Recensione Nymph

Dalla Serbia con... Franco Nero e delle mortali sirene!

Recensione Nymph
Articolo a cura di

Gli spettatori maggiormente attenti a tutto ciò che, cinematograficamente parlando, approda difficilmente o non arriva per niente sugli schermi dello stivale più famoso del globo, ricorderanno di sicuro il serbo classe 1981 Milan Todorovic per aver diretto insieme a Milan Konjevic lo zombie movie Zone of the dead, datato 2009 e comprendente nel cast il Ken Foree protagonista trentuno anni prima del mitico Zombi di George A. Romero.
Con Konjevic figurante stavolta soltanto in qualità di sceneggiatore accanto a Barry Keating, Todorovic torna dietro la macchina da presa per occuparsi di una vicenda che fa a meno dell'ennesimo manipolo di coraggiosi eroi d'azione impegnati a sfondare crani agli infetti cannibali di turno per tirare semplicemente in ballo, invece, due ragazze americane in vacanza in Montenegro presso un vecchio amico.
Ragazze che presentano le fattezze della Natalie Burn de I mercenari 3 - The expendables e della Kristina Klebe vista in Halloween - The beginning e nella citata, precedente fatica todorovichiana, le quali, come è lecito aspettarsi dalla tipologia di spettacolo su celluloide in questione, non esitano a mettersi in pericolo avventurandosi in una fortezza militare abbandonata su una lontana isola, dove, ovviamente, qualcosa di malvagio le attende.

A serbian film... horror

Ma, prima di fare conoscenza con le due, abbiamo in scena una coppia di giovani fidanzati intenti a fare il bagno di notte, ma destinati entrambi ad essere uccisi da qualcuno che non vediamo e che, man mano che i fotogrammi avanzano, provvede a continuare a mietere vittime nel posto.
Qualcuno che sembrerebbe essere il tipico serial killer del filone slasher, ma che scopriamo presto non essere l'unica persona di cui dovrebbero aver paura le due amiche, come suggeriscono sia il titolo del film che la sua locandina.
Infatti, è possibile avvertire evidenti echi dal lovecraftiano Dagon - La mutazione del male di Stuart Gordon nel corso della circa ora e mezza di visione che, con il nostro Franco Nero coinvolto nel ruolo di un anziano a conoscenza del passato del luogo, costruisce efficacemente il clima di mistero ricorrendo ad indispensabili dosi di splatter quando necessarie.
Con un buon ritmo narrativo volto a scandire un non eccelso ma convincente elaborato che ricorda nelle ambientazioni e nei personaggi il cinema dell'orrore italiano degli anni Ottanta (quello del periodo della Filmirage di Joe D'Amato/Aristide Massaccesi, per intenderci)... per condurre ad un finale aperto atto a suggerire un probabile, indispensabile sequel.

Nymph Opera seconda del Milan Todorovic che esordì tramite lo zombie movie Zone of the dead (2009), firmato in coppia con il Milan Konjevic che si occupa qui soltanto dello script insieme a barry Keating, Mamula (come s’intitola in patria il film) attinge in maniera evidente dalle leggende riguardanti le sirene per concretizzare un horror vacanziero tempestato quando necessario di spargimenti di liquido rosso e non privo di sequenze subacquee. Nulla di particolarmente esaltante, ma ben confezionato e capace di funzionare senza annoiare lo spettatore.

6

Quanto attendi: Nymph

Hype
Hype totali: 1
20%
nd