Non avere paura del buio, l'horror di Guillermo del Toro in Blu-ray

Brividi targati Guillermo del Toro in alta definizione: la recensione del Blu-ray di Non avere paura del buio.

Non avere paura del buio, l'horror di Guillermo del Toro in Blu-ray
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Coloro che, nel lontano 1973, ebbero la fortuna di vederlo sul piccolo schermo, avranno di sicuro trascorso non poche notti insonni dopo aver assistito alla vicenda di una giovane moglie - con il volto di Kim Darby - impegnata a fronteggiare misteriose creaturine demoniache nascoste all'interno della sua nuova abitazione.
Diretto dal compianto John Newland, il lungometraggio televisivo Non avere paura del buio, come avvenuto per molti cult e classici dell'horror su celluloide sfornati tra gli anni Settanta e Ottanta, non è sfuggito alla regola dei remake d'inizio XXI secolo, finendo per essere rifatto dal noto disegnatore di fumetti Troy Nixey in occasione del suo debutto dietro la macchina da presa, prodotto dal Guillermo del Toro autore de Il labirinto del Fauno e del dittico Hellboy.
Un rifacimento che vede protagonista la piccola Bailee Madison di Mia moglie per finta nei panni di Sally, la quale, giunta nella casa vittoriana del Rhode Island che il padre Alex e la sua nuova compagna Kim - rispettivamente con i volti di Guy Pearce e Kathy Holmes - stanno ristrutturando, reagisce alla realtà e alla solitudine portata dal fatto che il genitore sia completamente assorbito dal proprio lavoro esplorando da sola la proprietà... ma trovandosi ad avere presto a che fare con tutt'altro che rassicuranti presente mostruose.

Il blu-ray

E bisogna dire che, rispetto al film originale, di sicuro anticipatore di tanto cinema della paura a basso costo basato su storie prevalentemente ambientate in interni, questo di Nixey - sceneggiato dallo stesso Guillermo del Toro insieme al Matthew Robbins che scrisse lo spielberghiano Sugarland express - non appare molto diverso, nonostante la confezione decisamente più lussuosa e il fatto che le pericolose creature siano in questo caso realizzate digitalmente (oltre che piuttosto simili a quelle viste nella serie vampiresca Subspecies, sfornata dalla Full Moon di Charles Band).
Quindi, con spaventi e un minimo d'indispensabile violenza garantiti già a partire dal prologo, i circa novantanove minuti di visione si distaccano in maniera evidente dal sadismo e dallo "splatterume" sparso tipici delle produzioni dell'orrore d'inizio terzo millennio, giocando, invece, in maniera efficace con le atmosfere cupe e le inquietudini da sempre legate all'apparentemente tranquillo universo infantile.
Un universo tempestato di esseri nascosti sotto i letti o pronti a celarsi tra le coperte per balzare fuori all'improvviso e che fa della paura nei confronti delle tenebre suggerita dal titolo quell'elemento che, appunto, rappresenta l'ostacolo da superare per accedere alla crescita verso il mondo adulto.
Un universo che, complici la fotografia di Oliver Stapleton e le scenografie per mano di Roger Ford, Nixey enfatizza a dovere, confezionando con professionalità una vera e propria fiaba principalmente rivolta ai grandi (anche se il visto censura sulla fascetta riporta "Film per tutti") che non manca di trasmettere terrore allo spettatore.
A lanciarlo nel mercato dell'alta definizione è Lucky red; con sezione extra rappresentata da trailer, making of di quattro minuti e interviste a Pearce, la Holmes, la piccola Madison, Guillermo del Toro e il regista.

Non avere paura del buio Nelle nostre sale cinematografiche lo abbiamo visto a metà Gennaio 2012, distribuito da Lucky red sotto il marchio Key Films. Corredato di non disprezzabile sezione riservata ai contenuti speciali, è la stessa label a lanciare su supporto blu-ray Non avere paura del buio di Troy Nixey, rifacimento per il grande schermo dell’omonimo lungometraggio televisivo diretto nel 1973 da John Newland. Rifacimento piuttosto fedele al film originale, da cui recupera le cupe ed inquietanti atmosfere, rivelandosi capace di trasmettere più di un brivido allo spettatore senza ricorrere a splatter e frattaglie. Quindi, uno spettacolo horror alla vecchia maniera che, ben confezionato, può tranquillamente valere la visione.

7

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