Laura Morante, Caterina Guzzanti, Alessandra Mastronardi, Stefano Fresi e Andrea Sartoretti.

Ogni Maledetto Natale Dagli autori di Boris, arriva in sala Ogni Maledetto Natale, commedia graffiante che mette in scena due famiglie di opposte estrazioni sociali eppure associate dallo stesso comico e desolante quadro famigliare di ipocrisie e rotture, esistenze smarrite e/o corrosive. Meno funzionale nella prima parte, Ogni maledetto Natale lavora poi molto più fluidamente nella seconda, in cui le costruzioni narrative riescono ad aderire con più coerenza/verosimiglianza alle caratterizzazioni dei numerosi personaggi in scena.

6.5

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