Le Nuotatrici Recensione: su Netflix una storia di coraggio al femminile

Le Nuotatrici, disponibile su Netflix, racconta la vera storia di due sorelle fuggite dalla guerra civile in Siria con il sogno delle Olimpiadi.

Le Nuotatrici Recensione: su Netflix una storia di coraggio al femminile
Articolo a cura di

Dal titolo non si direbbe, ma Le Nuotatrici è un film forte, toccante, un biopic che non può e non deve lasciare indifferenti. Presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival, è prodotto da Netflix che lo ha reso disponibile sulla piattaforma a partire dal 23 novembre (imperdibili sono anche i film Netflix di dicembre 2022). Il titolo racconta la storia vera delle sorelle Yusra e Sarah Mardini, giovani ragazze siriane costrette ad abbandonare la propria famiglia e lasciare il paese a causa della guerra civile per cercare fortuna in Europa. Il dramma delle sorelle Mardini è una storia condivisa da migliaia e migliaia di persone che ogni anno intraprendono una vera e propria fuga dalla loro terra d'origine per i motivi più disparati, principalmente guerra, povertà e condizioni sociali disumane.

C'è un fattore che contribuisce a rendere appetibile per il pubblico una storia che, se raccontata con toni diversi, sarebbe stata facilmente additata come troppo impegnativa e di difficile empatia. Yusra e Sarah sono nuotatrici professioniste e praticano questo sport, tramandato dal padre, sin da bambine. L'obiettivo di arrivare in Europa non riguarda soltanto la sopravvivenza, ma la realizzazione di un sogno: partecipare alle Olimpiadi.

La speranza di un futuro migliore

Le sorelle Yusra e Sarah Mardini vivono a Damasco, in Siria, insieme ai genitori e alla sorella più piccola. Praticano il nuoto a livello agonistico, supportate dal padre già a sua volta ex nuotatore professionista e adesso loro allenatore.

Il paese è già dilaniato dalla guerra civile, ma la famiglia non sembra preoccuparsene. Le ragazze invece seguono con attenzione gli sviluppi della vicenda e vedono andar via i loro amici in cerca di un futuro migliore. Quando le esplosioni raggiungono la città e Yusra rischia di venire colpita da una bomba caduta in piscina durante una delle sue gare, le cose cambiano. Le sorelle convincono il padre, inizialmente restìo, a lasciar partire anche loro per l'Europa, così da poter richiedere una volta arrivate il ricongiungimento familiare. Comincia con un volo aereo diretto a Istanbul, fatto passare come gita di piacere, il viaggio di queste due giovani donne, destinazione finale Germania, tra mille difficoltà e ostacoli sia via mare che via terra.

Diretto dalla regista britannica di origine egiziana Sally El Hosaini, Le Nuotatrici racconta una di quelle storie perfette per essere trasposte al cinema. L'ingerenza di Netflix nella produzione non ha risparmiato al titolo una sfumatura un po' ruffiana con sequenze alleggerite da una colonna sonora pop in cui predominano le canzoni di Sia, ma anche quella melodrammatica in pieno stile hollywoodiano. Il risultato, comunque, è ugualmente soddisfacente e sicuramente raggiunge l'obiettivo prefissato in partenza.

Dal dramma familiare che si mescola a quello di un'intera nazione martoriata ancora oggi dalla devastazione e dalla guerra, si passa al viaggio della speranza paese dopo paese senza dimenticare il mare, grande ostacolo di chiunque tenti di fuggire dai paesi dell'Africa e, come in questo caso, del Medio Oriente. Nell'ultima parte del film è riconoscibile la struttura di un classico titolo sportivo con Yusra impegnata a perseguire i suoi sogni nonostante tutto e tutti per partecipare alle Olimpiadi, un obiettivo mai perso di vista nonostante la tragedia personale e collettiva.

Una storia simbolo di perseveranza e coraggio

Il film ha il grande pregio di essere godibile fino alla fine. In diversi momenti è possibile avvertire la stanchezza dovuta ad una durata sicuramente eccessiva, più di due ore, ma nonostante ciò riesce a mantenere chiaro il focus della storia e soprattutto i significati e gli insegnamenti di cui si fa portavoce.

Il legame fraterno di Yusra e Sarah - interpretate dalle bravissime Manal e Nathalie Issa - riesce a superare tutti gli ostacoli incontrati durante la traversata, ma soprattutto quelli insiti nel loro rapporto che si trascinano da tempo. Sarah, la più grande, una volta concluso il viaggio sembra sperduta. Già in Siria sembrava soffrire della poca stima del padre che non aveva occhi che per Yusra, la sua figlia prediletta e sicura campionessa di nuoto. Lontana da casa e dalla famiglia, riuscirà a trovare la sua strada che non è quella d'essere anche lei un'atleta come la sorella. Il viaggio, la conoscenza di tante persone e storie diverse, la cambieranno nel profondo decidendo il suo futuro ancor prima che lei riesca ad accorgersene. Il discorso è diverso per Yusra che invece vuole continuare a nuotare, perché per lei lo sport è tutto. Il suo è un sogno da realizzare a qualunque costo, per sé stessa, per la famiglia e per il paese che vorrebbe ardentemente rappresentare ai giochi olimpici. Caratteri, storie e punti di vista differenti porteranno le protagoniste a scontrarsi più di una volta, ma l'amore, la perseveranza e soprattutto il coraggio sono il vero collante che le tiene unite e che permette loro di andare oltre lo screzio del momento.

Finita la visione è legittimo pensare a Le Nuotatrici come un film per tutte quelle persone che hanno perso la speranza di combattere per i propri sogni. E' un tipo di cinema questo che sprona a non arrendersi mai soprattutto quando gli obiettivi sembrano ancora più irraggiungibili. Grazie alla loro storia Yusra e Sarah Mardini sono diventate a tutti gli effetti simbolo di resistenza, rivalsa e rinascita.

Le Nuotatrici Le Nuotatrici è un film edificante tratto da una storia vera che il cinema non poteva assolutamente esimersi dal raccontare. Dalla guerra civile in Siria fino all'Europa, due sorelle intraprendono un lungo e tortuoso viaggio per la sopravvivenza e la realizzazione di un sogno. Nonostante si percepisca la presenza ingombrante di Netflix nel tono ruffiano e melodrammatico di alcune sequenze, il film raggiunge lo scopo di incoraggiare a non mollare e credere sempre nei propri sogni.

7.5

Quanto attendi: Le Nuotatrici

Hype
Hype totali: 1
70%
nd